Pubblichiamo quanto scritto da Ylenia Jessica Micale su Zipgiovani.it, ed un commento esplicativo di Angela Fogliani che con la sua “Sikanie” ha ottimizzato quest’iniziativa.
Ti svegli una mattina in Francia, a Carcassonne, le tue compagne di stanze lottano con il sonno che non le lascia in pace, esci nel corridoio e con gli occhi ancora chiusi incontri una ragazza belga che hai conosciuto il giorno prima e cominci a scambiare qualche battuta in francese.. Nel bagno mentre ti sistemi arrivano le ragazze spagnole e comincia una discussione in inglese e in spagnolo su come è andata la nottata.
Qualcuno ha dormito, qualcun altro no. E’ appena iniziata la settimana e da questo momento in poi ogni minuto sarà dedicato ai tre obiettivi principali del progetto: scattare fotografie centrate sul tema del progetto, interagire con ragazzi di altre culture, imparare o migliorare le lingue straniere, mettendo in gioco le proprie abilità.
Il progetto, dal titolo “Mon corps, carcan de l’âme ou terrain de jeux”, è stato promosso dall’Unione Europea in collaborazione con il Punto Locale Decentrato Eurodesk di Brolo, uno dei 100 punti nazionali facente parte della rete nazionale dei Punti Locali Decentrati Eurodesk, ai fini di favorire gli scambi giovanili e di fornire nuove opportunità ai giovani. Referente e Responsabile del Punto Locale Decentrato Eurodesk di Brolo è la dott.ssa Angela Fogliani, che si è occupata di creare un gruppo di giovani siciliani, interessati al progetto composto da: Ylenia J.Micale, Giulia Clemente, Elèna Porretto, Gabriella Ricciardello, Salvatore Scolaro, Vittoria e Cristian Cafarella, Francesco Aricò ed Angela Gagliardo, sbrigando inoltre eventuali questioni organizzative.
I ragazzi italiani hanno partecipato con vivo interesse e particolare slancio emotivo ai workshops fotografici tenuti dai tre artisti Hervé Bais, Charlène e Miss Buffet Froid. Sino al 14 luglio, la MJC di Carcassonne, sostenuta dal programma europeo Gioventù in Azione, ha accolto cinquanta giovani provenienti da Spagna, Italia, Francia, Belgio e Romania, che hanno condiviso le loro idee, i loro punti di vista e le loro esperienze tramite giochi, riunioni e persino iniziative gastronomiche, quali ad esempio il buffet europeo.
Un’iniziativa rivelatasi quanto mai interessante, che chiede un seguito e sottolinea in maniera eclatante l’importanza dei viaggi, del confronto tra le culture e soprattutto della conoscenza delle lingue straniere che permette di essere parte di una cultura, in qualunque momento ed in qualunque parte del mondo!
Il progetto “Mon corps, carcan de l’âme ou terrain de (JE)ux?..nasce da una collaborazione – spiega Angela Fogliani – dell’Associazione di Promozione Sociale “SIKANIE” di Sinagra con partners europei provenienti da Francia, Spagna, Romania e Belgio.
E continuando: L’idea del progetto nasce da una riflessione comune: mai come ora nella società risultano onnipresenti i riferimenti al corpo per convincere, giustificare, vendere, non c’è realtà che non si affidi alle immagini e ai linguaggi del corpo. Ma il corpo di cui oggi molto si parla è un corpo di cui, appunto, si parla molto ma che si ascolta poco anche se con il nostro corpo ognuno di noi pensa, ama, si esprime, comunica e spera.
Il potere dell’immagine va dunque rivalutato: con la fotografia si può guardare il mondo, conoscere meglio se stessi, regalare emozioni, approfondire la propria personalità e migliorare le relazioni con gli altri.
Con questo progetto – evidenzia la dottoressa Fogliani – abbiamo voluto suscitare curiosità e provocare i giovani che vi hanno partecipato spingendoli a cercare ed inventare nuove forme artistiche ma il nostro obiettivo era soprattutto quello di utilizzare la fotografia per stimolare l’accettazione corporea messa in difficoltà dalle invadenti e dominanti immagini dei mass media che impongono una “gioventù marchiata” per cui il corpo è considerato qualcosa da elaborare, da smontare , da manomettere e, troppo spesso, da sottomettere.
I ragazzi hanno lavorato con grande passione e sensibilità e hanno dato forma alle loro emozioni : le foto che hanno realizzato esprimono il mondo interno di chi ha fotografato e di chi è stato fotografato e nello spirito del “tutti diversi, tutti uguali” lavorare in gruppo ha amplificato la creatività dei singoli, stimolandone il pensiero anziché produrre omologazione.
Quindi il Presidente dell’Associazione Sikane, Angela Fogliani è soddisfatta del progetto, finanziato dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, che insieme ai giovani partecipanti, sta già lavorando per la realizzazione di un catalogo artistico e di una mostra itinerante per raccontare questa esperienza attraverso gli scatti realizzati e per dare vita sul territorio ad un momento di riflessione, per certi aspetti inedito, ma che sarà molto più eloquente di tante parole e di tante teorie, per guardare, finalmente, un essere umano con gli occhi di un essere umano.
Per la cronaca, uno “scatto”, quello realizzato da Giulia Clemente, realizzato proprio grazie alle tecniche apprese a Carcassonne, ha vinto il primo premio, nella sezione astratto, ad un concorso fotografico realizzato in estate a Gioiosa Marea.
I ragazzi a Carcassonne sono stati accompagnati da Massimo Scaffidi