Rivive il mito della Giò Coletta: Celebrata l’eredità di una società sportiva fondata sui valori dello sport e dell’amicizia.
Dopo 45 anni, il ricordo della gloriosa società sportiva Giò Coletta torna a risplendere nella comunità di Gioiosa Marea.
Nata nei primioanni ’70 per l’intraprendenza di un gruppo di giovani desiderosi di condividere sani valori sportivi improntati sulla lealtà e sull’amicizia, la Giò Coletta ha segnato un’epoca nella storia locale, incarnando un’esperienza sociale unica nel suo genere.
Ieri, la chiesa di San Leonardo è stata il luogo di incontro di tutti coloro che hanno vissuto e contribuito a quella straordinaria avventura umana.
Padre Tindaro Lembo ha celebrato una commovente messa in memoria di quanti, nel corso degli anni, hanno dato vita e sostegno alla società, con un particolare pensiero per lo sfortunato Giò Coletta, figura centrale e ispiratrice di questo percorso.
Tra i presenti, anche le autorità locali rappresentate dal Sindaco Giusi La Galia, dagli Assessori e dai Consiglieri Comunali, che hanno voluto rendere omaggio a questa iniziativa e al suo impatto positivo sulla comunità.
Il Sindaco ha ringraziato il padre Lembo per aver promosso l’evento, sottolineando l’importanza dell’eredità della Giò Coletta per le giovani generazioni.
L’esperienza della Giò Coletta, infatti, va oltre il semplice contesto sportivo: è un esempio tangibile di sana etica sportiva e di principi fondamentali del vivere civile. La società ha sempre promosso il rispetto per gli avversari e per le regole, la solidarietà e la mutua assistenza, diventando un prezioso strumento per rafforzare il sentimento di amicizia e di appartenenza alla comunità. Nel cuore di Gioiosa Marea, la memoria della Giò Coletta continua a vivere, ispirando e guidando le nuove generazioni verso la pratica di uno sport autentico e dei valori che esso porta con sé. L’eredità di questa società resterà un faro luminoso nel tessuto sociale locale, ricordando a tutti che lo sport, quando è vissuto con passione e integrità, può essere molto più di una semplice competizione: può essere un’opportunità di crescita personale e collettiva.
