L’onorevole brolese, deputato all’Ars, dice come la pensa sul ddl che prevede la riduzione delle indennità per i consiglieri comunali: «è una proposta assurda»
“E’ una proposta assurda: si guarda il dito senza badare alla luna. Roba da stolti”, così il deputato regionale Nino Germanà commenta il disegno di legge relativo alle “disposizioni in materia di composizione dei consigli e delle giunte comunali di status degli amministratori locali e di consigli circoscrizionali”, in discussione all’Ars.
In particolare, l’esponente del Nuovo centrodestra, ma forse ancora per non molto a vestire la casacca di Alfano, mette in discussione la riduzione delle indennità per i consiglieri comunali.
“E sarebbe questa la spending review per ‘salvare’ i nostri bilanci?
Gli sperperi della Regione – dice – sono ben altri e non certo gli emolumenti (tutt’altro che esosi) di consiglieri che per votare atti si assumono responsabilità civili, penali e amministrative, che consultano a proprie spese tecnici e consulenti, che trascorrono anche intere giornate chiusi dentro i palazzi municipali”.
Il parlamentare esprime senza mezzi termini la propria contrarietà alla proposta e annuncia il proprio voto sfavorevole al ddl:
“Sono queste le spese che si devono ridurre?
Al contempo si pensa di ridimensionarne anche le responsabilità e le mansioni o di pretendere il massimo, garantendo il minimo mentre altrove vacche grasse continuano a banchettare?”.
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