Galati Mamertino – Sindaco chi?
Dal Palazzo, Politica

Galati Mamertino – Sindaco chi?

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La nota di Calogero Emanuele.

emanuele canto e suono

GALATI MAMERTINO E I CANDIDATI A SINDACO

Leggo di probabili candidature a Sindaco del Comune di Galati Mamertino, pensate solo dai giornali on line e ciò, presumibilmente, per via delle varie considerazioni espresse in questi mesi rispetto a criticità che afferiscono l’intero sistema della gestione dei servizi e delle opportunità mancate della comunità galatese.

Ritengo, prsonalmente, che una candidatura a Sindaco della comunità galatese non puó prescindere da valutazioni complessive di squadra e di sinergia di tutti gli attori coinvolti che sin’oggi hanno, in qualche maniera, svolto un ruolo politico attivo ed anche collaterale, ma ancora meglio dal coinvolgimento di coloro che, malgrado tutto, ancora gli stanno a cuore le sorti del paese, forze nuove giovani e meno giovani con idee futuristiche e innovative, partendo dall’esistente che sicuramente va migliorato ed implementato e recuperando ciò che in questi anni è stato perduto.

Tutti possono candidarsi a Sindaco perché tutti hanno il diritto di essere ambiziosi, ma a Galati in questo momento serve una seria e profonda riflessione che guarda a come meglio far funzionare i servizi, a ripensare una programmazione a breve, medio e lungo termine, a rilanciare il settore economico – produttivo, a monitorare i flussi migratori della popolazione in entrata ed in uscita, ivi compresa la presenza di immigrati europei ed extra europei, a stanare gli evasori e gli elusori, a creare opportunità di lavoro per disoccupati ed inoccupati,  giovani e meno giovani, a ridare dignità al paese e al galatese per tornare ai vecchi fasti di un tempo, a dare servizi veri ad anziani, minori e fasce deboli.

Galati è un territorio che va governato e riordinato a partire dalla rete viaria rurale, comunale ed interprovinciale,  come c’è necessità di intercettare risorse economiche finanziarie pubbliche e private per creare opportunità di impresa, occupazione e lavoro, a partire dalla salvaguardia del patrimonio zootecnico, boschivo e valorizzare il locale, a far riemergere quelle che sono state le perle del paese: la musica, il folklore, le tradizioni, l’enogastronomia.

Una identità locale perduta che va recuperata ed il motore deve essere una squadra sinergica che guarda all’interesse generale e non personale, una macchina amministrativa funzionante e funzionale ai bisogni della gente, un coinvolgimento diretto ed indiretto di professionisti, esperti, collaboratori, tecnici e uomini e donne di buona volontà.

Perciò dire di essere candidato a Sindaco è troppo semplicistico e troppo facile perchè significherebbe  vincere oggi per perdere domani e non credo che ciò serva a nessuno e men che meno al paese.

Un contributo personale può andare solo in direzione delle cose dette, convinto e consapevole che tante qualità espresse ed inespresse capaci e pronti a scommettersi, sono presenti nella comunità e perciò anticipare primizie o bruciare tappe è un modo che non mi appartiene per cultura, per mentalità, per esperienza acquisita negli anni, ma soprattutto per rispetto della comunità che mi onoro sempre di poter farne parte da cittadino, da residente, ove mi piace vivere tenendo sempre alta la bandiera Galatese.

4 Dicembre 2015

Autore:

redazione


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