Il Castello di Sinagra riapre finalmente i suoi spazi al pubblico, segnando un importante passo avanti nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale del paese. Questo evento rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di recupero della memoria collettiva e di riqualificazione degli spazi pubblici.
Grazie a complessi e articolati lavori di ristrutturazione, che hanno consolidato la struttura e riportato alla luce la brillantezza della pietra naturale, l’antica costruzione si presenta oggi in tutta la sua austera bellezza. Gli interventi hanno reso fruibili anche gli interni del castello, restituendo dignità a una storica finestrella in pietra all’interno del torrione e recuperando spazi che saranno dedicati a progetti di democrazia partecipativa. Inoltre, sono state realizzate due ampie sale che ospiteranno non solo la pinacoteca comunale.
Infatti il castello, con i suoi spazi esterni, è destinato a diventare un accogliente contenitore culturale accessibile a tutti. In passato, aveva ospitato le famiglie nobili dei Lancia, dei Ventimiglia, degli Ioppolo e altre, ma dopo un lungo periodo di chiusura, oggi si presenta rinnovato, diventando un simbolo di “rinascimento” culturale.
Il sindaco di Sinagra, Nino Musca, ha sottolineato l’importanza di questo progetto durante la cerimonia di inaugurazione, ricordando il complesso iter progettuale e il finanziamento ottenuto dall’amministrazione precedente guidata da Enza Maccora. Il primo cittadino ha lodato il lavoro svolto dall’impresa Fox di Gioiosa Marea, dai tecnici dell’ufficio tecnico comunale e dall’architetto Antonello Pettignano della Soprintendenza di Messina, che ha seguito passo passo i lavori di restauro e quello del Direttore dei lavori, l’architetto Sebastiano Liuzzo.
Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato, oltre al sindaco Musca, anche l’assessore alla cultura Marzia Mancuso, il vice sindaco Guglielmo La Cava, il presidente del consiglio Michele Orifici, l’assessore Simone Bonfiglio, i consiglieri Angela Faranda e Leo Agnello, mentre padre Pietro Pizzuto, che ha benedetto i locali.
Per l’inaugurazione, sono state esposte le opere dell’artista Antonio Morello, accompagnate dalle esibizioni della compagnia delle Torri di Santa Lucia del Mela e degli artisti di strada, tra cui il circense Marco Privitera del Circo Ramingo.
La scelta di Morello non è stata fatta a caso, ha detto Massimo Scaffidi, infatti l’artista è un industrial designer, progettista e art director, dalla grafica moderna e essenziale e il suo intervento vuole sottolineare come questo nuovo spazio multidisciplinare diventi luogo di incontro e scambio, di arte e cultura.
«È un luogo dove incontrarsi, sperimentare, vivere, in continua evoluzione» ha sottolineato l’assessore alla cultura Marzia Mancuso. La filosofia alla base del progetto è mettere al centro le persone, le loro arti e i loro progetti da condividere. Il castello diventerà una pinacoteca comunale, ma anche un connettore di esperienze, uno spazio di esplorazione e crescita dove dialogare sul futuro del paese e sul suo sviluppo. Mancuso ha evidenziato come la riapertura del castello rappresenti anche una riappropriazione da parte dei cittadini di un luogo storicamente poco accessibile, riservato ai nobili locali.
Il sindaco Musca ha dichiarato che il castello e i suoi nuovi spazi intendono rappresentare Sinagra come una città proiettata verso la contemporaneità. Il progetto è concepito per far convivere “Rinascimento e Contemporaneità”, creando un percorso unico nel suo genere.
Il Castello, noto anche come “Torre dell’Orologio”, è un simbolo della città, che così rinnovato rappresenta per la comunità di Sinagra un evento che unisce l’anima popolare e quella culturale del luogo, richiamando l’epoca storica del Rinascimento, caratterizzata da una straordinaria fioritura artistica e letteraria e da un pensiero più libero.
Ora, spetta alla comunità sviluppare questo tema attraverso progetti, eventi e reti che riflettano l’arte del XXI secolo. La nuova pinacoteca sosterrà questa visione, accogliendo eventi futuri che accompagneranno la crescita e lo sviluppo della città.
Le opere di Antonio Morello saranno esposte fino a fine agosto nella sala al piano terra di Palazzo Salleo, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale del paese.