All’Ospedale Papardo di Messina, si sta svolgendo l’esame autoptico. Il Procuratore della Repubblica di Patti ha nominato come periti di parte il medico legale Elvira Spagnolo e un entomologo forense, esperto dei cicli vitali degli insetti che, sviluppandosi sui resti umani in decomposizione, sono utilizzabili per capire data e cause del decesso.
Continuano intanto le ricerca per ritrovare il piccolo Gioele, scomparso con la madre lo scorso sabato 8 agosto. Sono più di 70 i volontari della Protezione Civile e dei Rangers, Vigili del Fuoco e forze dell’ordine, insieme alle unità cinofile specializzate stanno scandagliando palmo a palmo l’area attorno al traliccio dell’alta tensione nei pressi del quale è stato ritrovato il corpo di Viviana.
Gli investigato stanno anche visionando le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza anche all’interno del paese di Sant’Agata Militello, dove la madre, in auto, uscendo dallo svincolo autostradale, pare si sia recata anche se per pochi minuti.
Tornando alle indagini,
Mantenere tra le ipotesi di reato anche quella di omicidio volontario e sequestro di persona, senza ancora i riscontri dell’esame sul cadavere, potrebbe essere quello che può definirsi un tecnicismo atto a dare maggior manovra investigativa alle indagini. Ovviamente il fascicolo è a carico di ignoti.
“Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli” continua a ribadire il procuratore di Patti rivolgendosi in particolare a due persone che hanno riferito, prima di far perdere ogni traccia, di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guardrail. “Adesso parlino con noi perché non sappiamo chi sono. E’ strano che nonostante il clamore mediatico non si siano ancora presentati o non ci abbiano contattati. Questa testimonianza è importante per chiarire una volta per tutte se Gioele era con la madre o no”.