Cronaca

IL NUOVO PONTILE DI GIAMMORO – 40 posti di lavoro per gli operai edili nei prossimi due anni. Ma la struttura apre altre prospettive sul territorio

Un’opera attesa da vent’anni ma che rimane d’estrema attualità e della quale si è sempre avvertita l’esigenza.

Quando il pontile di Giammoro, pronto tra due anni, sarà funzionante sarà utile per tutta l’area tirrenica compresa tra Messina e Milazzo.

Snellirà – per fare un esempio – il traffico pesante su Milazzo, ed il suo porto potrà davvero essere utilizzato a fini turistici e croceristici, ma darà respiro ad un vasto indotto anche sotto il profilo ambientale.

“La gestazione tecnica e amministrativa è stata complessa, ma sono orgoglioso finalmente di dare l’avvio ad un’opera di circa 25 milioni di euro, fortemente voluta e da lungo tempo attesa, che porterà certamente grandi benefici economici, occupazionali e di sviluppo a tutto il compendio territoriale”, ha detto durante la  manifestazione di consegna dei lavori alla ditta Ricciardello di Brolo, c’era presente Irene Ricciardello, l’amministratrice dlela società, il commissario dell’Autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone.

La realizzazione del nuovo pontile di Giammoro, programmata nell’ambito del sistema di investimenti ed incentivazioni finanziarie comunitarie, nel Por Sicilia, fino al 1999 e, successivamente, in Agenda 2000, costituisce la concretizzazione di un intervento strategico volto a raggiungere l’obiettivo di creare un’infrastruttura portuale a servizio dell’area industriale locale.

L’opera, compreso per la quale è previsto un raccordo viario e ferroviario tra il nuovo pontile e le infrastrutture esistenti, è stata seguita dal Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia – Calabria, Ufficio 4°, Opere Marittime Sicilia.

In questa fase è stato determinante il lavoro e l’impegno del provveditore Donato Carleo.

Le opere inerenti la costruzione del nuovo pontile industriale in località Giammoro consistono, si legge nelle relazioni progettuali,  brevemente in:

Demolizione e rifacimento del cavalcavia esistente, che sarà costituito da n.2 campate della lunghezza di circa 21.00 m cadauna, poggiato lato terra su una spalla in c.a., al centro e lato mare su pile in c.a.. Gli impalcati, di larghezza complessiva pari a 13 m, saranno realizzati con n.10 travi in c.a.p a doppio T aventi altezza h=110 cm. La spalla e le pile saranno fondati su piastra in c.a. di altezza h=200 cm. Sul lato est dell’impalcato si prevede la predisposizione per la futura sede ferroviaria (da realizzare con successivo appalto) avente ingombro netto di 4.30 m. Sul lato Ovest sarà invece realizzata la carreggiata stradale per una larghezza netta di 7.00 m.

Realizzazione del pontile di raccordo a partire dal cavalcavia di Strada Industriale fino alla batimetrica -9.00 m sotto il l.m.m., per uno sviluppo di 248.60 m. Il pontile di raccordo, avente larghezza pari a 13.00 m e fondato su pali φ 1500 ad interasse di 9.00 m, sarà costituito da n.4 corpi giuntati di cui il primo corpo lato terra ha lunghezza di 47.00 m, mentre i rimanenti tre corpi avranno lunghezza di 67.20 m. Come per il tratto precedente, sul lato est del pontile si prevede la predisposizione della sede ferroviaria (da realizzare con successivo appalto) mentre il lato Ovest sarà percorribile dagli automezzi per il carico-scarico merci per mezzo di una carreggiata stradale di larghezza netta di 7.00 m;

Realizzazione della piattaforma di attracco per uno sviluppo di 183.37 m e larghezza di 32.00 m, anch’essa a giorno, dalla batimetrica -9.00 m alla batimetrica -25.00 m sotto il l.m.m.. La piattaforma sarà fondata su pali disposti in 4 file ed aventi diametro φ 1500, nel tratto lato terra, e φ 1800, nella zona centrale e nel tratto lato mare. Sulla piattaforma di attracco saranno alloggiate n.9 bitte per ogni lato di accosto del tiro nominale di 150 t e n. 8 parabordi per ciascun lato di accosto. La piattaforma sarà suddivisa in 4 corpi strutturali adeguatamente giuntati. Lungo i due lati di accosto saranno realizzati, con successivo appalto, i binari per la movimentazione delle gru e, nella zona centrale n.2 binari ferroviari;

Realizzazione del tratto terminale, denominato pontile di ancoraggio, dello sviluppo di 30.00 m, sul quale troveranno collocazione le bitte di ancoraggio, sarà fondato su pali aventi diametro φ 1500 e si estenderà su fondali variabili da -25.00 m alla -27.00 m. sotto il l.m.m. Su tale tratto saranno collocate n.2 bitte per ogni lato di accosto del tiro nominale di 100 t.

Il pontile, attraverso il nuovo cavalcavia su Strada Industriale, sarà raccordato a terra con la viabilità esistente tramite un rilevato avente altezza variabile da 5.50 m a 3.00 m. Tale viabilità di raccordo avrà una lunghezza di circa 250 m e sarà costituita da un’unica carreggiata (a due corsie, una per senso di marcia) della larghezza totale di 6.00 m. Nello spazio compreso tra la radice del collegamento a terra e il rilevato verrà realizzato un piazzale per il parcheggio di automezzi della superficie di circa 6.300 metri quadri.

«Salutiamo con soddisfazione la consegna dei lavori del Pontile di Giammoro, un’opera strategica per tutto il territorio messinese e sull’importanza della quale la Cisl e le sue Federazioni dell’Industria hanno sempre posto l’accento negli ultimi anni chiedendo un’accelerata nell’iter per la sua realizzazione».

È il commento del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, del segretario provinciale della Ust Cisl, Nino Alibrandi, e del segretario provinciale della Filca Cisl, Pippo Famiano.

«I lavori – continuano – per la realizzazione del Pontile, nei prossimi 24 mesi, daranno lavoro a circa 40 operai edili e in futuro potrà garantire una spinta in più a tutta la realtà industriale che si affaccia in quella zona che negli anni ha dato dimostrazione di potenzialità produttiva soffrendo nei momenti di crisi del mercato e del settore della siderurgia un deficit infrastrutturale».

«Il Pontile – aggiungono Genovese, Alibrandi e Famiano – insieme al potenziamento dei collegamenti ferroviari, può essere una condizione essenziale per consentire alle aziende che hanno qui la loro fase produttiva di abbassare i costi ed essere più competitivi sul mercato, acquisendo commesse e portando nuovo lavoro».

Irene Ricciardello, ad apertura dei lavori di consegna del lavoro ha detto che siamo “Orgogliosi di essere esecutori di importanti opere nella nostra terra…”

fonte http://www.tempostretto.it/

Redazione Scomunicando.it

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