INDIVIDUALS – Delicata lingerie, freschi bikini e tanta sostenibilità sono la firma del brand milanese

Intervista di Giulia Quaranta Provenzano

Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone un focus su Individuals, un progetto di Carlo Galli… il cui brand è nato nel 2006 e si caratterizza per i reggiseni senza ferretti fino alla taglia 5° e i tessuti naturali…

Buongiorno! Vorrei chiedervi subito da quale motore interiore e con quale intenzione nasce, nel 2006, il vostro brand [clicca qui https://www.individuals.it/shop/ per accedere al sito Internet] e come, ciò, è in relazione al nome che avete scelto per la vostra azienda Individuals. “Ciao Giulia! Dopo cinque anni trascorsi in una grossa azienda del settore serico di Como e uno a Londra, di ritorno a Milano ho pensato a un brand dedicato alla libertà dei corpi e alle loro affinità. Nel 2006 pensavo che la moda dovesse fare un passo indietro e lasciare spazio alla personalità della persona… Individuals, tradotto dall’inglese, infatti significa <<ogni individuo, preso singolarmente>>”.       

La vostra lingerie e i vostri bikini si caratterizzano per la loro sostenibilità – non lavorate con i Paesi produttori Asiatici, dell’Est Europa, degli stati al sud del Mediterraneo, bensì la qualità è quella dei tessuti di Como – e per la loro freschezza e delicatezza. Ebbene, tutto ciò da quale vostra convinzione ha avuto e ha origine? “La via della sostenibilità è stata da subito percorsa in modo naturale, perché corrisponde al mio modello di business: filiera Km 0, know-how interno all’azienda, capacità di lavorare in network e da soli, riduzione degli sprechi e ricerca continua. La mia esperienza professionale nei tessuti [precedente alla creazione di Individuals] è stata poi molto utile per acquistare la qualità più alta di Como e trasmettere così alle mie clienti le informazioni più interessanti sui capi Individuals che provano in negozio. Nella nostra struttura siamo in tre a lavorare e ognuno di noi si dedica anche alla vendita nello shop [di Via Vigevano n. 11, Milano MI]” .

I vostri reggiseni sono senza ferretti sino alla quinta misura e in tessuti naturali e trasparenti, il taglio fatto a mano e la confezione sartoriale. Quali i valori e la motivazione alla base di tali scelte e altresì quali i tratti distintivi per cui immagino sappiate di essere apprezzati e stimati da molte persone? “Grazie alla danza classica ho imparato a guardare il corpo umano attraverso la tavola anatomica, come un volume in movimento. La posizione delle giunture e dei muscoli crea una mappa su cui costruisco i cartamodelli, cosicché un capo aderente come la lingerie o il costume da bagno cada in maniera perfetta – in quanto costruita secondo il meccanismo interno appunto al corpo, che presiede al moto. Un esempio emblematico senz’altro aiuta a comprendere meglio ciò… tutti i capi del nostro abbigliamento sono costruiti con una cucitura sul fianco, ma il corpo in tale punto ha piuttosto una linea di continuità con le costole che vanno dal torace alla colonna vertebrale… Il mio, può sembrare un metodo complicato tuttavia proprio dallo studio delle proporzioni e dei volumi nasce il nuovo concetto di vestibilità di INDIVIDUALS”.

Cosa rappresenta per voi l’Arte e quale ritenete esserne il potere nonché principale pregio e valore? “Penso che l’Arte sia un’espressione che proviene dal fuoco profondo che brucia dentro ad alcune persone. In qualche maniera essa scaturisce da un ribollire interno, talvolta di farfalle, ma più spesso di problemi: l’artista vive alimentando questa condizione. L’arte è bella da godere, però difficile e dura da fare. Io preferisco considerarmi un artigiano del design, non un artista”.

 Nella vostra ottica c’è un fil rouge a unire fascino, bellezza, erotismo? Inoltre identificate e riscontrate ciascuno di questi or detti termini in qualcosa di ben preciso, in caratteristiche che almeno un poco potete descrivere? “Davvero farei fatica a individuare un solo canone estetico o delle singole caratteristiche. Lavorando a contatto con le donne, dentro e fuori dal camerino, ne ho viste di bellissime piene di complessi ma anche altre in pace col proprio corpo e talune che invece si mortificano… Credo che la gente intorno a noi ci percepisca come ci percepiamo noi stessi… in altre parole se una persona si piace e ha un rapporto pacifico col proprio corpo, chi è intorno a lei vedrà l’armonia che unisce fascino, bellezza, erotismo”.

Quando osservate un creativo, una modella, cosa vi impressiona positivamente e cosa vi entusiasma maggiormente? Vi è qualcuno con il quale vorreste collaborare e per quale motivo nello specifico? “La prima capacità che cerco è quella di sapere interpretare, arricchire e restituire gli stimoli e le emozioni, mescolando razionalità e sensazioni, improvvisazione e riflessione. Catturano la mia attenzione le persone complete, risolte e in equilibrio, ciascuna secondo il proprio stile”.   

I ricordi, la sperimentazione e l’osare, l’organizzare e il pianificare quanto sono fondamentali nella vostra professione… così come, più in generale, per un artigiano? “Tutto quello che hai nominato è importante. Bisogna saper affrontare il cambiamento con leggerezza e positività. Il bello dell’artigianato è che veramente serve, cioè il cucito – un giorno o l’altro –  serve a tutti”.   

A proposito di social, con quale finalità li utilizzate [clicca qui https://instagram.com/individuals_lingerie?igshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo Instagram di Individuals]? “Noi di Individuals utilizziamo i social per informare la clientela e per stabilire una relazione diretta e personale con i clienti. Il vantaggio di (saper) cucire i capi che vendiamo risiede nell’essere in grado di seguire il singolo cliente anche a distanza. Più che una risorsa, comunque, i social mi sembrano una fatica per tutti… dover gestire un’identità digitale richiede un sacco di tempo e dedizione, che si tolgono a qualche altro interesse…”.

In un’ideale scala da 0 a 10 quant’è e quanto dovrebbe essere importante, a vostro avviso, l’aspetto esteriore e com’è possibile capire e riuscire a far emergere la personalità del singolo attraverso un’esteriorità che sia fedele “bigliettino da visita” di ciò che si è dentro di sé? “Vestito e gestualità sono il modo in cui ci si presenta agli altri individui, ma la personalità di ciascuno di noi è costituita e costruita su tanti elementi compositi. Ho idea che il tempo che si dedica a vestirci e all’estetica parli di una personale attitudine, che risulta divertente se in equilibrio con il proprio modo di essere”. 

Senza tuttavia voler generalizzare, secondo voi, quanto pesa per larga parte della gente il timore del giudizio altrui e la posizione lavorativa/famigliare che si ricopre nello scegliere come apparire e come invece non mostrarsi reprimendo così il piacere dell’assecondare il gusto personale e se stessi? “Sarà il nostro shop un po’ naif, sarà il nostro stile facile da interpretare, ma le nostre clienti sono piuttosto equilibrate e in pace con loro stesse. Si parla della cosiddetta ciccetta, delle smagliature, del seno di una volta però – tutto sommato – le vedo molto assertive. Sicuramente in negozio da INDIVIDUALS non si entra se si teme la diversità”.

Ritenete che debba esserci una sorta di galateo del buongusto e, in caso affermativo, cos’è il buongusto tenendo comunque presente il rispetto delle differenti soggettività e preferenze di ciascuno di noi? “No, io sono per il <<liberi tutti>>. Non mi interessa il giudizio altrui e osservo con curiosità ogni sperimentazione… Certo, non di meno, sulla buona educazione non si discute!”.

Infine, prima di salutarci, volete rivelarci quali sono i vostri prossimi progetti e magari anche qualche chicca in anteprima? “I nuovi progetti che stiamo per lanciare sono i reggiseni per le misure abbondanti fino alla sesta misura, quelli per allattamento e quelli per ospitare le protesi con apertura davanti. In generale la soddisfazione maggiore, in questo momento, mi viene dal risolvere veramente i problemi delle persone riguardo alla vestibilità del seno”.