Continuano le giornate di Prevenzione “Brolo Salute Comune”. Oggi i controlli gratuiti dell’udito. A usufruirne sono stati oltre 30 residenti.
Soddisfatta l’assessore alle politiche sociali, Marisa Briguglio che ha ottimizzato, oltre che fortemente voluto, questa grande campagna di prevenzione medico-sociale.
Lei al termine della delle tante visite, evidenzia come i controlli gratuiti dell’udito sono stati espletati per giovani e meno giovani, e hanno riguardato le grandi patologie che comportano il calo dell’udito che è un problema comune a molti, e che colpisce indistintamente uomini e donne a tutte le età, anche se il picco si registra intorno ai 65 anni.
In Italia, infatti, sono oltre 7 milioni di cittadini a soffrirne. Patologie delle quali non sempre sono coscienti: l’ipoacusia infatti si manifesta gradualmente e provoca una sorta di assuefazione. Circa il 37% non riconosce il problema e il 33% non si è mai sottoposto a una visita di controllo.
Scopo di questa giornata di prevenzione – evidenzia l’assessore Briguglio – è quello di fornire valutazione medica, di fondamentale importanza, per riconoscere l’entità del calo uditivo e intervenire tempestivamente, in modo da non compromettere la propria comunicazione uditiva.
La giornata di prevenzione a Brolo è stata realizzata in collaborazione con L’Aerfon sordità con la partecipazione del dottor Fabio Morabito, specialista in Tecniche Audioprotesiche , che tirando un bilancio dell’iniziativa, sotto il profilo clinico ha evidenziato che il caso più rilevante è stato riscontrato in una paziente presumibilmente colpita\ da sindrome di Meniere che dovrà ora sottoporsi ad una serie di accertamenti specifici, mentre altri casi riscontrati di acufeni e ipoacusia, riscontrati attraverso l’esame audiometrico, dovranno valutare in seguito il da farsi e comunque controllarsi tra qualche mese. Proprio perchè spesso la perdita dell’udito non sempre è riscontrabile all’inizio della malattia poichè tende a camuffarsi.
La fascia d’utenza che ha utilizzato il servizio gratuito di prevenzione era quella d’età dai 50 anni in su.
Tornando al problema.
Un calo uditivo può essere tanto graduale da rendere difficile accorgersene sulle prime; tenere controllato l’udito, come si fa con la vista o con i denti, è un’ottima idea.
E questo perchè sentire bene non solo ci permette di stare bene in mezzo agli altri e di partecipare pienamente alla vita di relazione, ma anche perchè la sordità “addormenta”, come evidenziato in recenti studi, una parte del cervello, abbassandone la funzionalità e l’efficienza.
La sordità dunque isola diventando da medico anche – appunto come sopra definito – problema sociale.
Nel caso dell’udito poi è necessaria un’attenta prevenzione, perchè il suo calo può avere cause diverse, non solo legate, come spesso si pensa, all’età, ma anche a malattie o a traumi da un lato esiste la perdita d’udito conduttiva, dove esiste un problema di trasmissione del suono all’orecchio interno, e che può essere legata anche ad un semplice accumulo di cerume.
D’altro canto esiste anche, talvolta contemporaneamente, la perdita d’udito neurosensoriale o percettiva, che può essere legata all’età come a esposizione a rumori eccessivi, e che vede danneggiate le cellule sensoriali e le fibre nervose dell’orecchio interno… un quadro complesso, che solo un professionista qualificato può identificare per voi, suggerendo le migliori soluzioni.
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