Così lunedì scorso a Brolo si è messo un tassello su quella strada della memoria, spesso dimenticata, che fa parte del vissuto della cittadina.
Piazza Mirenda è molto più di un luogo recuperato – oggi ridisegnato dall’architetto Pippo Ricciardi – e riconsegnato alla città, dopo un sostanziale restyling, studiato per ridare a quel luogo il senso di agorà
Infatti piazza Mirenda, oggi spesso, “inosservata” da chi ci passa distrattamente, è stato un centro importante d’incontro per il paese. Qui si tenevano i comizi della “sinistra” brolese, di fronte c’era il primo rifornimento di benzina del paese, poco distante il fondaco e appena sopra, ma siamo già negli anni settanta il primo ristorante del paese.
Ma piazza Mirenda era il “chiosco” di Lo Vercio, ed anche il grande albero dove aspettare la corriera.
Era luogo di commercio e di negozi, e lo testimonia quello di don Carmelo Ruggeri, lì dal 1949, oggi gestito da figli e nipoti.
Quella piazza era stata intitolata a Nunzio Nasi, deputato a Roma, trapanese, ed anche maestro venerabile di loggia massonica del Grande Oriente d’Italia, poi il consiglio comunale del tempo decise di rendere onore al Sottotenente Giuseppe Mirenda, morto sul fronte russo.
Per Mirenda lo Stato pensò di assegnarsi, per il suo eroismo, la medaglia d’oro, ma poi il provvedimento venne declassato e ricevette, alle memoria, la medaglia d’argento (a Brolo altre onorificenze militari spettarono a tanti come a Giuseppe Baudo, medaglia d’argento ed a Saro Scaffidi Militone medaglia di bronzo).
Mirenda faceva parte del XIV battaglione ed era il comandante del plotone dei guastatori posto a difesa di un importante e strategica posizione sul fronte russo.
Benché attaccato “da soverchianti forze nemiche – si legge nell’atto di consegna dell’onorificenza – riusciva a tenerle in scacco per molte ore. Accerchiato continuava a battersi con estremo vigore quindi contr’assaltava audacemente l’avversario riuscendo a aprirsi un varco. Caduto presso di lui il fiammere impugnava egli stesso il lanciafiamme e alla testa dei suoi valorosi infliggeva gravi perdite al nemico finchè colpito non cadeva sul campo della strenua lotta. Caposaldo n.4 fronte russo 15 dicembre 1942”.
Così si legge nel Decreto 7 agosto 1948 registrato alla Corte dei Conti il 27 agosto 1948 Esercito registro 18 foglio 330 Ricompense al Valor Militare – Conferimento Medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria al sottotenente Mirenda Giuseppe da Brolo ( Messina ) –
Ora una lapide ne ricorda il nome ed il valore di questo giovane, iscritto all’università di Messina, in giurisprudenza, e viene quasi naturale ricordare il esto di una canzone di Fabrizio De Andrè: “chi diede la vita ebbe in cambio una croce” della sua “la Guerra di Piero”
Un buffet è stato offerto dai commercianti che aprono le loro vetrine sulla piazza.
A margine della manifestazione un’esposizione di cimeli e documenti che ricordano la vita dell’eroe di guerra e dei suoi sogni infranti.