IMPEGNO SOCIALE – A Brolo dopo l’atto teppistico contro un “pelosetto”, per l’assessore Ricciardello: “bisogna denunciare”
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IMPEGNO SOCIALE – A Brolo dopo l’atto teppistico contro un “pelosetto”, per l’assessore Ricciardello: “bisogna denunciare”

Il maltrattamento degli animali è un comportamento socialmente inaccettabile. E’ inflessibile nel suo dire l’assessore comunale brolese Nuccio Ricciardello, che tra le deleghe ha anche quelle al randagismo.

Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homine

l’invito a denunciare

Sconcertato dopo aver appreso quanto accaduto ad un micio che è stato oggetto delle poche gradite attenzioni di chi gli ha tirato dietro delle bombette causandogli all’amputazione della zampa, Ricciardello ha  invitato, al pari delle associazioni animaliste, all’esplicita delazione.

il ruolo della polizia municipale

“Chi ha visto parli pure con la polizia municipale, con i carabinieri, aiuterà senz’altro l’attività di verifica e confronto che già si sta effettuando tramite le telecamere di vigilanza”, e l’assessore brolese sottolinea che quanto accaduto è un fatto gravissimo, il maltrattamento degli animali, a qualsiasi età avvenga, è un comportamento socialmente inaccettabile in quanto fonte di dolori e sofferenze non necessarie nei confronti di un essere vivente. Oltre a rappresentare un sintomo di una situazione patologica, tale fenomeno, laddove posto in essere da minori, potrebbe fungere da campanello d’allarme quale indice di pericolosità sociale futura. Per questo motivo, se individuato per tempo, può essere prevenuto al fine di evitare reiterazioni della condotta, con conseguenze ben peggiori.

Per Nuccio Ricciardello è  importante che scuola, istituzioni, centri sociali, chi opera tra i giovani ponga l’attenzione sulla gravità del gesto. Per lui è fondamentale che ciò inizi ad entrare considerevolmente nella cultura anche del nostro paese, perchè ignorare oggi il problema significa sostenere il suo autore, significa creare terreno fertile per un aggressore o assassino di domani. Ed afferma che il suo assessorato sarà maggiormente attento al dialogo con chi si occupa sul territorio nel prendersi cura dei randagi.

Poi afferma che gli uomini del corpo della polizia municipale da tempo sono impegnati, tra i tanti compiti d’istituto, ad esercitare ogni forma di vigilanza al fine di prevenire e perseguire i casi di maltrattamento degli animali, di abbandono di questi,  o comunque di mancato rispetto del loro benessere, e sono in “ascolto” di tutti coloro, che anche in forma anonima,  vogliono portare a conoscenza dell’autorità di polizia giudiziaria un reato di maltrattamento su un animale del quale hanno notizia.

un fenomeno isolato

E l’assessore conclude che fortunatamente si è trattato di un fenomeno isolato, ma non per questo non necessario di attenzione.

più di 2000 anni fa

Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homine” così si esprimeva Ovidio Publio Nasone più di 2000 anni fa e tradotto significa “La crudeltà su animali è tirocinio di crudeltà verso gli uomini”.  Già all’epoca si era intuita la gravità a livello sociale di un certo tipo di atteggiamento e di come questo potesse essere predizione di sviluppo di una violenza futura agita nei confronti di vite umane in misura potenzialmente maggiore.

 

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Autore:

redazione


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