Benedetto Bacchi, imprenditore di Partinico aveva oltre 700 agenzie in tutta Italia e tra queste anche di Brolo.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 31 persone nell’operazione “Game Over”, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, riciclaggio, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse ed alla truffa ai danni dello Stato e traffico di stupefacenti.
Bacchi è finito in cella con le accuse di concorso in associazione mafiosa e riciclaggio del denaro dei clan. Dalle indagini è emerso un vero e proprio ‘contratto’ tra Cosa Nostra palermitana e l’imprenditore, riuscito secondo le indagini, con l’appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore.
Bacchi ha realizzato una rete di agenzie di scommesse abusive – più di settecento in tutta Italia – capaci di generare guadagni quantificati in oltre un milione di euro al mese.
Parte delle somme, tra i 300 e gli 800 milaeuro l’anno, veniva poi distribuita tra le varie famiglie mafiose.
Tra i 31 arrestati anche il socio occulto di Bacchi vicino ai vertici mafiosi di Partinico, insospettabili commercialisti – uno è campano – . Quest’ultimo fungeva da prestanome, era riuscito a creare un fiorente mercato di import-export di prodotti alimentari con gli Stati Uniti.
In cella sono finiti anche insospettabili professionisti organici del sistema messo in piedi da Bacchi per lcuni anche l’associazione per delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico di stupefacenti.
Nel corso del blitz della polizia sono state chiuse e sequestrate, con l’aiuto delle Squadre Mobili di diverse città, più di 40 agenzie di scommesse attive in tutto il territorio nazionale con il marchio di proprietà di Bacchi.
Nel corso del blitz sono stati sequestrati beni immobili, società e conti correnti bancari di Bacchi e di diverse persone che lo avrebbero aiutato a riciclare denaro sporco per milioni di euro.
I sigilli all’agenzia con sede a Brolo sono stati apposti dal commissariato di Capo d’Orlando su delega del Tribunale di Palermo.
Sul fenomeno delle scommese, del gioco d’azzardo, e delle slot, intanto lunedì prossimo si svolgerà un incontro-dibattito alla sala multimediale, promosso dalla parrocchia “Maria Santissima Annunziata” e che vedrà coinvolta l’amministrazione comunale, e le scuole: il Comprensivo di Brolo, e l’Alberghiero.
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