Il Financial Times volta le spalle a Mario Monti. Il governo italiano, accusa il quotidiano della City, non sembra in grado di far fronte ai “crescenti” problemi dell’Italia. Tra le cause, dice il giornale, “un governo litigioso, una burocrazia inestirpabile e un primo ministro concentrato sull’arena internazionale” piuttosto che sul fronte interno. Punto di partenza dell’analisi di Guy Dinmore lo scontro, ieri, all’interno del governo tra il ministro dell’industria Passera e i suoi colleghi di governo sul pacchetto di misure per lo sviluppo. Il quotidiano cita un funzionario governativo che, sotto anonimato, palesa i suoi timori: “ho paura che si stia entrando nella fase tre della vita dell’esecutivo, quella delle recriminazioni, dopo un iniziale luna di miele e il successivo ritorno alla vita vera”.
L’Ft cita anche un “consulente” del governo. L’Italia, dice questi, “à nelle mani di burocrati che combattono il cambiamento e di un primo ministro che non si decide a fare i passi decisivi”. Il risultato è “un’occasione persa” di fare le “riforme” che sarebbero state necessarie dopo la fine del governo Berlusconi”. Del resto, conclude l’Ft, anche “il destino” sembra giocare contro l’Italia e il quotidiano della city menziona il terremoto che ha colpito l’Emilia.
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