Un futuro per Messina
La Federazione GD di Messina con i Circoli GD Messina, presenta qui di seguito alcune delle tematiche sollevate durante le Assemblee di Circolo e nelle Direzioni Provinciali. Frutto del lavoro dei Segr. di Circolo nel territorio, della sensibilità dei nostri tesserati, dell’impegno della Direzione e della Segreteria, queste proposte sono un piccolo contributo che testimonia l’ impegno di una generazione che vuole mostrarsi capace di interessarsi del territorio ma soprattutto impegnata a costruire un “futuro” migliore. Presentiamo queste proposte all’Assemblea dei Circoli GD della Sicilia per dare un contributo al fine di impegnare tutta l’organizzazione a intraprendere questo percorso di impegno politico nel nostro territorio.
Carenza e fatiscenza delle Infrastrutture
La bellezza della nostra isola è pari alla sua complessità.
Tra le problematiche più incisive vi è senza dubbio quella della viabilità e delle infrastrutture in genere. La Valle d’Agrò è, da quasi un decennio, sovente oggetto di cronaca a causa delle strade provinciali dissestate che al primo acquazzone autunnale determinano l’isolamento dei paesi collinari: Antillo, Limina, Roccafiorita, Mongiuffi Melia, Gallodoro, per citarne alcuni distanti solo pochi chilometri dalla “ben servita” costa. La costa, già, la costa jonica del messinese.
L’autostrada A18 nel tratto Messina Taormina si presenta rattoppata e chiusa a tratti: l’ultimo crollo della montagna all’altezza di Letojanni, risalente al settembre 2015, oltre a determinare un grande spavento e a farci tornare in mente le immagini di Scaletta e Giampilieri, quotidianamente ci ricorda che versiamo in uno stato di abbandono. Alle classiche passerelle e ai proclami del subito-dopo è seguito il nulla; i pendolari hanno imparato a familiarizzare con quelle rocce sulla carreggiata chiusa e con quelle barriere protettive che di temporaneo sembrano avere ben poco.
La stagione estiva, lentamente, è iniziata. Già da Pasquetta, nei week end facciamo i conti con code e rallentamenti sia in autostrada sia lungo la SS 114 che in molti paesi coincide con la strada principale, la più trafficata e la più abitata. Attraversata da bus, tir e pedoni che coesistono non senza problemi.
Da anni si ipotizzano soluzioni: dalla creazione del doppio binario ferroviario, che consentirebbe uno snellimento del traffico stradale, alla costruzione di bretelle di collegamento tra i vari paesi costieri, al lungomare unico, ai mini svincoli e al conseguente declassamento dell’A18 da autostrada a superstrada intercomunale.
La realtà è invece rappresentata da: treni soppressi o in ritardo, ponti di collegamento pericolanti regolati da semafori che alternativamente consentono il transito ora nell’uno ora nell’altro senso di marcia, autobus che circolano quasi esclusivamente nei giorni feriali e negli orari lavoratori, pedaggi autostradali in costante aumento.
Dovremmo essere l’Hinterland della Perla dello Jonio, siamo, invece, Perla dello Jonio compreso, l’estrema periferia dell’estremo punto all’orizzonte.
Dissesto idrogeologico e relativi disagi per la mobilità studentesca
Da Giovani Democratici della Provincia di Messina, facenti parte dei Circoli nebroidei di S. Stefano di Camastra, Brolo , Piraino, Gioiosa Marea, S. Angelo di Brolo e Capizzi ci siamo confrontati sui numerosi problemi del territorio in cui viviamo ed in particolare, abbiamo individuato come uno tra i più urgenti, il fenomeno del dissesto idrogeologico: per questo intendiamo richiamare l’attenzione nei riguardi di questa annosa questione che affligge il fragile e articolato ambiente in cui viviamo.
Siamo diventati adulti su questo tratto di costa e presto abbiamo imparato che le frane sono il disagio più frequente con cui doversi confrontare, è stata questa la ragione della nostra infelice convivenza con temi quali “dissesto idrogeologico”, “svincolo”, “mini svincolo”, “sicurezza stradale”, “prevenzione”, per il loro ciclico presentarsi in vista di “emergenze ordinarie”, affrontate con soluzioni a tempo determinato.
E’ opportuno far notare come le principali cause del dissesto siano riferibili all’abusivismo edilizio e all’abbandono sempre maggiore delle colture storiche, il venir meno della cura dei terreni: in merito alla prima causa, a nostro avviso, è venuto il momento di rivedere i piani regolatori comunali rendendoli stringenti, a consumo zero di nuovo suolo, e di attuare un’azione di tolleranza zero nei confronti dei fenomeni inaccettabili di abusivismo edilizio, prevedendo tassativamente la demolizione di opere, fabbricati e case. In merito alla seconda causa è fondamentale che periodicamente e in particolare nei cambi di stagione, le Amministrazioni locali esortino, ed in caso di inosservanza, obblighino mediante strumenti coattivi i proprietari terrieri a compiere azioni di manutenzione ordinaria delle proprietà, prevedendo potature e sistemazione dei terrazzamenti.
L’abbandono dei terreni è un grave problema che ha pesanti ripercussioni sulla gestione e sulla salvaguardia del territorio, le Amministrazioni locali possono intervenire attraverso l’espropriazione e la riforestazione dei terreni incolti e l’incentivazione, di strumenti finanziari o di servizi, per il recupero delle culture storiche. Soprattutto riteniamo che vada cancellato dal modus operandi degli Enti Locali l’approccio emergenziale rispetto questi problemi, crediamo che le singole Amministrazioni locali si debbano impegnare per la messa in atto di un lavoro sinergico, sistemico, programmato, che possieda una chiara strategia politica, affinché mediante l’Anci e gli organismi preposti, il problema del dissesto idrogeologico rappresenti un impegno centrale nelle azioni di governo.
Il fenomeno del dissesto idrogeologico, oltre ai problemi anzidetti, presenta un altro effetto gravissimo, lo spopolamento e l’isolamento delle realtà rurali.
Come Giovani Democratici riteniamo che i temi della prevenzione del dissesto idrogeologico e della mobilità dei giovani studenti siano tra loro connessi. Infatti la gran parte degli studenti raggiunge i centri che ospitano gli Istituti Superiori mediante il trasporto su gomma e, solo una minima parte, mediante il trasporto ferroviario. Come GD vogliamo evidenziare i disagi che si vengono a creare nel caso di impossibilità parziale o totale a transitare sulla rete stradale a causa di fenomeni di dissesto.
I giovani studenti sono, infatti, obbligati a percorrere in autobus strade secondarie o paradossalmente ad abbandonare il bus, per il quale i genitori hanno già saldato la quota mensile di abbonamento, per usufruire del treno, con un aggravio di costi per le famiglie. La presenza di alternative che possono supplire al mezzo prescelto non elimina il disagio che le frane provocano e soprattutto non lo rende plausibile. Orbene, è necessario che le Amministrazioni e le Istituzioni tutte prendano coscienza di tali disagi e pongano in essere adeguate politiche di sussidio per gli studenti: l’attività amministrativa può rendersi protagonista nei confronti degli studenti soprattutto nel caso di gravi eventi di dissesto che provocano l’isolamento parziale o totale del paese, sobbarcandosi il costo del biglietto sostenuto dagli studenti per tutta la durata dell’interruzione.
Una nota a margine meritano gli studenti universitari: anche per loro le Amministrazioni possono porre in essere, conformemente alle disponibilità di bilancio, politiche di sostegno. Riteniamo che queste osservazioni meritino un’attenta riflessione e una pronta e fattiva risposta, avendo ad oggetto il presente ed il futuro del nostro territorio e dei nostri coetanei.
Di fronte a queste problematiche è impossibile rassegnarsi, dal momento che situazioni di tale disagio non possono essere accettate, nel rispetto dei cittadini, nel rispetto dell’ambiente, del territorio e del suo sviluppo, anche economico.
Raccolta differenziata
I Segretari dei Circoli del comprensorio della Valle del Mela e del Niceto, ovvero Monforte, Milazzo e Barcellona P.G. pongono l’attenzione su un argomento al centro del dibattito sociale e politico, che interessa non solo a livello cittadino ma anche a livello Provinciale e Regionale, quale è la Tutela Ambientale.
Nel territorio Regionale sono presenti importanti siti industriali, i quali, se da un lato hanno dato occupazione, dall’altro, senza dubbio, hanno rallentato il naturale e storico sviluppo antecedente il XX secolo nei comprensori in cui sono ubicati. Nello specifico della nostra Città Metropolitana, l’Area ad alto rischio Ambiente e il Sito di Interesse nazionale di Milazzo e della Valle del Mela. In aree così compromesse risulta del tutto inaccettabile l’idea di cementificare e/o trasformare in poli per l’industria pesante ed a bassa compatibilità ambientale, non rispettando le Direttive Europee, a livello energetico e sanitario, ponendo ancor più a rischio diretto e, grave, la salute dei cittadini e l’ecosistema delle aree comprensoriali, con riscontri negativi nei confronti della genetica.
Possiamo, certamente, fare balzi in avanti e progredire verso innovazioni altamente ecosostenibili che rispettino la natura e l’impatto con il territorio, oltre a garantire occupazione, evitando maltrattamenti all’ambiente tramite metalli pesanti, emissioni di agenti altamente inquinanti, polveri sottili , percolato ecc., sicché, allontanare lo spauracchio della disoccupazione e della carenza dei posti di lavoro.
In natura il concetto di rifiuto non esiste, in quanto tutto ciò che termina il proprio ciclo di vita naturale viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo. la Direttiva 2008/98/CE, avente l’obiettivo di proteggere l’ambiente e la salute umana attraverso la prevenzione degli effetti nefasti della produzione e della gestione dei rifiuti, stabilisce un quadro giuridico per il trattamento dei rifiuti all’interno della Comunità; ha proposto un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclo e definendo anche le misure di prevenzione da adottare prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventino un rifiuto
Proponiamo quindi di dare un forte segnale ed incipit che migliori le condizioni ambientali e salutari del territorio metropolitano di Messina e dell’intera Regione Siciliana, la proposta consona alle lacune politiche territoriali e idonea alle attività di sviluppo Comunitarie Europee, tratta l’attività di sensibilizzazione, costante, alla Raccolta Differenziata dei Rifiuti, al loro Recupero, Riuso e Riciclo. Un’attività proponibile a tutte le Amministrazioni Comunali, sia dove non è ancora attivo il servizio di Raccolta Differenziata, sia dove il servizio è attivo ma fatica a decollare, quindi, raggiungere gli standard minimi dettati dall’UE. Interagire anche con gli Istituti Scolastici, le Associazioni, ponendo costantemente l’attività informativa e di sensibilizzazione verso un futuro e a delle generazioni maggiormente coscienti e sensibili alla salvaguardia e tutela dell’ambiente in cui vivono. Un significativo incentivo al trattamento della parte organica garantirebbe una effettiva diminuzione di rifiuti e di impatto sull’ambiente, garantendo il riutilizzo in compost e fertilizzanti naturali, sicché una propensione al compostaggio domestico e di comunità, incentivando particolarmente un territorio volto al mondo dell’agricoltura riscoprendo il rispetto verso l’ambiente e una pura coscienza verso il mondo rurale, storica e dimenticata fonte di sviluppo economico.
Partire nei Comuni dove sono presenti i Circoli dei GD ed operare come forza unitaria di Federazioni, diversificando le attività per interventi, renderebbe il lavoro estremamente cooperativo e rafforzerebbe il movimento giovanile maturando un’effettiva attività politica.
Pari opportunità
Come giovani democratici di Messina ci vogliamo impegnare a promuovere, informare e condividere con la Segreteria Regionale uno dei temi che viene spesso sottovalutato, fino ad essere anche non affrontato come richiederebbe l’importanza della tematica, cioè quello delle pari opportunità. Crediamo che ancora oggi nel Paese, per ragioni non solo socio-culturali, la donna ancora subisce una condizione di subalternità tale da essere nei fatti discriminata rispetto all’uomo.
Il mondo del lavoro non rappresenta che una delle realtà più lampanti nelle quali emerge tale discriminazione. Noi riteniamo che la chiave per combattere ogni forma di discriminazione potrebbe essere un cambiamento culturale che debba partire da processi pedagogici nelle scuole, valorizzando quelle occasioni che possano educare sin dalla più tenera età.
Messina li 22/10/2016
Emanuele Ingiustria (Segr. Barcellona P. G.)
Marco Giaimi (Segr. Capizzi)
Federico Amato (Segr. Gioiosa Marea)
Dario La Rosa (Segr. Messina, in Direzione Reg GD)
Assunta Sciacca (Segr. Milazzo, in Direzione Reg GD)
Antonio Nastasi (Segr. Monforte)
Riccardo Spanò (Segr. Nebrodi Brolo, in Esecutivo Prov. Rapporti con le Istituzioni)
Emanuela Re (Segr. Nebrodi S. Stefano di Camastra, Pre. Direzione Provinciale GD Messina )
Alessandro Ricciardo (Segr. Piraino, delegato Esecutivo Prov. Ambiente e Green ec.)
Dario Caruso (Segr. S. Angelo di Brolo)
Antonio Restifo (Segr. Valle D’Agrò)
Massimo Parisi (Segr. Fed. GD Messina, membro Direzione Nazionale GD)
Sergio Trimarchi (Vice Segr. Fed. GD Messina)
Antonio Ramires ( del. Esecutivo Prov. Cultura, )
Giuseppe Maisano (del. Esecutivo Prov. Diritti Civili, membro Direzione Regionale GD)
Gabriele Panarello (del. Esecutivo Prov. Formazione politica e Legalità)
Paolo D’Arrigo (del. Esecutivo Prov. Nuovi diritti, membro Direzione Provinciale GD)
Claudia Fioravanti (del. Esecutivo Prov. Pari opportunità, membro Direzione Provinciale GD)
Sergio Maggio (del. Esecutivo Prov. Responsabile Organizzazione)
Salvatore Bongiorno (del. Esecutivo Prov. Scuola, membro Direzione Regionale GD Sicilia)
Simone Coletta (del. Esecutivo Prov. Università, del. Esecutivo GD Sicilia Innovazione e Start Up)
Giuliana Napoli (del. Esecutivo Prov. Volontariato, membro Direzione Provinciale GD)
Rosario Ferraro (del. Esecutivo Prov. Welfare e Lavoro)
Oriana Puglia (Vice Pre. Direzione Provinciale)
Raffaele De Grazia (Segr. Direzione Provinciale GD, membro Direzione Provinciale GD)
Carmelo Fioravanti (membro Direzione Nazionale GD)
Guglielmo Sidoti (Resp. Organizzazione GD Sicilia)
Alberto Vasi (membro Direzione Prov. e Reg. GD)
Manfredi Germanà (membro Direzione Reg. GD)
Emanuela Re (membro Direzione Reg. GD)
Salvatore Rifici (del. Esecutivo GD Sicilia Rapporto con le Istituzioni)
Simone Rizzo (membro Direzione Prov. e Reg. GD)
Giuseppe Genovese (membro Direzione Prov. GD)
Giusy Gringeri (membro Direzione Prov. GD)
Roberto Briguglio (membro Direzione Prov. GD)
Domenico Rovito (membro Direzione Prov. GD)
Mery Palmeri (membro Direzione Prov. GD)
Santi Enrico Bruno (membro Direzione Prov. GD)
Ettore De Domenico (membro Direzione Prov. GD)
Simone D’Andrea (membro Direzione Prov. GD)
Andrea Squillaci (membro Direzione Prov. GD)
Antonino Sanzarello (membro Direzione Prov. GD)
Dario Ricciardo (membro Direzione Prov. GD)
Armando Virzì (membro Direzione Prov. GD)
Dario Spinella (membro Direzione Prov. GD)
Riccardo Ricciardello (membro Direzione Prov. GD)
Amedeo Arasi (membro Direzione Prov. GD)
Gabriele Panarello (membro Direzione Prov. GD)
Aurora D’amico (membro Direzione Prov. GD)
Elisa Smiroldo (membro Direzione Prov. GD)
Giancarlo Brancato (membro Direzione Prov. GD)
Rosario Ferraro (membro Direzione Prov. GD)
Katia Tifirò (membro Direzione Prov. GD)
Domenico Grillo (membro Direzione Prov.
FEDERAZIONE GIOVANI DEMOCRATICI DI MESSINA
Il momento storico che stiamo attraversando è di grandi trasformazioni. Come Giovani Democratici sentiamo l’onere e l’onore di indirizzare questa transizione, non solo perché siamo riformisti ma perché crediamo che, solo se saremo in grado di incidere nei processi, potremmo cambiare il Paese e l’Europa, in un momento in cui però la sfida non è solo tra vecchio e nuovo, ma tra coloro che vogliono tornare al passato e chi cerca di costruire una prospettiva al futuro.
Noi crediamo in quel futuro, ci speriamo, perché sappiamo che domani potremo vivere in una società con più uguaglianza e giustizia sociale; perché crediamo che quel giorno il Sud non sarà il Sud “ultima ruota del carro” ma un pezzo del Paese che finalmente riesce a valorizzare le sue potenzialità, tutt’ora inespresse, per rilanciarsi; perché crediamo che la cultura non sia solo la storia del Paese ma anche una delle risorse più importanti per immaginare e costruire un futuro migliore, strumento per affrancarsi dalle disuguaglianze dei punti di partenza, risorsa per le nostre città e comunità, dove la conoscenza e le capacità siano i criteri della scelta nel mondo del lavoro e in questo trovino un riconoscimento e una valorizzazione; dove la legalità non è difesa da uomini che spesso diventano eroi ma il modello di convivenza civile dalle Istituzioni alle periferie.
Per questo, da subito dopo il Congresso, come Giovani Democratici ci siamo impegnati a fare dell’Organizzazione lo strumento per aggregare i giovani messinesi che credono nel progetto di rilanciare il futuro nostro e della nostra terra.
Come qui allegato, diversi sono stati i temi che abbiamo portato avanti in questi mesi, non solo discutendo le problematiche ma soprattutto ragionando sulle soluzioni. Abbiamo affrontato il tema delle carenze infrastrutturali del nostro territorio, non solo la loro assenza o fatiscenza, grave offesa per i numerosi studenti e lavoratori che si spostano nella nostra Provincia, ma anche grave danno all’economia del territorio, che vede spostarsi altrove aziende e scoraggia la nascita di nuove. Altro tema, spesso intimamente collegato a quello delle infrastrutture, quello del dissesto idrogeologico del territorio, rischio di frane, smottamenti, esondazione dei numerosi torrenti, più di 250 nel nostro territorio, la minaccia dei terremoti che ricordano eventi drammatici che hanno colpito il Paese, distruggendo paesi e le vite di molti che li amavano e li vivevano. Non è più rinviabile l’impegno a realizzare opere di messa in sicurezza del territorio e delle sue infrastrutture, prevenzione non politiche dell’emergenza contingente, non ne chiediamo di nuove faraoniche, ma di moderne e efficienti, che garantiscano la sicurezza delle vite e dei paesi, che consentano scambi e spostamenti veloci nel territorio, banalmente: di averle allo stesso standard di quelle del resto d’Europa.
Abbiamo affrontato la sfida di un futuro ecocompatibile. La spazzatura non può essere più il risultato finale di un percorso di produzione e consumo, ma deve incominciare ad essere anche un punto di partenza per la produzione di nuovi materiali, riciclando non solo proteggiamo la natura ma creiamo anche occupazione, rendiamo più vivibili alcune realtà del territorio che sono condannate oggi a zone di raccolta e inquinamento massiccio. Non solo l’inquinamento che produrrebbe la spazzatura abbandonata ma anche i danni provocati dai possibili inceneritori alla salute delle persone ci portano sempre più ad essere convinti che le prospettive anche di questa parte di Paese siano altre.
Abbiamo condotto anche una battaglia in sinergia con la Deputazione regionale del PD per garantire un’eguaglianza reale tra uomo e donna nella composizione delle liste per le elezioni, perché se riteniamo seriamente che l’uguaglianza sia la strada maestra, allora dobbiamo lottare contro quelle discriminazione, ataviche nel nostro Paese, nella selezione della sua classe dirigente.
Il 25 e il 26 di settembre abbiamo dato il nostro contributo alla realizzazione della Festa della PA a Messina e all’interno ne abbiamo organizzata anche una nostra, con il titolo “Riprendiamoci il presente..”, non casuale, impegno di una generazione che non vuole essere spettatrice ma contributo, per questo è stata l’occasione non solo per stare insieme ai nostri coetanei, ma anche momento di confronto e dibattitto sul presente e sul futuro del nostro territorio. Tra i temi abbiamo affrontato quello del dissesto idrogeologico e delle smart city.
Questa è una breve sintesi degli impegni che abbiamo portato avanti in riunioni e dibattiti, iniziative nei territorio, in mezzo ai nostri coetanei e a chi crede e spera che un futuro migliore sia possibile e vada costruito. Convinti che il confronto, soprattutto nella differenza anche delle posizioni, sia una delle risorse fondamentali nella ricerca delle soluzioni migliori, anche con l’aiuto di esperti; creiamo occasioni per una generazione di essere consapevole delle proprie capacità, del proprio futuro, ma soprattutto della risorsa che rappresenta. Non possiamo costruire il cambiamento se non sappiamo chi siamo e che cosa possiamo fare per cambiare l’esistente.
Un piccolo contributo il nostro, per una Terra e un Paese che ha bisogno di chi ancora oggi vuole un futuro più giusto e migliore, dove non sei costretto a prendere un treno senza il biglietto di ritorno, dove il merito e l’impegno possano essere valorizzati per rilanciarci, partendo da uno dei posti in cui la contraddizione tra diritti e possibilità è netta, il Sud.
Per questo, diamo il nostro contributo nei Giovani Democratici e nel Partito Democratico, perché crediamo e lottiamo per costruire un futuro migliore.
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