Il provvedimento restrittivo scaturisce dalla sostituzione della pena detentiva in carcere con quella della detenzione domiciliare, per la stessa durata, vagliata e disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, sulla scorta della sentenza del Tribunale di Tempio Pausania del maggio 2021, confermata dalla competente Corte d’Appello e divenuta irrevocabile nel marzo di quest’anno.
I fatti per cui l’uomo è stato condannato alla pena risalgono al 2018, allorquando, a partire dal mese di maggio, mediante reiterate condotte violente, molestie e minacciose rivolte alla propria fidanzata, consistite in numerosi contatti telefonici, minacce di pubblicare riprese video e fotografie sessualmente esplicite nel caso in cui l’avesse lasciato, pedinandola anche sul luogo di lavoro, costringendola, in una circostanza, finanche a subire un rapporto sessuale completo, nonostante i reiterati rifiuti.
I militari della Stazione Carabinieri di Gioiosa Marea, ricevuto l’ordine per la carcerazione, hanno provveduto ad eseguire il provvedimento restrittivo, arrestandolo.