L’assessore alla cultura, Benedetto L’Acqua e la responsabile della biblioteca, Agata Palmeri daranno il benvenuto a 12 autori che rappresenteranno con i loro scritti la casa editrice brolese.
Nomi più o meno noti, che hanno avuto il piacere e l’opportunità di pubblicare con l’editore Nino Armenio che anche in questo contesta ribbadisce l’importanza che rivestono le case editrici “minori” con la loro azione di promozione e di esposizione per scrittori, nuovi e sopratutto giovani.
Un’azione spesso denigrata e non capita da tanti, anche addetti ai lavori, che peccano di presesunzione e protagonismo, guardano verso le “grandi” non intuendo il valore di questo microcosmo editoriale, snobbando, alla fine, giovani potenziali talenti.
I testi che saranno presentati alla comunità misterbianchese sono eterogenei negli argomenti trattati come lo sono i loro autori, e rispecchiano la ricchezza culturale della nostra Sicilia.
Racconti, poesie, storie di personaggi conosciuti e amati o scomodi e sfortunati, saggi storici, libri di paesaggi naturali, di tradizioni e cultura nostrana sono alcuni dei temi trattati nell’ampia scelta che l’editore propone al pubblico per far meglio conoscere la propria attività imprenditoriale.
Prevalgono i giovani, ai quali si è scelto di dar loro maggior spazio per farsi conoscere e apprezzare.
L’incontro culturale è un’ottima occasione per sperimentare la validità della contestuale presentazione di stili letterari diversi e la capacità dei protagonisti di creare un filo conduttore che li colleghi tutti, nella stima e amicizia reciproca.
In una società della forza e dell’egocentrismo a tutti i costi, si vuol provare a collaborare in uno spirito di comprensione e di rispetto della personalità dell’altro.
Senza competizione, che sarebbe inutile perchè ogni autore è originale e unico, si fa squadra e ci si presenta uniti con tanta determinazione a divulgare le opere letterarie di ognuno.
E’ una sfida e, come tale, non sappiamo che effetto sortirà.
Siamo certi però che ci insegnerà ad essere più generosi con i compagni di viaggio, perchè è nel cammino verso tappe sempre più ardue che siamo messi alla prova con noi stessi prima ancora che con gli altri esseri umani.
M.S.M.