Ecco la straordinaria opera d’arte che parla anche la lingua della nostra Sicilia: il Memoriale italiano di Auschwitz, voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti)
L’opera venne realizzata grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali, tra i quali spiccava il nome del pittore palermitano Mario “Pupino” Samonà, che dipinse una tela composta da 23 strisce inserite in un tunnel di tubi innocenti, progettato dagli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso (dello Studio di architettura BBPR), arricchito da un testo di Primo Levi, dalle musiche di Luigi Nono e dalla collaborazione del regista Nelo Risi.
Il Memoriale, inaugurato nel 1980 presso il Blocco 21 di Auschwitz in onore dei caduti nei campi di sterminio, può considerarsi una delle prime installazioni multimediali al mondo.
“L’idea progettuale è stata una spirale in tela, tesa su struttura in ferro, costretta nelle pareti dell’edificio, all’interno della quale il visitatore cammina come in un tunnel. La tela dipinta ricorda, con tipi di rappresentazioni diverse, la storia della Resistenza e della Deportazione italiana ad opera di Samonà su indicazioni di Primo Levi. Dalla passerella lignea che conduce il visitatore nel tunnel sale la musica di Luigi Nono, Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz del 1966. Nelo Risi ha diretto la ideazione e realizzazione con la sua competenza di regista.” (R.Pintus)
Il Memoriale, dopo un complesso intervento di smontaggio, restauro e ricontestualizzazione, curati rispettivamente da Istituto centrale per il restauro e Opificio delle pietre dure, è ora riallestito nello spazio Ex3 nel quartiere di Gavinana a Firenze.
Il restauro dell’opera, con una superfice di 510 mq, è “uno dei più grandi e complessi interventi di conservazione e restauro su opere d’arte contemporanee che sia mai stato compiuto e ritengo la sua realizzazione uno dei maggiori successi dell’Istituto”, afferma Marco Ciatti, direttore dell’OPD.
Il volume Per non dimenticare. Il Memoriale italiano di Auschwitz Conservazione, restauro e riallestimento, della Collana Problemi di Conservazione e Restauro dell’Opificio delle Pietre Dure (edito da Edifir) ne racconta la storia, il restauro e il suo riallestimento. A cura di Marco Ciatti, Gisella Capponi, Renata Pintus e Oriana Sartiani, con introduzione delle diverse autorità coinvolte e del Direttore generale dott. Mario Turetta.
Oggi, in occasione del Giorno della Memoria, alle ore 17, è possibile seguire su zoom, un evento online dedicato al Memoriale, gratuito e su prenotazione, e venerdì 29 gennaio sono organizzate visite gratuite per piccoli gruppi a cura di Mu.se.
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