Il caso della giovane universitaria orlandina, rimasta vittima nell’incidente due sabati fa lungo la via Garibaldi, a Messina dopo la svolta degli arresti di ieri.
Il gip definisce ora – dal’ordinanza – Forestieri un «killer stradale».
Giovanni Gugliandolo, che quella sera con la sua 500 Abarth forse aveva ingaggiato un duello “stradale” con l’audi del finanziere è stato arrestato con l’accusa di “competizione stradale”, ma altro potrebbe aggiungersi in relazione al “mancato soccorso”.
I due da ieri pomeriggio sono al carcere, a Gazzi. Qui sono stati tradotti a cura dei vigili urbani dell’Infortunistica.
A loro è spettato il compito di condurre le indagini che li hanno incastrati.
Lorena Mangano era appena partita dal semaforo, era scattato il verde, ed è stata travolta dall’auto – un Audi TT, del Forestieri, ora in carcere in forza di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Daniela Urbani su richiesta del sostituto procuratore Marco Accolla.
Con Gaetano Forestieri 32enne a Gazzi c’è anche il 26enne Giovanni Gugliandolo.
Il gip nella sua ordinanza scrive parlando del Forestieri come di un «killer stradale» e ora deve rispondere di “Omicidio stradale aggravato” e “Competizione stradale” secondo la nuova normativa – è uno dei primi casi in Italia, rischia una condanna fino a 18 anni di carcere e qui gioca un ruolo anche la positività all’alcol test.
Per Gugliandolo l’accusa è di “Competizione stradale”.
Le telecamere e le testimonianze provano secondo la Procura in maniera incontrovertibile che alla guida della sua Fiat 500 Abarth,che era lui ad aver ingaggiato una gara con Forestieri.
Un percorso noto: partenza da piazza Unità d’Italia, di fronte alla Prefettura con arrivo in piazza Castronovo.
Il gip Urbani descrive anche l’intera sequenza sulla scorta delle indagini e delle immagini. E a quanto pare, le due auto hanno superato una serie di semafori sul rosso ad oltre 150 km orari.
Poi Gugliandolo s’è avveduto forse di qualcosa e ha rallentato, mentre Forestieri ha continuato la sua corsa su via Garibaldi.
Avrebbe voluto superare il semaforo, sul rosso, anche all’incrocio con la via Torrente Trapani.
Ma c’era Lorena, lì, con i suoi amici.
Ancora le telecamere, raccontano i freme della vicenda.
Dopo l’impatto Gugliandolo è andato via. Senza curarsi dell’incidente; è tornato a casa, ha parcheggiato la sua Fiat 500 Abarth, che adesso è sotto sequestro, poi è salito su una Ford “Fusion” ed è tornato lì, in via Garibaldi, per prelevare un amico.
Forestieri era rimasto invece, sanguinante, dolorante e stordito, ad un passo dall’incidente.
Da ieri tutte e due sono in carcere.
Fonte Gazzetta del Sud
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