Santi Trovato è stato eletto Presidente dell’Ordine
Il 21 settembre scorso si sono concluse le elezioni all’Ordine degli Ingegneri con la proclamazione dei 15 nuovi eletti componenti il rinnovato Consiglio dell’Ordine per il quadriennio 21/25.
In pari data si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Messina così composto: Trovato Santi, Barone Antonio, Garufi Maria, Rando Giuseppe, Gambadoro Antonino, Contiguglia Carmelo, Mirenda Gianluca, Ruggeri Daniela, Siracusano Luigi, Vadalà Bertini Francesco, Ilacqua Giulia, Pizzino Mario, Perdichizzi Sebastiano, Lukaj Valeria, Lo Schiavo Giovanni.
L’ ing. Santi Trovato è stato eletto Presidente dell’ Ordine per il nuovo quadriennio.
Nella seduta di Consiglio del 27 ottobre è stato portato un formale e sentito saluto ai componenti della precedente governance uscente presieduta dall’ing. Francesco Triolo, alla quale è stato riconosciuto un ottimo e proficuo lavoro svolto sul territorio.
Nella stessa seduta gli ingg. Gianluca Mirenda e Daniela Ruggeri sono statui eletti rispettivamente alle cariche di Segretario e Tesoriere.
A completare la governance dell’Ordine è stato eletto anche l’ing. Antonio Barone alla carica di vice Presidente vicario.
Nel corso della prossima seduta di Consiglio verranno anche individuati i responsabili delle Commissioni e Gruppi di Lavoro che coadiuveranno il Consiglio nel rapporto con gli Enti Pubblici e per una migliore sinergia con i neo Iscritti.
Bonus sismici ed energetici, Prevenzione Sismica e Governo del Territorio, Sfida Energetica ed Ambientale, Promozione ruoli dell’ Ingegnere dell’Informazione e dell’Ingegnere Industriale, Politiche Infrastrutturali nell’ Area dello Stretto e nelle Aree Nebroidea ed Ionica, Aggiornamento e Formazione, Tutela della Professione: queste saranno le direttrici che influenzeranno l’azione istituzionale dell’ Ordine nei prossimi 4 anni.
Il Consiglio avvierà, di concerto con tutti i colleghi, una attenta verifica sul reale impatto che l’applicazione di alcune norme ha sulla categoria professionale e laddove necessario si proporranno, coinvolgendo i nostri rappresentanti parlamentari, rettifiche e correttivi a quegli articoli di legge eccessivamente paralizzanti per la professione.
Si pensi alle norme regolanti le gare di progettazione, che non garantiscono più il raggiungimento di adeguati standard di prodotto professionale; pensiamo alle nuove norme tecniche per le costruzioni, la cui applicazione richiede di approfondire alcuni aspetti interpretativi.
In conclusione, occorre riavviare un confronto serrato e continuo con le Istituzioni, al fine di favorire una nuova politica di presenza della Categoria sul territorio e testimoniare all’opinione pubblica che il ruolo ed il compito svolto dall’ Ingegnere è determinante ed insostituibile per la crescita economica, tecnologica e sociale e per il complessivo miglioramento della qualità della vita nella comunità in cui ciascuno di noi vive ed opera.