Istituzioni

II.PP.A.B. SICILIANE – La Dignita’ dell’Ars passa anche dal Rispetto per i Deboli

Ieri è stata una giornata campale e di allarme per le II.PP.A.B. siciliane. Il tanto atteso emendamento alla legge di stabilità regionale è stato soppresso e i sei milioni e mezzo che avrebbero consentito di corrispondere qualche mensilità ai dipendenti sono spariti.

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Le II.PP.A.B. ( Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza) hanno l’esclusivo , delicato ed impegnativo incarico di assistere tutti i bisognosi della Sicilia,  anziani ,  orfani, disabili etc.

Hanno cioè per legge l’obbligo di occuparsi e preoccuparsi della parte più debole della popolazione.

Eppure a partire dal governo Lombardo queste Istituzioni, hanno visto lentamente ma progressivamente, ridurre i contributi che le leggi regionali prevedevano, fino a scomparire completamente nel 2015.

Oggi tutte le IIPPAB sono in debito con i propri dipendenti ai quali debbono, in certi casi, più di 80 mensilità.

Ma nonostante questo, nonostante le evidenti difficoltà, le umiliazioni subite, i dipendenti , ancora continuano ad assistere gli ospiti del loro istituti, coscienti che non possono abbandonare chi è più in difficoltà di loro.

La stessa sensibilità non può certo riconoscersi al Governo Crocetta che ha ignorato queste istituzioni completamente, fino a cancellarle dalle leggi finanziarie.

Per complicare la vita alle stesse IIPPAB,inoltre, ha inviato a dirigere il settore che le controlla, dei funzionari assolutamente inadeguati.

In questi ultimi due anni, dalla mente contorta di questi funzionari , sono state partorite circolari nelle quali si davano istruzioni su come fare i bilanci di previsione senza soldi e su come fare quadrare i bilanci consuntivi solo con i debiti.

Si intimava di non assumere personale trimestrale nemmeno dove, per quiescenza, o per forza maggiore, il personale si era fisiologicamente ridotto del 70% .

Praticamente  queste circolari avrebbero dovuto portare all’eutanasia delle stesse IIPPAB.

I bilanci venivano sistematicamente bocciati perchè prima si cercavano chiarimenti incomprensibili e dopo si emetteva il decreto di bocciatura con la frase “ i chiarimenti forniti non sono sufficienti”.

Non ci siamo meravigliati più di tanto per il comportamento del parolaio Crocetta che a, modo suo, dice di lottare contro gli sperperi, ma ci meravigliamo del comportamento dell’Assemblea Regionale e del suo Presidente che, pur detenendo in esclusiva il potere legislativo, invece di porre rimedio con propri atti , alla dimostrata inefficienza dell’azione di un governo imbelle e saltellino, lo insegue nelle sue demagogiche azioni quotidiane.

Mi meraviglio della grande stampa e delle TV regionali e locali, che raramente ed in maniera superficiale hanno speso parole per questo gravissimo problema.

Mi meraviglio pure del silenzio del Sindaci a cui compete l’onere e l’onore di assistere la parte più debole della popolazione. I loro silenzi, spesso, equivalgono a condanne a morte per gli assistiti.

Senza togliere niente a nessuno, si sparla, straparla e si sprecano carta ed ore di trasmissioni sulle aziende partecipate a capitale pubblico ,generate dalla mente contorta di alcuni politici, di altre aziende private che , pur essendo importanti per i dipendenti,  non hanno alcuna ripercussione di civiltà sul territorio, e il loro sciopero non danneggia nessuno ,mentre non si parla delle II.PP.A.B.

Di queste ultime non si parla, perché i loro dipendenti non scioperano, coscienti di non poter scioperare,essendo intellettualmente onesti , al contrario di chi li dovrebbe tutelare.

Le II.PP.A.B. siciliane hanno più di 2000 dipendenti compresi i precari, assistono migliaia di persone che altrimenti sarebbero condannate alla più triste e squallida solitudine, ma  in questa Sicilia, poggiata forzatamente sul risparmio voluto dai massmedia nazionali , supporto di un governo accentratore, questi dati non contano.

Quello che  conta è il clientelismo della varie tabelle H e lo sbraitare isterico davanti alle telecamere per sostenere che “stiamo tagliando”.

Ricordo al Presidente dell’ARS che il nostro Parlamento non deve essere vantato perché ha 700 anni di storia ed è il più antico d’Europa e forse del mondo, ma dovrebbe essere osannato come artefice di leggi che sostengano e promuovano la dignità dell’uomo nella sua divinità. E’ un Parlamento autonomo e  quindi in grado di legiferare. In virtù di questa prerogativa,  grande Presidente Ardizzone, dimostri la sua autonomia , faccia vedere ai Siciliani che questa ARS, da Lei presieduta, è in grado di sganciarsi da questo percorso fallimentare nel quale ci ha incastrati il Presidente Crocetta, e che riesce a partorire una legge che rimetta in carreggiata le II.PP.AB., dando  sicurezza di sopravvivenza con dignità ai più deboli.

Smettiamola di fare lo scarica barile, rimettiamo le cose in ordine: il governo sia la parte esecutiva e il Parlamento l’organo che propone ed approva le leggi cui lo stesso Governo si deve adeguare.

Presidente Ardizzone restituisca all’ARS la dignità che i 700 anni di storia le attribuiscono e riconquisti per i novanta rappresentanti di questo martoriato popolo, il ruolo di uomini liberi che operano soltanto nell’interesse della collettività e non di una inefficiente casta politica.

La soddisfazione per un uomo potente è anche  ricevere il riconoscente e, spesso ingenuo, sorriso di un debole.

di Nino lo Iacono

Redazione Scomunicando.it

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