Rinviate le elezioni delle ex provincie.
L’Ars ha rinviato il voto per le ex province
Oggi , con le elezioni di secondo livello si mortifica la rappresentanza dei territori, soprattutto dei comuni più piccoli, in cui il voto ponderato esclude la quasi totalità degli amministratori locali. Questa una delle motivazioni che hanno spinto il parlamento siciliano a rinviare il voto nelle ex provincie. Un ruolo importante nella scelta è di certo legato alle amministrative di Palermo ed alle paventate dimissioni del sindaco di Messina.
L’attuale norma voluta dal PD e dal movimento 5 stelle dell’allora governo Crocetta, è da più parti giudicata anti democratica. È chiaro che l’Ars punta ad una efficiente ed efficace rappresentanza territoriale, difatti tematiche come: strade provinciali, scuole e molti altri servizi oggi vengono lasciati al proprio destino, e sono spesso i comuni a doversi far carico della loro risoluzione.
La corte costituzionale ha difatti richiamato il legislatore affinché venga rivista la legge Del Rio. Primo firmatario della legge per l’elezione degli enti di Area Vasta il deputato regionale On. Tommaso Calderone, che ha voluto fortemente il rinvio ieri in aula trovando un centro destra compatto su tutto.
Queste le dichiarazioni del deputato di Forza Italia dopo il voto d’aula ieri a Palermo:
“Oggi il Parlamento siciliano ha approvato due leggi che vedevano come primo firmatario il sottoscritto. La prima è stata approvata all’unanimità dall’intero Parlamento e concerneva il garante per la Terza Età. La seconda il rinvio delle elezioni degli enti di area vasta.”
60 disegni di legge portano la sua firma
Il deputato forzista ad oggi ha scritto 60 disegni di legge, e risulta essere tra i deputati più produttivi del parlamento siciliano.
“Sono molto soddisfatto per il lavoro fin qui svolto. L’ anno prossimo mi presenterò agli elettori esibendo il mio lavoro e non le mie fotografie. Poi la parola passerà ai cittadini.”
Filippo Tripoli
