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GEOTERMIA SOTTOMARINA – Dal mare un tesoro energetico, pulito e rinnovabile

Marsili Project, un progetto tutto italiano, per sviluppare la prima centrale geotermica offshore al mondo. Una sfida scientifica e tecnologica promossa da Eurobuilding S.p.A. con una squadra costituita dai più importanti Organismi di Ricerca del settore.
Il progetto “Marsili” è il primo esempio al mondo di valorizzazione di Energia Geotermica sottomarina. L’obiettivo è produrre energia elettrica sfruttando il campo geotermico formato dal più grande vulcano d’Europa: il vulcano sottomarino Marsili, situato al largo delle Eolie nel mar Tirreno meridionale. Quest’area è una delle zone più ricche di giacimenti di fluidi geotermici al mondo. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno meridionale – al largo delle coste siciliane, calabresi e campane – sono enormi sorgenti di calore; l’acqua marina che s’infiltra al loro interno si surriscalda (può raggiungere temperature di 400° C e pressioni superiori a 200 bar) e acquista un potenziale calorifero che può essere trasformato in energia elettrica, paragonabile a quello generato dalle più grandi centrali geotermiche mondiali o ad impianti nucleari di media taglia.
La geotermia offshore è una reale ed importante risorsa energetica tutta italiana; il vulcano Marsili può diventare la prima fonte di approvvigionamento di energia geotermica offshore della storia, aprendo la strada ad un’energia nuova, pulita ed inesauribile.
Il progetto rappresenta un prezioso contributo per una concreta diversificazione del mix energetico italiano, favorendo la crescita della produzione da fonti energetiche rinnovabili e l’abbattimento delle emissioni di gas serra in atmosfera.
Il Cammino del progetto “Marsili” si componde di tre fasi:
•    Esplorazione
•    Perforazione
•    Produzione
Il Marsili project ha preso il via nel 2006 con una prima campagna di rilievi magnetici che ha consentito di confermare la presenza di decine di milioni di metri cubi di fluidi ad alto contenuto energetico.
L’obiettivo della Eurobuilding S.p.A.  è quello di arrivare alla costruzione di una prima piattaforma di trivellazione entro il 2013, con un pozzo pilota situato a 800 metri di profondità per perforare fino a 2 chilometri all’interno del vulcano, così da giungere al 2015 all’installazione di una prima unità produttiva (con una potenza di 200 Mwe).

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