Nuove leve nascono a Gioiosa e nuovi orizzonti si aprono. Orizzonti significativi, interessanti. La firma è Giovane Gioiosa, Associazione efficiente ed efficace, presente e attenta a tutte le categorie sociali, con maggiore attenzione alle fasce più deboli.
Organizza una rassegna o raccolta di fiabe, recitate e interpretate da piccoli e dolci “ scoiattolini”, bambini ancor piccini che si prodigano in un’impresa tanto grande quanto impegnativa: Il TEATRO, LA FAVOLA RACCONTATA A TEATRO.
La rappresentazione che si svolgerà presso il Cine-teatro “ F. Borà “ di Gioiosa Marea il 29 aprile c.a. alle ore 19.00, ha per titolo L’ALBERO DELLE FAVOLE.
L’importanza del teatro e la conoscenza delle favole in età preadolescenziale è senza dubbio un’arte che apre porte di importanza emotiva, relazionale e sociale.
Il connubio teatro-favola da la possibilità di praticare teatro sin da piccoli; questo reca un grande vantaggio allo sviluppo psico-motorio, linguistico, relazionale del bambino.
Dal mio punto di vista tutti i bambini dovrebbero fare teatro, soprattutto quelli più introversi e timidi, poiché guadagnerebbero sicuramente più sicurezza in se stessi e migliorerebbero molto la loro capacità di relazionarsi agli altri.
Il teatro ha una duplice dimensione: sociale ed estetica; possiede una serie d’obiettivi educativi e di finalità culturali, in quanto esperienza stimolante, sociale e socializzante (il teatro è socialità, scelta di stare insieme, conoscenza dell’altro e di sé) ed aiuta l’esercizio del giudizio, del ragionamento, affina lo spirito critico e stimola la sensibilità estetica. Agendo, inoltre sulle emozioni, tocca le corde più profonde della vita affettiva, arricchisce gli strumenti linguistici, concorre alla formazione di una personalità armonica puntando sul divertimento.
Attraverso la rappresentazione di una favola i bambini danno vita a figure ed emozioni svolgendo le attività in clima di:
ampia motivazione, coinvolgimento, solidarietà, valori, fantasia, gioco, creatività e tolleranza.
Gli elementi propedeutici a base sociale sono quelli che incarnano i sentimenti, le emozioni ed i valori, nella cui vita individuale formativa sono esenti da bullismo e tracciano un percorso significativo.
Da spunti narrativi l’animazione può far scaturire esperienze recitative informali e spontanee, sollecitate dalla pura teatralità
umana.
Veri protagonisti dell’esperienza sono i processi maturativi dei bambini, le funzioni mentali e linguistiche, relazionali ed emotive che la prestazione teatrale scatena.
L’essenza finalistica dell’attività teatrale è da ricercare nell’apprendimento di stimoli ed emozioni inerenti la sfera affettiva.
Recitare le fiabe, spiegandone il significato a priori elabora nel bambino l’ iniziale forma di immedesimazione nel personaggio fantasioso per poi ritornare ad impersonare il proprio, senza che questa scissione provochi disturbo, favorendo così la pura immaginazione, l’elaborazione di un pensiero diverso, il gesto, la parola, il contatto e non ultimo, la conoscenza del suono.
Ha un altro importante scopo il teatro fatto nella prima infanzia; permette di scoprire talenti e predisposizioni che se ben e accuratamente coltivate trovano spazio, nel tempo, in ambiti definiti professionali, oltre che avvalersi dell’interesse per la letteratura.
Nel fare teatro si libera la valenza espressiva del corpo oltre che quella della voce: infatti vi è la compresenza integrata di corpo-parola e questo conduce il bambino o l’adolescente a fare i conti col proprio spessore corporeo.
Fare attività teatrali favorisce, quindi, la maturazione sociale, il rispetto delle regole ed è utile per scoprire e superare stati di pudore, vergogna, paura. Doversi esibire scatena le reazioni più disparate, sul palco si sostengono esami reali perché non si può bluffare o nascondersi. Vi è, inoltre, un ruolo per tutti e questo può gratificare e consentire esperienze utili.
Pertanto motivare i bambini in tal senso diventa un utile allenamento alla disponibilità verso gli altri, alla rinuncia di sé per predisporsi all’ascolto.
Praticare il teatro significa vivere insieme ad altri un’esperienza comunicativa intensa e stimolante dal punto di vista sia umano che culturale, significa riappropriarsi del rapporto diretto lettore-uditore.
Il teatro ha, perciò, delle potenzialità educative straordinarie, in quanto costituisce un invito alla riflessione, recupera spazi di autonomia di pensiero così preziosi in una società di massa come la nostra che tende all’omologazione. Inoltre è luogo di crescita umana.
Il teatro possiede numerose qualità pedagogiche, tocca vari ambiti dello sviluppo del bambino favorendo l’evolvere di capacità importanti nel suo percorso di crescita, per questo motivo mi complimento con i componenti dell’ Associazione sopracitata, per la sensibilità dimostrata verso un elemento sociale interessante ed importante.
Non è facile mettere in lavorazione una così stimolante esercitazione, in quanto i protagonisti, gli interpreti sono assai piccoli. L’esser riusciti è una vittoria non di poco conto, una prerogativa sociale importante ed auspico, una continuità sempre viva e proficua, per l’importanza che assume.
Giuliana Scaffidi
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