Il senso della vita
Cultura

Il senso della vita

di Giuliana Scaffidi

Il problema fra i giovani esiste ed è serio. Molto.
La vita senza ideali e punti di riferimento complica le scelte e le difficoltà sembrano enormi.

porta1_400_x_303I modelli incombono nella vita quotidiana e sembrano prendere il sopravvento, o meglio..lo hanno già preso.
Certo, non è facile pensare che tutto si possa risolvere così, con molta superficialità perchè bisogna lavorare sul problema, sul fenomeno  e capire perché questo è così altisonante. Capire quali sono le cause e quali potrebbero essere le risoluzioni.
Una fonte di preoccupazione è l’uso eccessivo di alcool, il cui allarme  arriva congiuntamente da più branche.
Una è quella delle forze di sicurezza che denunciano costantemente un tasso alcolico altissimo in coloro che sono alla guida, rischiando giorno dopo giorno la vita.
Un bene così prezioso, può essere distrutto in pochi attimi, in un attimo, per una frivola…bambinata?
Dietro a queste manifestazioni soprattutto eccessive, si cela la quotidianità, fatta di frustrazioni, di assenze, di mancanza di valori, ripercuotendosi in maniera altamente negativa nello status quo di chi ne fa questo uso.
Un’altra branca interessata sono i medici, che denunciano crescenti interventi di pronto soccorso per coma etilico così come gli operatori sociali che ne verificano i casi  di uso ed abuso.
In particolare preoccupa l’aumento di consumo di alcool da parte di adolescenti non ancora maggiorenni.
Sono loro la categoria più a rischio, sia dal punto di vista fisiologico che psicologico.
Un’ altra grave incidenza di traumi si ha con l’uso della droga, non ultima fra queste la cocaina, che oggi è largamente diffusa non più nei ceti più alti, ma maneggia in ogni singolo habitat. Senza rendersi conto che questo provoca dei danni cerebrali sicuramente irreparabili e  crea una forma di dipendenza dalla quale non è facile liberarsi.
Malgrado le varie campagne di sensibilizzazione tale fenomeno è in forte crescita, lasciando denutrita la società di oggi.
Non posso davvero pensare che i giovani sono intellettualmente privi di pensiero e logica da non riuscire a pensare che tale uso fa male e che tutto è un’ imprudenza grave, spesso associata alla morte?
Perché non si da valore alla Vita e perché in questa non si vedono spiragli di luce che focalizzano una vita fatta di situazioni non critiche?
Più che informazione c’è un difetto di motivazione.
Il problema ben più serio e impegnativo è aiutare il giovane a trovare un motivo per non bere, per unirsi a coloro che fanno, che diventano  gruppo, per sperimentare una sensazione momentaneamente piacevole e per sentirsi parte di un rito che diventa perdizione.
Parlare di motivazioni significa parlare di ideali: sono questi che danno senso alla Vita.
Solo chi ha scoperto il valore della Vita, non ci sta a barattarla con una sbornia.
Solo chi ha un senso forte della Vita (ripetizione volontaria), ha un valido motivo per non sprecarla, per non buttarla, per non giocarla ad un brindisi a base di superalcolici.
Senza ideali le battaglie e la vita lo insegna, sono perse.
Proviamo allora a chiederci che modelli di vita offriamo ai giovani. La famiglia, la televisione, i films, i giornaletti che frequentemente leggono.
Perchè la vita è solo un gioco di emozioni piacevoli, un rincorrersi di sentimenti che non porta mai a scelte durevoli, uno sforzo immane per apparire sempre e comunque all’altezza delle situazioni che si succedono.
L’ideale supremo sembra essere quello di  divertirsi o addirittura “sballare” e così andare oltre se stessi, vivendo oltremodo in maniera esagerata.
E’ vero che questi “surrogati” diventano una scelta obbligata.
La preoccupazione maggiore fra i giovani, ed ora purtroppo, anche fra quelli meno giovani è che la possibilità di divertirsi avviene solo utilizzando sostanze che aiutano.
Senza sapere e questo dovrebbe essere uno slogan da proporre sempre e far si che diventi campagna di sensibilizzazione è quello di “Anteporre il Valore della Vita a tutto”.
Far conoscere questo valore attraverso, appunto, come dicevo, una adeguata sensibilizzazione che può portare così a considerare la Vita fondamentale da Vivere.
Alle volte si scappa anche da sè stessi. Dal rimanere in silenzio con sé stessi.
Si ha troppa paura. Non si riesce a comprendere che l’AMORE per la Vita significa anche e soprattutto appassionarsi a cose diverse, senza escludere quelle quotidiane.
Se solo si riuscisse ad amare questo si potrebbe ottenere la virtù della fortezza! La gioia impagabile di conquistare delle vette.
Tutti insieme.
Scuola, famiglia, società, dovrebbero essere il trampolino di lancio per scalare queste difficoltose vette, incuranti dell’insuccesso, ma motivando i figli, i giovani ad ottenere di più, partendo proprio dall’insuccesso, perché alle volte questo è lo stimolo per ottenere di più.
La sconfitta non rende la vita perfettamente inutile.
Anzi!
Bisogna incentivarli alle situazioni che possono dare certezza, anche attraverso le sconfitte.
Indirizzarli. Bisogna comunicare, far uscire fuori il disegno che è chiuso dentro. Collaborare ai loro progetti, caricarli, facendo sentire una presenza costante che non opprime, ma che da conforto e sicurezza.
Questo è un indirizzo sicuro.
Di adesione alla Vita, di partecipazione ad essa, senza bisogno di trovare soluzioni drastiche alla noia, ai problemi, ma sapere che il sole brilla in alto per tutti e basta alzare gli occhi al cielo per lasciarsi rapire dai suoi raggi e sapere così di non essere Solo!

 

Foto da viadellebelledonne.wordpress.com

9 Novembre 2009

Autore:

admin


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