Un interessante nota è stata inviata da Giovani Orlandini Al presidente del Forum dei Giovani di Capo d’Orland; al Sindaco; all’Assemblea Del Forum dei Giovani e all’assessore alle Politiche Giovanili di Capo d’Orlando, eccone il contenuto.
Capo d’Orlando, perla commerciale dell’area Nebroidea, si trova ad affrontare una situazione estremamente difficile, che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Una percentuale altissima di locali commerciali si ritrova senza attività, con gli immobili vuoti e vetrine buie.
Questa CRISI, che oggi attanaglia senza alcun dubbio l’intera Nazione, nonostante sacrifici, lacrime e sangue dei cittadini onesti, ha colpito inesorabilmente il nostro amatissimo Paese.
E’ necessario quindi , dare del tu alla speranza ed “ approfittare “ della crisi per ripensare un modello di sviluppo e di vita che possa portare a delle nuove soluzioni per ricominciare a credere ad un sogno, tutto italiano.
Noi ragazzi del Forum dei Giovani, abbiamo voluto conoscere nella sua universalità questa condizione, creando un dossier\report sulla situazione odierna.
Oggi è già buio. Piu di 90 attività economiche, della PMI ( piccola media impresa), hanno chiuso, e tante altre sono in liquidazione o chiusura.
Attività storiche, portate avanti da imprenditori coraggiosi, hanno chiuso , o si difendono con le unghia e con i denti.
Pochi sono i momenti di respiro, a ridosso delle festività ed in estate, ma non si può concentrare in pochi mesi l’attività di un intero anno economico.
Diversi sono i fattori che influenzano il mercato economico, il rimanere in vita di alcune attività e la nascita di nuove.
Tra questi sicuramente la mentalità, troppo capitalistica, arretrata e avida dei proprietari di gran parte dei locali vuoti, visti gli esosi prezzi di affitto e locazione.
A questi si aggiungono i costi elevati degli albergatori, alla mancanza della capacità di sfruttare al meglio e per bene le risorse che offre la rete e la politica ( es. centro commerciale naturale) , ai quali si affiancano i privati che molto spesso faticano a trovare galline da spennare per i pollai privati.
Un autentico mix di elementi che distruggono l’intera economia turistica che inevitabilmente si riflette sull’attività commerciale.
Non è più possibile venire a Capo d’Orlando, non è più la metà turistica che si può privilegiare in questi momenti, con la concorrenza delle località italiane ed estere a prezzi da mercato globale.
Fare questo è possibile, dipende dalla volontà di ognuno, che potrebbe essere colmata anche da un’interpretazione politica di incentivi volti a restituire dignità e pregio ad un territorio desolato.
Bisogna slanciarsi verso la solidarietà sociale, non bisogna voltare pagina, bisogna SCRIVERE il futuro dei vostri figli, dei vostri nipoti e delle loro ambizioni e possibilità.
Il futuro di Capo d’Orlando siamo noi, ma non possiamo minimamente crederci in una svolta, se non proviene da voi, detrattori del nostro avvenire, un impulso a sognare, un incentivo ad intraprender strade nuove, che oggi avete interrotto con la vostra avidità ed incapacità.
Ma non è una critica che deve offendervi, perchè ad offenderci di quello che avete creato siamo NOI, i vostri figli o i figli dei vostri amici e conoscenti.
Questa valutazione che proviene da uomini e donne fino ai 30 anni deve sensibilizzarvi a capire che le soluzioni per riprenderci in mano Capo d’Orlando esistono, e sono alla portata di tutti.
Rinunciate a non avere niente, rinunciate a non trovare un pollo , ma sacrificate una parte del vostro guadagno probabile ad un investimento certo ed un profitto sicuro.
Insieme troveremo le soluzioni migliori, avvalendoci dei nostri migliori talenti ed esperti se sarà il caso. Ma non siamo disposti ad accettare l’inaccettabile realtà che avete plasmato e di cui non comprendete neanche la vostra responsabile scelta scellerata.
A breve proporremo soluzioni che in un incontro pubblico potranno rilanciare Capo d’Orlando, con il vostro aiuto e assenso.
Precisiamo che questa invettiva, questa lettera non è destinata ai tanti nella loro generalità, ma ad i pochi nella loro specificità ed ad un modo di fare collettivo che deve cambiare.
Il FORUM DEI GIOVANI ORLANDINI
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