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Giovani Poeti – Roberto Gammeri è il II° classificato al Concorso di Poesia “Francesco Pinzone”

 

 

 

Sabato 22 giugno Roberto Gammeri, studente della V^ A sez. scientifica del Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti, nonché rappresentante degli studenti nel Consiglio d’Istituto, sarà tra i premiati della VI edizione del Concorso di Poesia “Francesco Pinzone”, promosso dall’Associazione Turistica “Città di Montecastello in Valdemone” di Ucria.

Roberto, studente dai tanti interessi, impegnato in questi giorni nelle prove degli Esami di Stato, si è classificato al secondo posto nella sezione in lingua italiana – categoria giovani- con la poesia “Notturno”.

La cerimonia di premiazione si terrà presso i locali del Circolo Monte Castello alle ore 16,30.

A Roberto i complimenti del Dirigente Scolastico, Grazia Gullotti Scalisi e dell’Istituto tutto che stimola la partecipazione degli allievi a concorsi di poesia e narrativa, perché l’espressione lirica dei propri sentimenti è un valore aggiunto per la vita di chi compone e per la collettività che può condividerne le emozioni.

Un grazie va rivolto, quindi, anche alla Pro Loco di Ucria, che ha voluto onorare la memoria del Maestro Francesco Pinzone istituendo questo concorso e contribuendo a stimolare il gusto della poesia tra i giovani, perché continuino a esprimere in versi i loro sentimenti e a gustare testi lirici.

 

Notturno

 

Preludio
Essenze ultime di tramonti d’obbedienza rivestono i calici dell’esistere.

 

Scenario n.1
In punta di piedi uscisti di scena
dal silenzio volgare della tua cella
dove, stremato,
consumasti i tuoi ultimi versi.
Folle, credesti nel Natale di un sogno
e tua non fu la colpa né la miseria
ma, in lenta agonia,
al quinto cantare dei poeti
anche il cuore chiese perdono.
Intrisi i pensieri,
tremanti le mani,
chiudesti gli occhi e fu già domani.

 

Scenario n.2
Prodigasti il tuo umile scettro
nell’anticamera della decenza,
ponendo la tua corona
sul capo della Tua donna
che, in lacrime, ancora t’attende.
A lei donasti ogni tuo giorno
lungi dall’esserle amante,
conforme a comprendere il cielo
senza mai poterlo toccare.
Con lei, dicesti un giorno,
sognavi la vita d’amor cortese.
Di lei, conservi adesso,
le notti insonni a bruciar le voglie.

 

Scenario n.3
Tutto è vago e notturno
nella miseria della tua assenza
ma d’ebbrezza non si dispende
se il ricordo non da condono.

 

Epilogo: Distante dal sonno, si spense la notte nell’àgape di un uomo che muore.

 

 

Maria Lucia Lo Presti

admin

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