NUOVA IMPRENDITORIA – Un futuro per la pasta siciliana. Un giovane manager brevetta un nuovo progetto di preparazione “naturale”
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NUOVA IMPRENDITORIA – Un futuro per la pasta siciliana. Un giovane manager brevetta un nuovo progetto di preparazione “naturale”

Il giovane imprenditore, con alle spalle esperienza consolidata nella vendita e produzione di pasta fresca, e che ora con l’acquisto di un mulino, innovativo sotto il profilo della produzione, in quello che era il “granaio di Roma in Sicilia”, punta sulla pasta brevettata e sul commercio internazionale per lo sviluppo del mercato di alta gamma con pasta fresca e secca. Tutto sotto il segno del “made in Sicily” ma anche nel segno  dell’ecosostenibilità con il “Packaging Verde”

 

Un manager nel settore pasta, con alle spalle un’esperienza consolidata, punta ora sullo sviluppo del mercato di alta gamma con pasta fresca e secca, sviluppando un innovativo brevetto depositato. Ed intanto sta sviluppando e consolidando le intese commerciali con gruppo d’acquisto proveniente dalla Russia,  un mercato totalmente nuovo ed attento verso il “made in Italy”, per la distribuzione di prodotti di alta gamma come pasta fresca e secca d’origine Siciliana, con brevetto depositato.

Una linea commerciale che prevede anche di affiancare al “prodotto pasta” anche sughi pronti, piatti pronti, conserve, formaggi stagionati doc siciliani, vini biologici siciliani – quelli dell’etna in particolare – ma anche affiancare all’aspetto commerciale quello del marketing e della formazione.

Intanto alcuni operatori della distribuzione provenienti dalla repubbliche sovietiche si sono visti nell’ennese dove il manager d’origini messinesi, da tempo opera con un suo mulino e cerca di trovare gli accordi più interessanti con una filiera, sempre più corta, di produttori di grani isolani.

Non si sbilancia troppo sulle intese elaborate ma dice che già dal 2019 queste dovrebbero iniziare ad essere operative, mentre ha – come fatto con alcuni operatori di Pechino e Shanghai – già inviato campionature di pasta e prodotti in Russia per farli testare su quei mercati.

Ormai da tempo sta sviluppando una serie di prodotti legati al mondo della pasta, realizzando il tutto con un metodo di produzione brevettato, dove l’acqua naturale, quella sgorga dalle fonti etnee, ha un ruolo determinante.

“Qualità e Sicurezza dell’acqua come alimento di differenziazione qualitativa della pasta nel segno del gusto e ella sicurezza sicurezza” – dice il manager-  che nel suo progetto punta anche allo sviluppo di un packaging “ecosostenibile”.

Si tratta – afferma – di due progetti in linea con i valori dell’azienda, da sempre ispirato alla tutela e alla valorizzazione della alta qualità, e sicurezza alimentare e ambiente – punta ora, da buon manager, di assemblare in un’unica mission.

“Ma è necessario – sottolinea il manager siciliano –  come questi progetti sono stati sviluppati entrambi in Sicilia e con partner Siciliani a conferma di come nella nostra regione esistono realtà pubbliche e private di eccellenza e condizioni per favorire innovazione di prodotto e ricerca scientifica anche in campo alimentare».

Ora il suo Progetto “Qualità e sicurezza della pasta” riguarda la valorizzazione dell’acqua oligominerale, dalla quale il pastificio rappresenta non solo “l’altro” ingrediente (insieme alle migliori semole di grano duro di sicilia) ma uno straordinario elemento di ricchezza e di misurazione della qualità della pasta.

“L’acqua infatti – dice – crea le migliori condizioni per la protezione del glutine e consente di produrre una pasta con elevata consistenza e capacità di tenuta in cottura”.

Progetto “Packaging Verde”
Altrettanto interessante è il progetto “Packaging Verde”, che riguarda lo studio e lo sviluppo di un packaging “ecosostenibile”

Un “packaging” più leggero, infatti, consentirà di ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) durante tutto il ciclo di vita dell’imballo, sia nei processi produttivi della Ico (in termini di produzione di carta e cartone, di utilizzo di acqua e di energia, nonché nella fase del trasporto) sia nel processo logistico, fino allo smaltimento finale o al riciclo.

Non da ultimi, gli effetti positivi generati dall’acquisizione di un know-how specifico acquisito e una riduzione dei costi, conseguente allo sviluppo di efficienza del processo industriale.

 

29 Novembre 2018

Autore:

redazione


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