“Quando scoppiò lo scandalo di Milazzo, dove i consiglieri comunali si erano auto-attribuiti anni fa un gettone di presenza di 100 euro (superiore a quello del consiglio comunale di Roma Capitale), mio padre che, appena insediatosi come segretario generale, segnalò la cosa alla Corte dei Conti, fu sostanzialmente accusato, da qualche minus habens secondo cui tutto era legittimo, di aver preso un abbaglio.
Adesso la Corte dei Conti ha dato ragione a mio padre, ma ancor più al diritto ed al buon senso.
Mi verrebbe da dire che l’abbaglio l’avevano preso quanti l’accusavano, ma forte è il sospetto che nelle motivazioni di costoro vi sia ben più che un semplice offuscamento della ragione…”
fonte facebook
i fatti tratti dal sito on line della Gazzetta del Sud
Consiglio comunale Milazzo – Gettoni d’oro, la Corte dei Conti chiede 500 mila euro
Ritenuto legittimo dalla Procura il rilievo avanzato dall’ex segretario generale Matasso che nel novembre scorso aveva bloccato i pagamenti. I ventisei consiglieri che hanno approvato la delibera chiamati a risarcire oltre mezzo milione di euro.
Gettoni d’oro, la Corte dei Conti chiede 500 mila euro
Gettone d’oro” arriva la mazzata della Corte dei Conti. Ieri la Procura regionale della Corte dei Conti di Palermo ha fatto notificare a mezzo ufficiale giudiziario, ai 26 consiglieri comunali che nel 2001 votarono le due delibere che hanno maggiorato il compenso per l’attività consiliare “attestando il gettone di presenza ai consiglieri a 200 mila lire e l’indennità di funzione a 2.333.333 lire mensili, il provvedimento nel quale si contestano precise responsabilità e si chiede il pagamento in solido di circa 500 mila euro quale danno cagionato alle casse comunali.
Destinatari del provvedimento consiglieri ancora in carica, assessori comunali e provinciali, uno dei revisori dei conti in carica, ma anche personaggi che hanno chiuso con la politica ormai da diversi anni. Ecco l’elenco: Andaloro Alessio, Capone Maurizio, Cattafi Giuseppe, Codraro Giuseppe, Cusumano Antonino Francesco, De Gaetano Paolo Antonio, Di Natale Giuseppe, Doddo Giuseppe, Larini Stefano, La Rosa Antonino, Magistri Giuseppe, Marano Giuseppe, Messina Giovanna, Micale Giacomo, Napoli Santo, Rizzo Francesco, Rondone Paolo, Russo Vincenzo, Ruvolo Stefano, Salmeri Stefano, Saraò Orazio, Crisafulli Giovanni, Cusumano Maria Rosaria, Mondo Andrea, Munafò Fortunato, Puglisi Gioacchino e l’ex dirigente del settore “Organi istituzionali e partecipazione” del Comune, Antonino De Pasquale.
Tutti potranno presentare controdeduzioni entro 30 giorni.