GIOIOSANAS & GIOIOSAFRANAS – Appunti di un viaggio interrotto (terza puntata)
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GIOIOSANAS & GIOIOSAFRANAS – Appunti di un viaggio interrotto (terza puntata)

rocciatori anas

E mentre la montagna mostra il suo lato più friabile, venendo giù a pezzi… con Riccardo Ferlazzo Ciano, continuiamo a “scavare” nei ricordi ma anche a fare nuovi progetti e a chiderci ma quanti km di reti sono state stesi?

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GIOIOSANAS – Terza Puntata.

Ripassiamo in auto dove la statale 113 è stata momentaneamente interrotta a causa di una frana,  zona Falconaro .

Si va avanti a traffico alternato.

Abbiamo visto in azione sei rocciatori che stavano srotolando la nuova rete che dovrebbe imbrigliare, ancora una volta , la collina.

Esattamente nello stesso punto dove altre volte il terreno era franato.

Cosa hanno deciso i funzionari dell’Anas,di fronte al ripetersi del fenomeno?

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Chiamare di nuovo i rocciatori e rimettere altri metri di rete!

Quale grande arguzia e splendida soluzione tecnica!

Si perpetua dunque la stessa strategia da innumerevoli anni.

Viene da chiedersi a chi è utile tutto cio.

Non ai cittadini di Piraino e di Gioiosa  ai quali è sorto il concreto dubbio che l’Anas  li ritenga  “I soliti stupidi idioti” .

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Sembrerebbe proprio di si: un vero e proprio insulto alla loro  intelligenza.

A questo punto, a noi semplici cronisti, occorre chiedere aiuto a coloro che per più di trenta anni hanno svolto e stanno svolgendo le mansioni di Capi Cantonieri, sono i Silvestri, padre e figlio. Loro conoscono ogni metro di questa strada ne sanno i limite e le potenzialità, sono un punto di riferimento, ma anche un parafulmine per tanti.

Va detto che, andando in pensione il vecchio genitore è toccato al figlio prenderne il testimone. Sia ben chiaro – non vogliamo essere fraintesi – non si tratta di un passaggio ereditario (del tipo case reali), ma di un concorso meritatamente vinto dallo stesso o a seguito di una normale procedura in uso all’Anas. Chi dunque,meglio di loro, anch’essi cittadini di Gioiosa Marea, può renderci edotti su QUANTI  CHILOMETRI DI RETI SONO STATE MESSE IN OPERA nel tratto della Statale 113da 40 anni a questa parte. E statene certo lo chiederemo anche a loro.

Potremmo comprendere così quanto ha speso l’Anas in interventi inutili adducendo  la necessità del pronto intervento per mettere “in sicurezza” i luoghi.

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Perchè reti ci chiediamo e non interventi drastici e decisivi come quelli a suo tempo realizzati, vedi (il secondo tunnel di Capo Calavà e le opere murarie di contenimento all’altezza di Capo Skino), per mettere in sicurezza la villa dell’on.Nino Messina .

Si dirà: “ma c’era in ballo il crollo di una villa…” Ma perchè, le vite in ballo di coloro che giornalmente percorrono il tratto di statale in questione rischiando ad ogni violento scroscio di pioggia la vita, sono meno importanti di una casa?

Sono costoro persone che lavorano nei paesi vicini e studenti che si recano negli istituti del comprensorio.

Ci siamo presi la briga di controllare metro per metro le reti che partono dalla Torre delle Ciavole sino al punto in cui stanno lavorando i rocciatori.

Ebbene,la maggior parte delle stesse – le più vecchie – sono completamente arrugginite e come se non bastasse, alla base  sono già stracolme di una quantità di pietre e massi che spingono verso l’esterno.

Basterà poco, qualche altro masso in più e la rete, sbriciolandosi, andrà a schiantarsi in un altro tratto di strada.

Cosa farà allora l’Anas?

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Manderà altre reti… così.. sine die,  fino  a quando qualcuno ci rimetterà la pelle ed allora un giudice la chiamerà in giudizio, ma stavolta, chiedendo all’Ente la cronistoria degli appalti sin qui assegnati in 40 e più anni.

Noi, per ora ci accontentiamo di sapere dai cantonieri della zona quante tonnellate o metri di reti sono occorse per rendere la Statale 113 così com’è allo stato attuale e quanti milioni siano stati sin qui sborsati.

A nostro modesto avviso occorre costruire grosse mura di contenimento o, all’occorrenza, coperture nelle zone a rischio, come quella del secondo tunnel di Capo Calavà.

Sappiamo già che l’ANAS risponderà che per attuare tale opere “sarà necessario chiudere la Statale” metodo sin qui utilizzato per metterci paura.

Basterà invece creare, con raziocinio, traffico alternato da semafori e se ciò comporterà sacrifici per gli abitanti di Gioiosa Marea, questi saranno lieti di farli a patto però che finisca questa ignobile farsa della Statale 113.

RFC

ferlazzo occhio indiscreto

Per leggere gli articoli precedenti vai sull’archivio di scomunicando.it

E’ ovvio che questi articoli, dal taglio ironico, a tratti sbeffeggianti, ma amari sono molto provocatori. E questo vogliono essere per aprire un dibattito, un dialogo, per saperne di più. Pieno e libero spazio a chi voglia replicare, puntualizzare, raccontare la sua… aspettiamo per pubblicare.

 

26 Marzo 2016

Autore:

redazione


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