www.gioiosani.it conferma la sua vena goliardia e firma un pesce d’aprile storico.
Ritrovate a Gioiosa Guardia le spoglie del leggendario re Agatirso. Una scoperta destinata a cambiare la storia. Ma è un pesce d’aprile.
La notizia, lanciata da qualche giorno, è stata battuta da molti siti e testate di informazione, prima di essere tempestivamente svelata questa mattina, primo aprile, dal sito www.gioiosani.it che l’ha architettata.
Questo il tenore della notizia: “Conterrebbe le spoglie mortali del Re Agatirso la tomba rinvenuta qualche giorno fa presso il Monte Meliuso di Gioiosa Guardia, la vecchia Gioiosa Marea, quale abbandonata alla fine del Diciottesimo secolo.
La scoperta, se confermata, porrebbe fine ad uno degli enigmi più complessi e affascinanti dell’età pre-greca siciliana, ovvero l’individuazione della città scomparsa di Agatirno. Per secoli si è voluto ubicare la città di Agatirno (Agathyrnum, Agathirnon) in una zona compresa tra l’odierna Patti e l’odierna Sant’Agata di Militello.
L’area archeologica di Gioiosa Guardia, ai piedi del vecchio insediamenti medioevale, era già stata da molti archeologi attenzionata quale potenziale sito, specie per il suo importante insediamento del V° secolo e soprattutto perchè la gran parte degli studiosi ha sempre sostenuto che la città doveva trovarsi nell’area compresa tra la vecchia Tyndaris (Tindari) ed Aluntion (l’odierna San Marco d’Alunzio).
Se il ritrovamento fosse confermato, si dovrebbe riscrivere gran parte della storia siciliana di età pre-greca nell’area nebroidea, nonchè la presunta paternità accampata da vari paesi della zona che da decenni si contendono linee genealogiche riconducibili al re Agatirno ed alla sua città.”
Lo scoop è stato avvalorato da “prove” : “Trapelano le prime informazioni sugli scavi che qualche giorno fa avrebbero portato alla luce la tomba del re Agatirso, mitico fondatore della città scomparsa di Agatirno, presso il Monte Meliuso di Gioiosa Guardia, nel territorio della moderna Gioiosa Marea.
Il rinvenimento si dovrebbe agli scavi condotti dall’equipe di archeologi guidata dall’italo americano John Casey Gambetta, da settimane impegnata in una campagna scavi nell’area sud est di Monte di Guardia. L’area è stata nel tardo pomeriggio del 30 marzo transennata perchè da quando si è diffusa la notizia della scoperta della tomba è divenuta meta di continui e copiosi pellegrinaggi culturali.
L’equipe di Casey è composta da sette persone ed alloggia da settimane presso un noto agriturismo sulle colline prospicienti Monte Meliuso”.La trovata, che si inserisce nel lungo elenco degli scherzi organizzati team del sito dei gioiosani, conferma l’ormai leggendaria goliardia gioiosana, con un pesce d’aprile che, è proprio il caso di dirlo, farà “storia”.
( testo segnalato dalla redazione di www.gioiosani.it redatto da Roberta Fonti per www.radiodoc.it ).
Complimenti a Alessio Forzano ed alla sua band…. ma noi… non eravano entrati nella “rete” ed avevano, stando allo gioco, messo in allerta i nostri lettori con … “Un ritrovamento, un paventato sarcofago, a ridosso del primo aprile, fa sognare, sperare e sorridere“. Che voleva dire.. a buon intenditore…., quindi alla prossima e tanti saluti a John Casey Gambetta