IL VAPORETTO – Presentato a Gliaca di Piraino il libro di Tony Ricciardi Barchitto
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IL VAPORETTO – Presentato a Gliaca di Piraino il libro di Tony Ricciardi Barchitto

«Il Vaporetto, da Ernest Merck a Cambria, una storia restituita dal mare» di Tony Ricciardi Barchitto (Armenio Editore) 

Il 4 agosto, sul lungomare di Piraino, a ridosso della stele dedicata al “vaporetto” affondato

Durante la manifestazione l’assessore al turismo Maria Miragliotta ha voluto regalare allo scrittore\marinato una targa ricordo.

Un lavoro – questo volume fresco di stampa – , che a tratti diventa intimo. Infatti Tony Ricciardi, “il barchitto”, racconta della sua “storia” con il vaporetto e lui dedica ( questo lavoro) a tutti coloro che hanno creduto “in questa fantastica storia, e contribuito alla realizzazione di questo piccolo volume” .

Il libro ora pubblicato da Armenio e in distribuzione sulla rete.

Una storia, quella del vaporetto di Gliaca, dedicata dice Tony a “A tutti quegli appassionati, di Storia e di Subacquea che come me, giorno dopo giorno, hanno lavorato e raccolto piccoli tasselli, in modo da scrivere la storia di questa incredibile nave. A quei poveri marinai che persero la vita in quel tragico naufragio” e poi la dedica diventa di cuore, intima personalissima “.A Franco Sidoti e Nino Barchitto, due grandi uomini figli del mare che purtroppo non ci sono più”.

Il libro si avvale della prefazione di Giuseppe Ingrillì, Presidente SiciliAntica Capo d’Orlando.

Qui si legge:

“Una di queste affascinanti storie riemerge dai fondali di Gliaca di Piraino, grazie ad un uomo di mare, uno spirito libero appassionato e innamorato della sua terra, Tony Ricciardi, che dall’elemento acqua attinge forza e la ricambia con rispetto. Su questo lembo di spiaggia che si affaccia sulle Eolie, fin da piccolo incomincia a fantasticare sulle storie di naufragi e di relitti in fondo al mare, con tesori e forzieri da recuperare, grazie ai racconti di famiglia (tutti pescatori), storie che attingono a un retroterra immaginifico di abbordaggi e incursioni piratesche. Negli anni il fascino magnetico dell’ignoto lo attrae tanto da spingerlo ad indagarlo e quando la riscoperta di un relitto a lungo raccontato e di colpo materializzatosi si fronte alla sua spiaggia, decide non solo di studiarlo ma di preservarlo dall’aggressione e dall’incuria dell’uomo.

Questo relitto giace sul fondale a circa 300 metri dalla battigia, permettendo a chi vuole di raggiungerlo in barca o a nuoto, per osservarlo ad occhio nudo o in immersione. Tony con tanta cura e amore ha avviato, supportato da amici e simpatizzanti, una periodica pulizia del relitto, liberandolo da reti da pesca e dai detriti che il mare accumula nei mesi invernali, per renderlo fruibile a chi volesse fare l’esperienza di scoprire questa “bellezza” adagiata in fondo al mare. L’impegno non si arresta nei mesi invernali quando, sospese le immersioni, si dedica, durante il tempo libero, alle ricerche d’informazioni per restituire una storia a questo gigante spezzato che per lui è ancora vivo e presente.

Quello che dice Tony

Ma è lo stesso Tony Ricciardi Barchitto a dare il senso al suo scritto.

La storia “du Vapuri”, il vaporetto “fantasma” che giace da oltre un secolo e mezzo sul fondale adiacente la spiaggia di Gliaca di Piraino, un piccolo villaggio di pescatori, non venne mai scritta ma unicamente raccontata. “U cuntu”, suscitando curiosità e mistero, venne tramandato ai bambini dai vecchi pescatori di generazione in generazione, i quali, oltre a trasferire le proprie conoscenze personali, arricchivano la storia con episodi di fantasia, alimentando una miriade di racconti differenti e generando il più delle volte vere e proprie favole.

Fin da bambino ero solito recarmi al vaporetto inabissato con mio papà per pescare o per praticare l’apnea, colmo di stupore quelle immersioni sul e intorno al relitto innescarono sin da all’ora in me emozioni il più delle volte divergenti, come meraviglia e al contempo timore, emozioni che tuttora provo e custodisco.

Nel tentativo di portare a conoscenza la storia di “quel vaporetto”, sia per miei concittadini, sia per i turisti che per una platea più ampia possibile di curiosi e appassionati di storia, nel 2020 ho ideato e realizzato, grazie alla collaborazione dell’allora sindaco Maurizio Ruggeri del Comune di Piraino, una stele commemorativa, collocata sul lungomare di Gliaca di Piraino, sulla quale, oltre alle foto del relitto, ne è indicata anche la posizione GPS. Negli anni successivi, collaborando con amici e appassionati di subacquea, in mancanza di una precisa identificazione del relitto, abbiamo cercato di reimmaginare la storia di questa nave, volendone ricostruire le gesta che la videro potenzialmente solcare mari lontani e tempestosi e oceani profondi. Improvvisamente, con un comunicato stampa nel luglio del 2022, la Soprintendenza del Mare annuncia che il nostro relitto, che da sempre abbiamo amato e cercato di studiare, possedeva un nome, quello del piroscafo inglese “SS Cambria”.

Finalmente, anche se allora non ne conoscevo ancora le fonti, quel nome ha aperto un vaso di pandora che ha portato la ricerca su di un nuovo livello, non più affidato ai racconti orali ma fatto di documenti e dati riscontrabili. Dal web sono emersi una miriade di articoli, principalmente pubblicati sui giornali Inglesi dell’epoca, riguardanti sia l’affondamento che la storia del piroscafo, “SS. Cambria”, è stato questo solo l’ultimo nome di una nave innovativa e vanto della marineria svedese, varato inizialmente come “Ernst Merck”.

Il mistero del vaporetto fantasma era stato finalmente svelato.”

il ricavato della vendita

 

Tanto e altro si potrà apprendere leggendo questo volume.  Il ricavato della vendita sarà donato al “Centro Recupero Tartarughe marine ” di Lampedusa.

Alla fine anche durante la presentazione di Gliaca di Piraino Tony si è soffermato sui ringraziamenti, citati anche a margine del libro. Questi vanno a Fulvio Miracola, Marta Rifici, Martina Ricciardo, Sicilia Antica (in particolare Nino Ravì).

Quindi ora si può leggere la storia del “Vaporetto”, o farsela raccontare dallo stesso Tony. Lui spesso passeggia, raccogliendo plastiche e rifiuti, sull’arenile di Gliaca. La bandana in testa è un suo elemento identificativo, con immancabile il suo cane al fianco. Per farlo contento basta regalare alla “sua creatura” la biblioteca per tutti, sotto il passaggio ferroviario, un libro. Un dono per tutti.

La stele di cui si parla venne realizzata anche grazie alla collaborazione con SiciliAntica Capo d’Orlando, raccoglie la storia e le foto del “vaporetto”, ed è stata installata di fronte allo specchio di mare nel quale è avvenuto il naufragio

 

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6 Agosto 2023

Autore:

redazione


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