INCONTRI A GIOIOSA MAREA – “Il Bullismo diventa Cyberbullismo con la sua manifestazione in Rete”
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INCONTRI A GIOIOSA MAREA – “Il Bullismo diventa Cyberbullismo con la sua manifestazione in Rete”

BULLISMO E CYBERBULLISMO: Due facce della stessa medaglia…ecco il tema del convegno di presentazione dello Sportello di Ascolto, organizzato dall’Associazione Antiviolenza Aldebaran Onlus e fortemente voluto dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Anna Rita Sidoti”

 

Se ne è parlato Mercoledì 17 Aprile 2019, alle ore 10.00, al Teatro Comunale “F. Bora’ “ di Gioiosa Marea nell’ambito del Convegno di presentazione dello Sportello di Ascolto, organizzato dall’Associazione Antiviolenza Aldebaran Onlus e fortemente voluto dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “ Anna Rita Sidoti”, Prof.Leon Zingales, sempre molto sensibile e attento alle problematiche che riguardano gli alunni.

Studiare e affrontare questo fenomeno che è fonte di malessere per i ragazzi che ne sono coinvolti ed avere una conoscenza approfondita di esso, può aiutare, chi interviene, sia per prevenirlo che per ridurlo.

L’argomento è stato presentato attraverso gli interventi mirati del Dirigente Scolastico, dell’Avv. Antonella Marchese, Presidente dell’Associazione Antiviolenza Aldebaran Onlus, dell’Avv. Carmelo Occhiuto, stimato professionista,componente della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, dell’Avv. Lory Jane Amato responsabile dello Sportello Antiviolenza di San Giorgio.

All’Avv. Anna Maria Coppolino, Consigliere dell’Associazione, il compito di moderare l’incontro nel quale sono intervenuti anche, l’Avv. Giosuè Giardina per i saluti dell’amministrazione comunale, il parroco di San Giorgio Don Pio Sirna, l’Avv. Maria Tindara Impellizzeri, segretario dell’Associazione e la Prof.ssa Cettina Giallombardo, docente dell’Istituto, che ha illustrato il costante lavoro svolto a tal proposito dai docenti, durante tutto il corso dell’anno scolastico e ha introdotto gli interventi degli alunni. Infatti, alla manifestazione, alla quale hanno partecipato tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto(plessi di Gioiosa Marea, Gliaca di Piraino e San Giorgio), gli alunni , debitamente preparati dal corpo docente, hanno presentato dei lavori grafici da loro realizzati, hanno letto dei brani relativi all’argomento in questione, li hanno commentati, hanno reso partecipe l’assemblea delle loro personali e profonde riflessioni.

All’incontro doveva essere presente anche l’on. Tommaso Calderone, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana che però, per impegni istituzionali, non vi ha potuto prendere parte.

Dopo la visione di un filmato sulla vicenda di Carolina Picchio, la ragazzina quattordicenne morta suicida nel gennaio del 2013 dopo la diffusione in rete di un video a sfondo sessuale che aveva lei come protagonista, è stato analizzato, dai vari relatori,il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo sotto vari aspetti: etico, psicologico, giuridico.

Come è noto il termine bullismo deriva dall’inglese “ bullying” e viene usato nella letteratura internazionale per connotare il fenomeno delle prepotenze tra pari in un contesto di gruppo. Bullismo e Cyberbullismo si differenziano, in particolare, nella dimensione contestuale in quanto nel cyberbullismo gli attacchi non si limitano solo al contesto scolastico ma la vittima può ricevere messaggi o email dovunque si trovi. Il bullismo tradizionale trova nello sviluppo tecnologico un terreno fertile in grado di ampliarne le conseguenze, attuandosi appunto attraverso l’uso di tecnologie di comunicazione.

Possiamo parlare di Bullismo e Cyberbullismo come di due facce della stessa medaglia in quanto il Bullismo diventa Cyberbullismo con la sua manifestazione in Rete.

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha già avviato da tempo politiche d’intervento, sia in materia di Bullismo che di Cyberbullismo e ci sono alcune leggi in materia di “ Tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto di questi fenomeni”.

Compito della scuola e del docente è pertanto quello di educare gli studenti ad un utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media, realizzando azioni culturali ed educative volte al rispetto delle diversità e della convivenza civile. È necessario quindi informare gli studenti in merito ai pericoli della Rete cui vanno incontro.

L’azione delle famiglie e della scuola è dunque fondamentale per prevenire questo fenomeno. Il nostro plauso va a quei ragazzi coraggiosi che bloccano questi episodi decidendo di parlarne con i genitori, con gli insegnanti, con gli amici.

Il dialogo è l’unica arma vincente!

CETTINA GIALLOMBARDO

 

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20 Aprile 2019

Autore:

redazione


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