INCONTRI CON L’AUTORE – Domani Pino Aprile a Villa Piccolo e Lorenzo Fioramonti a Ficarra
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INCONTRI CON L’AUTORE – Domani Pino Aprile a Villa Piccolo e Lorenzo Fioramonti a Ficarra

 Domani, 30 luglio: “Il male del Nord”, l’ultimo libro di Pino Aprile, protagonista di una serata della cultura a Villa Piccolo, mentre Lorenzo Fioramonti sarà presente a Ficarra. Questa sera sempre a Ficarra Elvira Seminara

Appuntamenti  da non perdere

Dopo il grande interesse suscitato qualche era fa a Ficarra, nella splendida cornice del parco di Villa Piccolo di Calanovella a Capo d’Orlando, domani, giovedì 30 Luglio a partire dalle ore 18.30, verrà presentato il libro del celebre giornalista e scrittore, Pino Aprile, dal titolo “IL male del Nord, perchè o si fa l’Italia da Sud o si muore”.
 Continua la presenza in Sicilia di Pino Aprile, come mentore del Movimento 24 Agosto, da lui fondato a Napoli, per far conoscere le linee guida che il movimento intende intraprendere a salvaguardia del Sud e delle risorse destinate al Mezzogiorno d’Italia.
Il tema è più che mai attuale, in un momento così delicato per l’economia italiana, messa a dura prova da mesi di chiusura di aziende, soprattutto del settore turistico.
A pochi giorni dal Recovery Fund, in cui sembra che l’UE abbia chiesto espressamente al Governo italiano di impiegare il 40% dei 209 miliardi di euro per il Sud e le sue infrastrutture e mentre si comincia a riparlare della costruzione del Ponte sullo Stretto, le idee di Pino Aprile, diventano linfa e spinta vitale per un territorio da troppo tempo, colonia di un Nord, che si era abituato a considerarlo solo un motivo di sfruttamento.
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Le proposte di Aprile, sono state recepite e fatte proprie in Sicilia ed in particolare in provincia di Messina, che ha dato i natali a ben due circoli, uno nel capoluogo di provincia e l’altro a Brolo, di cui è presidente Nino Ricciardello, Politico di vecchia data ed ex presidente del Consiglio.
La serata, fortemente voluta proprio da Ricciardello e dal presidente della Fondazione Piccolo di Calanovella, avvocato Andrea Pruiti Ciarello, sarà un momento per dibattere anche sui temi economici e presentare eventuali proposte che saranno elaborate dal nascituro Movimento politico.
Presenti all’incontro il presidente del Consiglio Comunale di Capo d’Orlando, Carmelo Galipò e il coordinatore regionale del Movimento 24 Agosto, Franco Calderone. Chiuderà gli interventi l’autore.
A Ficarra continuano gli appuntamenti con “Notturno d’Autore”.
Questa sera ospite è Elvira Seminara, che presenterà ” i segreti del giovedì sera”

Un turbine di vita e di parole tra Woody Allen e Il declino dell’impero americano.

Se la vita durasse una settimana, per Elvis e i suoi amici oggi sarebbe giovedí. Infatti è di giovedí che s’incontrano. Per scrutarsi, raccontarsi le novità, fare bilanci dentro un mondo che si scompone sotto i piedi. Tra poco non avranno piú cinquant’anni, e usciranno per sempre dall’età di mezzo per entrare in un territorio nuovo. Cosí, tra amori che nascono o franano, ansiolitici e aperitivi, cercano di varcare quella soglia labile e miracolosa saltandoci sopra come in una giostra, decisi a non scendere sin che dura il fiato – o il vino. La loro vita a dirotto si riflette in un dialogo inesauribile, impudico, che ci vede coinvolti tutti, nella stessa risata e nella stessa paura: congedarsi senza preavviso dall’unica giovinezza che ci è stata assegnata senza aver capito cosa ci aspetta.

«Abbiamo 59 anni, alcuni di noi hanno smesso di tingersi i capelli e di fumare, altri hanno cominciato la dieta e la Recherche, però dicendo che la rileggono. Facciamo finta di credere a un sacco di cose: che dimostriamo al massimo 48 anni, che non siamo depressi ma disincantati, che quella non è pancia ma colite. Che il vino rosso fa bene, e il caffè allunga la vita. Abbiamo avuto case allagate e idee geniali, spesso contemporaneamente. Alcuni hanno doppie vite, doppio lavoro, doppio mento, doppia sim. A teatro ci addormentiamo, e in tv vediamo lo stesso Montalbano tre volte, convinti che sia la prima. Abbiamo voglia di ridere, ma ci commuoviamo spesso e diamo la colpa al polline. Ci angoscia l’idea di dimenticare le password. Crediamo ancora negli sconti, piú o meno in Dio, nelle creme antirughe, nei concerti del primo maggio e nei sughi senza conservanti, e quasi tutti nel primo Battisti e nel primo Battiato, il primo Von Trier e il primo Paul Auster. Conviviamo con malattie autoimmuni, vicini razzisti, gatti anaffettivi, pc pieni di virus, aumenti di stipendio, di peso, di autostima, ma combattiamo il colesterolo, la fine della sinistra, gli specchi troppo illuminati, le sanatorie, i leggings di ogni tipo, i bicchieri di plastica, l’irrilevanza, la frenesia del Pil, i rumori di deglutizione. Ogni tanto siamo felici, senza motivo, senza bisogno d’indagare. Ci innamoriamo, andiamo in Messico e poi torniamo. Abbiamo detto milioni di volte le parole stress, motivazioni, analisi, percorso, adesso diciamo piú spesso pillola, spreco, cuore, meraviglia. Il vocabolario si restringe e ansima, nel silenzio troviamo nuove gradazioni. Guardiamo il meteo sull’iPhone, piú volte al giorno, e la notte per quello dopo. Mettiamo in carica. Domani sole».

Domani sera, sempre a Ficarra, Lorenzo Fioramonti dialoghera con Leon Zingales presnetando il suo ultimo libro “Un’economia per stare bene: Dalla pandemia del Coronavirus alla salute delle persone e dell’ambiente”

La testimonianza di un politico fuori dal coro, che ha posto la scuola e la ricerca al centro del suo impegno civile
La vera sfida dell’epoca contemporanea è governare gli effetti delle crisi ambientali e sanitarie. Da oltre un decennio l’ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti lavora a un modello di “economia per stare bene”, la wellbeing economy, che pone al centro la qualità della vita delle persone e degli ecosistemi: i due aspetti infatti sono interconnessi e costituiscono la base di qualunque prospettiva di progresso umano.

Fioramonti indica diverse strade da percorrere. A cominciare dalla scuola, cenerentola di tutti i governi italiani, e ora, in seguito alla pandemia, ancora più fragile, mentre invece dovrebbe essere la protagonista principale della ripartenza. Senza istruzione adeguata non c’è futuro. Parola di un ministro che, per assicurare maggiori fondi alla formazione e alla ricerca, ha proposto un “fisco intelligente”, capace di incoraggiare consumi positivi per la salute e per l’ambiente e tassare quelli nocivi.

L’era del Pil è finita. Serve un nuovo modello di crescita, che non produca i disastri sociali e ambientali degli ultimi decenni. Servono governi più innovativi, che abbiano il coraggio di sperimentare politiche economiche basate sulla sostenibilità. E imprese capaci di creare non solo profitto, ma anche benessere sociale e ambientale. Abbiamo gli strumenti e le tecnologie per rilanciare il paese e, con esso, il resto d’Europa. Ci vuole la volontà di farlo. Siamo noi a governare l’economia, non il contrario.

29 Luglio 2020

Autore:

redazione


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