L’opera del giovane Umberto Cipriano è stata allestita in occasione della festa patronale del paese dedicata a Maria Santissima delle Grazie
Un tripudio di luci e colori affascina per il 14° anno consecutivo la cittadina tirrenica di Terme Vigliatore. Si tratta di una particolare infiorata artistica allestita
L’autore è un giovane del luogo, Umberto Cipriano, il quale ha composto l’opera attraverso una particolare tecnica che consiste nella sovrapposizione e fissaggio di vari materiali appositamente lavorati e colorati: cartapesta, trucioli, sabbia, stoffa, vegetali e varie luci per dare maggiore risalto alla scenografia nelle ore serali.
Tale opera, espressione di fede, arte e tradizione, suscita ogni anno fascino e stupore da parte dei visitatori provenienti anche da vari paesi limitrofi.
Il 15 settembre, giorno della festa patronale, la processione passerà davanti tale scalinata intorno le ore 20, e dopo qualche istante di sosta davanti l’infiorata artistica, riprenderà il suo tradizionale percorso. Quest’anno l’opera potrà essere ammirata fino il 19 settembre.
L’opera:
Riproduzione delle due opere: “Madonna con il Bambino tra gli angeli” (di Don Ramon Bayeu , 1789) e “Vergine Maria” (di Rafael Rodrguez,1949) che si trovano a Siviglia (SPAGNA).
Al centro dell’opera la Vergine Maria è raffigurata con il piede appoggiato su un cuscino e tiene in braccio Gesù Bambino, attorniata da sette arcangeli.
L’Arcangelo Gabriele tiene in mano un giglio bianco simbolo di purezza, Raffaele un vasetto di medicinali come guaritore, Uriele ha una candela tra le mani indice di luce divina. Geudiele è raffigurato con una corona di alloro segno di glorificazione di Dio, Salatiele con un ramoscello d’ulivo preludio di pace, mentre Barachiele offre simbolicamente a Maria tutte le nostre preghiere e intenzioni mediante una
San Giovanni evangelista è raffigurato a destra con il suo libro in mano (l’Apocalisse), affiancato da un’aquila, simbolo di forza spirituale.
Gesù Bambino stringe tra le mani alcune coroncine del rosario (simbolo di preghiera e fune di salvezza) che aiutano l’uomo a innalzare la propria anima a Dio, fissando la STELLA, cioè MARIA.
All’esterno del quadro, In fondo alla scenografia luminosa, spicca una stella, la quale richiama la Preghiera di San Bernardo di Chiaravalle:
« …SE T’IMBATTI NEGLI SCOGLI DELLE TRIBOLAZIONI, GUARDA LA STELLA, INVOCA MARIA…»
Ph Carmelo Alesci
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