A vederla in questa foto di poco più di un anno fa non sembrerebbe nemmeno che la dolce Federica di Rocca di Capri Leone sia affetta da SMARD 1, atrofia muscolo-spinale con distress respiratorio, la mancanza di una proteina non permette il rigenerarsi delle cellule addette al collegamento nervo-muscolo, paralizzando in primis l’emidiaframma e poi avendo una progressione che parte dagli arti distali (mani e piedi), per interessare via via tutto il corpo.
Nonostante la malattia, Federica e’ stata sempre molto forte, la bimba si muoveva con un deambulatorio o con un girello riadattato fino a quel triste giorno del 28 novembre 2011, in cui a causa della mancanza dei mezzi giusti quali la macchina della tosse o di un banale aspiratore Federica ha avuto un arresto respiratorio durante la deglutizione di un pasto, arresto seguito da altri diversi arresti cardiaci e il conseguente coma per qualche giorno.
“Duri mesi da affrontare, vivere in una rianimazione non è facile, la piccola – racconta la mamma – i primi giorni aveva perso la voglia di vivere e lottare ma grazie alla nostra presenza e’ tornata in lei quella forza che la contraddistingue. Prima Federica faceva tante cose che adesso non riesce più a fare, come tenere la testa eretta, ne respirare da sola o deglutire. Da allora tante cose sono cambiate, Federica adesso vive grazie all’aiuto di un respiratore ,della macchina della tosse o di un aspiratore che avremmo potuto avere, se chi seguiva mia figlia ci avesse preparato nel modo giusto”.
Mi piacerebbe pensare di poter conoscere, oggi, la Federica di un anno fa, quella bimba che a vederla nessuno avrebbe immaginato che potesse essere affetta da una rara malattia neurodegenerativa. Questo, con molta probabilità, potrebbe accadere se la bambina riuscisse ad accedere alle cure sperimentali del metodo Stamina.
E non è un’utopia, poiché altri pazienti i quali hanno già iniziato le prime infusioni con cellule staminali, hanno ottenuto enormi progressi, e i servizi del programma le Iene lo hanno ampiamente dimostrato.
Il 15 Maggio molte famiglie provenienti da tutta Italia, infatti, si sono radunate in piazza Montecitorio insieme ai comitati di sostegno per chiedere l’autorizzazione del metodo Stamina sostenuto dal Prof. Davide Vannoni e dalla Stamina Foundation , tra i tanti anche Davide Calà padre della piccola Federica. L’emendamento sul metodo Stamina è stato approvato, ma si legge che “il Ministero della Salute avvalendosi dell’Aifa , promuove lo svolgimento di una sperimentazione clinica, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, condotta anche in deroga alla normativa vigente”, ma “a condizione che i medicinali, per quanto attiene la sicurezza del paziente, siano preparati in conformità alle linee guida del regolamento europeo 1394 del 2007”.
Se in un primo momento le famiglie si erano dette soddisfatte, dopo un consulto con il Prof. Vannoni si sono dette preoccupate, poiché secondo Vannoni, con il testo portato in commissione Affari Sociali, “si vuole riportare tutta la sperimentazione sotto il controllo dell’Agenzia del farmaco“. “Ma così – continua- non potremmo più applicare la nostra metodica. Se la sperimentazione verrà fatta nei laboratori farmaceutici i risultati non sarebbero gli stessi, poiche’ il metodo Stamina non potrebbe ottenere gli stessi risultati in un laboratorio farmaceutico (modalità GMP) dato che i metodi di coltura utilizzati dal protocollo non sono GMP e modificarli per adeguarli ad una produzione farmaceutica creerebbe un prodotto cellulare differente che non sarebbe applicabile sull’uomo. Inoltre, la composizione dei terreni di coltura varia ogni due giorni in base all’andamento cellulare tipico di ogni linea cellulare del paziente, ciò non è compatibile con i protocolli rigidi dei laboratori GMP”.
Vannoni ha , inoltre, aggiunto che sono 18 mila in totale i malati da cui è stato contattato e che richiedono di accedere al protocollo Stamina.
Lunedi 20 la Camera con voto quasi unanime, 504 sì, 4 astenuti e un solo contrario, su 509 presenti ha dato il via libera in seconda lettura al disegno di legge di conversione del decreto Balduzzi che reca disposizioni urgenti in materia sanitaria. Tutti i gruppi parlamentari si sono detti d’accordo nel sottoporre il metodo Stamina a sperimentazione, articolo 2, seppur in deroga alla normativa vigente.
Il decreto martedi’ 21 è approdato a Palazzo Madama dove è iniziata la discussione prima dell’approvazione definitiva che dovrà avvenire entro il prossimo 25 maggio.
Le famiglie, attendono ansiose la conversione del decreto e l’applicazione dello stesso con la speranza che la rigidità dei controlli non rallenti l’accesso alle cure.
Alfonsa Conti Nibali
Nota di redazione.
Pubblichiamo le foto della bimba su autorizzazione dei genitori, ai quali siamo vicini, consapevoli del loro coraggio e della loro volontà di aiutare a dare una qualità della vita eccellente alla loro figlia. Le foto mostrano Fede a distanza di un anno.
E’ una bimba meravigliosa!!