In evidenza

IL NEMICO INVISIBILE – Il successo delle formazioni dei partiti politici antisistema in Turingia e Sassonia non può essere ignorato

L’11 settembre 2024, la Terrazza del Lido di Naxos ha ospitato un incontro di grande rilievo con la presentazione del libro di Tonino Arena, “Finis Europae?…”

Durante l’evento, Francesco Rovella, noto per il suo impegno intellettuale e culturale, ha offerto un contributo stimolante e critico, illuminando le dinamiche che stanno plasmando la politica europea e sollevando interrogativi inquietanti su scenari che potrebbero riflettersi anche in Italia.

LA VISIBILITÀ DELLE FORZE ANTISISTEMA

Francesco Rovella, figura di spicco nella storia culturale e politica di Catania, oggi attento osservatore delle dinamiche politiche europee, ha sottolineato il crescente successo delle formazioni politiche antisistema in regioni come la Turingia e la Sassonia. Secondo Rovella, l’affermazione di partiti come AfD (Alternativa per la Germania) e BSW (Blocchi Sociali di Sinistra) non può essere ignorata. Questi partiti hanno ottenuto risultati sorprendenti nonostante le loro posizioni controverse su temi come l’immigrazione, la crisi economica derivata dal conflitto in Ucraina e le politiche di transizione ecologica.

Rovella chiamato a intervenire dal moderatore, il giornalista Massimo Scaffidi,  ha osservato che, nonostante il successo elettorale di questi gruppi, il loro accesso alle stanze del potere rimane limitato. Questa situazione è sintomatica di un più ampio problema: le forze antisistema sono spesso escluse dal dibattito politico mainstream a causa della prevalenza di una narrazione mediatica dominata da lobby e gruppi di interesse.

IL CONTROLLO MEDIATICO E LE LOBBY DI POTERE

Il saggista etneo ha criticato duramente il sistema mediatico tedesco, che definisce come un colosso finanziato dai contribuenti ma effettivamente sotto il controllo di lobby influenti. Il servizio pubblico radiotelevisivo tedesco, è gestito da una struttura che, secondo Rovella, ha il potere di escludere le voci critiche e di censurare le posizioni considerate non conformi ai suoi standard ideologici.

Rovella ha precisato che in Germania dal dopoguerra non è consentito un servizio pubblico e il tutto viene gestito da gruppi privati che però hanno diritto al canone mensile da ogni nucleo familiare.  “Mi sembra esplicativo evidenziare che il budget di questo colosso finanziario è di dieci miliardi e la quantità di emittenti televisive, radiofoniche, canali Instagram è enorme. Questo dato fa capire la potenza del sistema mediatico mainstream”.

Le critiche di Rovella si estendono anche alle fondazioni e alle associazioni civiche che ricevono finanziamenti pubblici.

Secondo la sua analisi, queste istituzioni spesso promuovono agende politiche specifiche, specialmente sui temi di gender e sostenibilità, mentre i partiti conservatori o antisistema vengono relegati ai margini del dibattito pubblico.

LA DEMOCRAZIA SOTTO ATTACCO

Rovella ha espresso preoccupazione per quello che considera uno scempio della democrazia, con modelli ideologici imposti e una forte influenza delle lobby sul processo elettorale. L’interrogativo centrale è se, con una visibilità equa e una possibilità di espressione libera, i partiti antisistema avrebbero ottenuto risultati differenti e non ha mancato di chiedersi se simili influenze lobbistiche siano limitate alla Germania o se rappresentino un problema diffuso in tutta l’Europa e nel mondo occidentale.

E di Lobbye ha anche parlato in conclusione anche l’Autore del libro presentato.

INQUIETANTI RIFLESSIONI PER L’ITALIA

L’analisi di Rovella, pur concentrandosi sulla Germania, ha risvolti significativi per l’Italia. L’osservazione di come le lobby influenzano il dibattito pubblico e le politiche in Europa offre spunti per comprendere meglio le dinamiche che caratterizzano anche il panorama politico italiano. Le riflessioni sollevate durante l’incontro di Giardini Naxos invitano a una riflessione più ampia su come i partiti antisistema possono emergere e sfidare il predominio delle narrazioni dominanti.

PROSSIMI EVENTI

Il libro di Tonino Arena, che analizza il declino dell’Europa attraverso le sue trasformazioni e crisi, sarà presto presentato anche a Catania, e dovrebbe essere proprio Francesco Rovella a curatore dell’evento.

In definitiva l’incontro di Giardini Naxos – è stato come ascoltare una trattazione di controstoria – quella europea e quella internazionale connessa con le dinamiche europee – e respirare aria di controinformazione non appiattita sulle narrazioni politiche e mediatiche che mirano a nascondere le vere cause della profonda crisi che attraversa i popoli e le istituzioni europee.

LE ACCUSE AL PRESIDENTE

Tra le righe dell’incontro letterario possiamo evidenziare che qui, senza remore, è stato posto sotto accusa anche il presidente Sergio Mattarella per certe sue entrate a gamba tesa sulle politiche ed i ruoli dell’Italia nel contesto europeo.

L’evento di Giardini Naxos ha visto anche la partecipazione, da padrona di casa, Fulvia Toscano e di Daniele Tranchita (docente di storia contemporanea presso l’Università di Messina) che ha parlato del saggio dipanando e condividendone le tesi che, dalle speranze europee iniziali, si sono man mano declinate in un progressivo appiattimento sugli interessi di potenze occidentali extra europee.

Discutere intorno a “Finis Europae?…” ha rappresentato un’importante occasione per riflettere su questioni cruciali riguardanti la democrazia, il controllo mediatico e le forze antisistema, fornendo una panoramica critica su un futuro sempre più incerto per l’Europa e oltre.

 

Francesco Rovella, per molti semplicemente Checco è un personaggio che ha attraversato da protagonista tutta la storia catanese, e non solo, a partire dagli anni settanta, dalle contestazioni politiche più dure e pericolose alla stagione d’oro della Primavera catanese, quando la città era amministrata dalla sinistra laica di Enzo Bianco e la provincia dalla destra storica di Nello Musumeci. Lui oggi, uomo attento e sempre curioso, è protagonista dei “moti” d’arte importanti che vive Catania, ospitando e curando nella sua galleria l’arte contemporanea, grandi mostre di livello internazionale.

Da leggere il recente libro che Rovella ha pubblicato, che appassiona chi ne ha memoria: “Più forte del fuoco. Diario extraparlamentare nella Catania degli anni Settanta.”

Francesco Rovella …  vive Catania ed è attraverso Carta Bianca, la sua galleria, aperta da ventisei anni, che propone importanti mostre di arte contemporanea.

Da leggere

 

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

PARALLELO SUD – Il testo di Mariangela Gallo e Dominga Rando inserito nel progetto di lettura dell’Antonello di Messina

“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)

19 ore ago

KOJI CRISA’ – A Patti la sua mostra di ceramiche visitabile sino a venerdì

Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…

19 ore ago

FICARRA 4.ZERO – Aria di Natale: i Commercianti promuovono gli acquisti che valorizzano il territorio

A Ficarra si respira un’aria di Natale speciale, fatta di tradizioni, sapori e solidarietà verso…

19 ore ago

MESSINA AD ATREJU – Presente!

La delegazione messinese e nebroidea di Fratelli d’Italia ad Atreju,: “Un'occasione unica per la crescita…

20 ore ago

PD MESSINESE – Domenico Siracusano: “Serve una pacificazione vera e unitaria”

Domenico Siracusano, esponente del Partito Democratico, è intervenuto con una dichiarazione sulle recenti vicende legate…

21 ore ago

GIOIOSA MAREA – Sotto l’Albero la polizia municipale trova l’auto nuova

Consegnata l’auto in dotazione alla Polizia Municipale e acquistata nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure”. (altro…)

21 ore ago