Da stabilire, i fatti sono emersi martedì mattina, se i malfattori hanno compiuto il raid unitamente a quello del plesso di via Libertà – presumibilmente nel week end – oppure ci abbiano ritentato dopo 48 ore.
Anche qui pare che nulla sia stato portato via.
E questo rende l’atto incomprensibile, a meno che non si voglia catalogarlo come una “bravata da ragazzacci”.
Ma ci sono tracce evidenti che chi ha compiuto il raid l’abbia fatto con estrema tranquillità e conoscenza dei luoghi, infatti se nella scuola media hanno avuto il tempo di farsi il caffè, qui hanno usato i servizi igienici e hanno lasciato un condizionatore accesso.
Anche in questo caso la dirigente scolastica, Maria Ricciardello, ha immediatamente informato i Carabinieri della locale stazione, diretti dal luogotenente Tindaro Chiofalo, che hanno effettuato i primi rilievi aprendo un fascicolo sul caso.
Alla luce di questo fatto suonano dure le parole del dirigente che in una recente intervista televisiva a CanaleSicilia, dalla quale sono tratti i frame utilizzati a corredo fotografico dell’articolo, parlando della prima irruzione, alludeva, non essendo trovata traccia di scasso alle porte, alla possibilità – usando sempre il condizionale – che i ladri potessero aver le chiavi.
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