Cultura
“Il Murgo Gioiosano” – I vincitori del concorso… che deve andare avanti!
“Dunque, dove eravamo rimasti?”.
Pensando alla seconda edizione del Premio Letterario “Il Murgo Gioiosano” mi è venuta subito in mente questa celebre domanda con cui il grande Enzo Tortora ritornava, nel febbraio del 1987, sui teleschermi italiani dopo le note e tristi vicende giudiziarie che lo avevano visto, suo malgrado, protagonista: qualche anno prima, con l’accusa di affiliazione alla camorra, era stato portato via dopo una puntata del suo “Portobello” e il suo “Portobello” aveva ripreso con quel “Dunque, dove eravamo rimasti?”, tuttora storia della televisione italiana.
“Dunque, dove eravamo rimasti?” a Gioiosa Marea, esattamente un anno fa, stesso Cine -Teatro “Franco Borà”gremito quando a vincere, per la sezione Poesia, fu lei, una persona speciale, la professoressa Linda Truglio, con un’opera dal titolo purtroppo profetico“Non morire”.
Tanti di noi rimasero colpiti da quei versi, giunti alla giuria proprio a ridosso della ricorrenza dei defunti. Ma si sa, il destino è beffardo e ineluttabile e, proprio perché tale, non ci si può opporre ad esso.
E, come un fulmine a ciel sereno, il 24 febbraio scorso tanti di noi si sono sentiti dare un annuncio di cui volentieri ne avrebbero fatto a meno: Linda non c’era più, portata via da questa terra improvvisamente a poco più di 50 anni.
Ed è con un doveroso omaggio a Linda che si è aperta la seconda edizione del Premio Letterario “Il Murgo Gioiosano”, in un Cine-Teatro più che stracolmo. Un premio fortemente voluto dall’Associazione Culturale H2Donne in Circolo che (dopo la geniale idea di Giuliana Scaffidi di valorizzare questo simbolo di Gioiosa Marea sotto l’aspetto enogastronomico, con il piatto del Murgo, il vino del Murgo, il dolce del Murgo, il pane del Murgo), ha pensato di istituire un Premio Letterario.
Una mossa vincente.
Che ha portato, per questa seconda edizione, a prevedere una terza sezione, quella della Poesia in Dialetto e far pervenire alla segreteria del premio, alla data di chiusura del bando, oltre cinquanta opere fra le tre sezioni, appunto Poesia, Poesia in Dialetto e Narrativa.
Opere che, seguendo lo stesso meccanismo dell’anno scorso, sono state affidate alla lettura di una Commissione (composta dal Professor Nino Ceraolo, dal Dottor Maurizio Adamo, dalla Consulta Giovanile di Gioiosa Marea e dal Dottor Orazio Costa, per anni capo della redazione di Rtp, televisione locale del Gruppo della “Gazzetta del Sud”) la quale ha fatto pervenire alla Giuria di Qualità (non è mai carino parlare di se stessi, però a volte non si può farne a meno, dunque diciamolo: quest’anno composta per il secondo anno consecutivo dal sottoscritto, che l’ha presieduta; dal collega di Antenna del Mediterraneo nonché corrispondente del “Giornale di Sicilia” Sergio Granata; dall’artista e designer campana, da un decennio trapiantata a Lipari, Loredana Salzano; dal collega Farid Adily, giornalista libico, esperto di Medio Oriente, collaboratore de “Il Corriere della Sera” e di Radio Popolare Network; dal Professor Giuseppe Travagliante, docente presso l’Università di Tunisi, laureato in Lettere all’Università di Messina e in Filosofia all’Università di Heidelberg e che da quarant’anni si dedica quasi esclusivamente a studi teologici) dieci testi (quattro opere di narrativa e sei poesie, di cui tre in dialetto) e da Valerio Barghini ( così risulta esser scritto nei manifesti pubblicitari) Presidente della Giuria e giornalista de “il Giornale”, collaboratore di “Quotidiano di Sicilia. I finalisti di quest’anno sono stati:
a) Sezione Narrativa: “Io le altre” di Cristina Nicolosi; “La Neve e il Mare” di Nino Casamento; “Senza neanche pensarci” di Patrizia Sardisco; “Il libro nero” di Nina Giardinieri;
b) Sezione Poesia: “21 luglio 2013” di Antonio Guzzardi; “Improbabili accordi” di Nicasio Riggio; “Solo un’ombra” di Elia Scionti;
c) Sezione Poesia in Dialetto: “Ebrei” di Francesco Billeci; “La me cuscenza” di Nicasio Riggio;“Cantu di l’emigratu” di Giulia Corsino.
Tutte opere, a parere unanime della giuria, di elevato livello, regalate al numeroso pubblico dell’Auditorium “Franco Borà”alternandosi alla magistrale lettura da Giuseppe Spignola (speaker radiofonico e conduttore di programmi di successo su Radio Italia Anni Sessanta), Maria Marino (messinese e diplomata alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra), Patrizia Ferraro (attrice di teatro), Maria Ignazzitto (attrice e caratterista d’avanguardia) e Pippo Accordino (attore teatrale).
E con l’accompagnamento musicale del giovane Gabriele Scirocco (16 anni), da tre allievo (anche se suona il pianoforte da otto, iniziando con il maestro Giuseppe Sidoti) della Civica Scuola di Musica di Piraino, convenzionata con il Conservatorio“Vincenzo Bellini” di Palermo.
Preziosa la collaborazione di Sergio Vaccaro e della moglie Bea che hanno curato il service –Martin service.
Quest’anno, poi, una vera ciliegina sulla torta.
Avete presente quello showman, cabarettista, che ci regala strepitosi sketch su Antenna Sicilia durante la trasmissione “Insieme”,il talk (condotto dal bravissimo Salvo La Rosa) più longevo, subito dopo il“Maurizio Costanzo Show”, della televisione italiana?
Qualche anno fa c’era un programma Rai, condotto da Luisa Corna, che si intitolava “Sì sì, è proprio lui”. Bene, sì sì è proprio lui: Enrico Guarneri-Litterio Scalisi a Gioiosa Marea.
Per la prima volta ospite di un premio letterario.
Una divertentissima performance di mezz’ora del grande Enrico che ha spaziato (alla sua maniera, unica) dall’esperienza di Litterio al pronto soccorso di Catania, all’esilarante racconto della sua nascita (seguita rigorosamente dal veterinario perché nel suo paese ci sono 128 cristiani, 3.000 pecore e 500 vacche).
Dopo la graditissima parentesi di Litterio (che a Gioiosa ha fatto veramente un enorme regalo, avendo ritagliato uno spazio ad hoc poiché impegnato in teatro al Vittorio Emanuele a Messina), si è tornati alla lettura e alla successiva designazione del vincitori:
“Ebrei”di Francesco Billeci per la sezione Poesia in Dialetto (premiato da Turi Amato delle Cantine Amato, uno degli sponsor della manifestazione);
“Il Libro Nero”di Nina Giardinieri per la sezione Narrativa;
“Improbabili Accordi” di Nicasio Riggio per la sezione Poesia (la prima riletta dopo la premiazione dall’autore; le due successive rilette da Cono Messina, professore di matematica oggi in pensione e attore e regista teatrale, nonché scrittore di commedie dialettali siciliane).
La giuria, si diceva, è stata abbastanza in imbarazzo nell’operare la scelta, stante l’elevato livello delle opere giunte in finale.
Segno, anche in relazione all’alto numero di opere e autori che hanno chiesto di partecipare al concorso, che la Cultura è qualcosa che le persone comuni sentono ancora viva e di cui percepiscono ancora il bisogno.
Certo, qualche dettaglio da sistemare c’è sicuramente.
Ma tutto è perfettibile quando si tratta di Cultura. Arrivederci, dunque, alla terza edizione del Premio Letterario “Il Murgo Gioiosano”.
Si terrà di sicuro, eccome.
A dispetto di chi, trincerandosi dietro il paravento del “non ci sono soldi”, ritiene di voler lasciare fuori dalla porta la Cultura (e, di conseguenza, il turismo “fuori stagione” che con una maggiore lungimiranza e attenzione sarebbe sicuramente maggiormente presente) a Gioiosa Marea.