A tal proposito ritiene che “ il taglio dei posti letto debba essere operato a livello regionale perché le previsioni del governo nazionale nel provvedimento di spendingreview sono di 700 posti in meno per tutta la Regione .
E’ chiaro quindi, continua il Presidente Laccoto, che bisogna fare un piano regionale tagliando prioritariamente quei posti letto non attivati nei vari presidi ospedalieri della Sicilia.
La diligenza del dott. Poli potrebbe tramutarsi in una penalizzazione per la provincia di Messina ed in particolare modo per la zona tirrenico nebroidea ove sono previste le maggiori riduzioni.
Avevamo difeso in Commissione Sanità l’impianto dei presidi ospedalieri di Mistretta, S.Agata di Militello e Patti tenendo in debita considerazione la popolazione servita e la distanza dal capoluogo di provincia. Questi presidi debbono poter affrontare le emergenze e le urgenze che quotidianamente si presentano – dichiara l’on.Laccoto – e questo lo si può fare non smantellando alcune unità complesse indispensabili e alcune specificità.
Bisognerebbe pure verificare – prosegue il Presidente – se le spese sul reparto del Bambin Gesù di Taormina debbano ricadere sul Bilancio dell’Asp 5 tenuto conto che l’Assessore alla Salute ha dichiarato in Commissione Sanità che il trasferimento del reparto sarebbe stato provvisorio in attesa della ristrutturazione dei locali di Palermo. Inoltre mi sembra indispensabile incrementare i servizi territoriali: i PTA hanno un senso se all’interno degli stessi vengono previsti i servizi specialistici dei quali ancora è carente l’Asp di Messina. Bisogna certamente prevedere maggiori risorse per la specialistica, per la diagnostica territoriale altrimenti si rischia di far diventare i PTA delle cattedrali vuote.
E’ palese che il dott. Poli ha voluto lasciare una traccia, magari supportata da dati, ma su questa bisogna lavorare molto: i bisogni dei territori devono essere evidenziati dai Sindaci della provincia, dalle forze sindacali, dalle associazioni e dai rappresentanti politici. L’attuale contesto economico impone tagli per gli sprechi ma non già per i servizi essenziali alla popolazione.
Nel mio ruolo mi sento di assicurare – conclude l’on. Giuseppe Laccoto – che vigilerò affinchè vengano salvaguardate le funzioni indispensabili dei presidi ospedalieri di tutta la provincia e i servizi territoriali previsti dalla L. R. n. 5 e dal Piano Sanitario Regionale non ancora attivati nè integrati con la rete ospedaliera.”