Individuato e Denunciato – Ha un volto il creatore della pagina “Dopo l’alluvione speriamo nell’ Etna per farvi sparire”.

Gli informatici di Italia Del Domani hanno individuato e denunciato alla Polizia Postale il creatore della pagine Facebook “Dopo l’alluvione speriamo nell’ Etna per farvi sparire.”

“Grazie ancora al nostro staff – scrive su facebook Gaetano Lo Presti , il presidnete dell’associazione – sempre veloce e attivo per tutelare e difendere la democrazia e l’italianità. L’Italiano non è del nord, centro o sud. L’Italiano e colui che rispetta tutti, colui che lotta per l’integrità della sua nazione. L’Italiano è fiero di essere Italiano”.

In attesa di sapere il suo nome evidenziamo che Gaetano Lo Presti è nato a Messina ed è il presidente fondatore di Italia del Domani.Dal sito dell’organizzazione leggiamo

Studente di Scienze Giuridiche; autore; poeta; Da sempre interessatosi alla politica, ex coordinatore per la Regione Sicilia e della Provincia di Messina del movimento politico
“Io Sto Con Silvio” divenuto tale alla sola età di 20 anni e dimessosi l’anno successivo a causa della scarsa professionalità politica e del modo di far politica del presidente Ferdinando Lupi, incompatibile con le idee innovative, rivoluzionarie attuabili per tutelare gli interessi del popolo Italiano di Gaetano Lo Presti.

A seguito di tali dimissioni decide di creare qualcosa di nuovo, frizzante, per questo fonda “Italia Del Domani” e con essa la “Politica di Nuova Generazione”.

Gaetano oltre ad interessarsi alla politica è anche attivo contro la criminalità organizzata specificatamente contro la Mafia; attivo per la valorizzazione dei giovani e della meritocrazia.

Le sue più grandi passioni sono: l’arte in tutte le sue forme, sport estremi e la difesa personale dove attualmente riveste la carica di docente nelle discipline krav maga e del metodo antiaggressione donna.
Per saperne di più, è possibile chiedere a lui stesso anche se la sua risposta/citazione è quasi sempre:
“Non importa ciò che ho fatto, importa solo ciò che farò.”