INQUIETANTE – In tilt la raffineria di Milazzo, Dopo ore di paura la situazione punta verso la normalizzazione
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INQUIETANTE – In tilt la raffineria di Milazzo, Dopo ore di paura la situazione punta verso la normalizzazione

Da ore a Milazzo.


C’è allarme nella popolazione.

Informate le Forze dell’Ordine, anche i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico e la Procura della Repubblica di Barcellona.
L’onorevole Tommaso Calderone, immediatamente, ha annunciato che nei prossimi giorni chiederà le opportune delucidazioni e adotterà ogni iniziativa istituzionale che riterrà utile e necessaria a tutela del territorio – aggiungendo che “che non mi siederò a nessun tavolo tecnico con i vertici della Ram e non mi interessano i protocolli. Si devono rispettare le leggi e si devono fare controlli stringenti. Altro che protocolli”.

Il giornalista Antonio Mazzeo, sui luoghi ha affermato “Dopo quello che ho visto e respirato tra Messina e Milazzo, mi sento autorizzato da oggi a sputare in faccia a quegli amministratori, presidi, parroci e dirigenti sportivi che continueranno a chiedere e ricevere soldi dalla RAM Raffineria ENI-Kuwait. KRIMINALI!”.

Osservata speciale è la colonna di fumo e fiamme che si sprigiona dalla “torcia” di Milazzo.

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Dalla sua pagina Facebook, l’on. Pino Galluzzo ha scritto di aver contattato la presidente della commissione parlamentare ambiente, on. Giusy Savarino, insieme alla quale hanno concordato di convocare la stessa commissione per avere spiegazioni precise sull’accaduto.

Anche i sindaci dell’area protestano.

Il sindaco di Pace del Mela Mario La Malfa, ha annunciato di «aver già interessato e segnalato alle autorità competenti la rilevante e preoccupante emissione in atmosfera proveniente dal vicino polo industriale».

Allarmate le amministrazioni di Santa Lucia del Mela e l’opposizione consiliare di San Filippo del Mela, capeggiata da Carmelo Fiorello ed  sindaco Pino, quasi in risposta in diretta, ha commentato con un post su Facebook, scrivendo: «Questa mattina, subito dopo l’accaduto, ho contattato i vertici della Raffineria, per sapere cosa era successo e cosa stavano facendo per risolvere il problema, poi ho comunicato al Comando Vigili Urbani come stavano andando le cose, al fine di consentire loro di poter rispondere a tutti quelli che li contattavano. Poi sono andato ad Archi al fine di verificare se fosse veramente difficoltoso il semplice respirare, per come mi era stato comunicato. Poi mi sono recato presso la Raffineria, dove ho trovato la senatrice Barbara Floridia, il Sindaco di Milazzo, i rappresentanti dell’Arpa e delle forze dell’ordine ed altri. Mi sono da poco allontanato, dopo aver accertato che la situazione era sotto controllo e che stavano lavorando per risolvere l’emergenza. Tutto il resto verrà dopo, dopo che saranno acquisiti i dati e dopo che verrà spiegato tutto.  Nell’immediato, mi sono preoccupato di verificare se esistevano concrete ed immediate situazioni di rischio, per i miei cittadini e per tutto il comprensorio. Tutto il resto, per come già scritto, verrà dopo, senza sconti».

Il movimento ambientalista No Inceneritore, ha accusato immediatamente il sindaco di Milazzo, che ha sottovalutato la situazione ambientale tenendo, al loro modo di vedere, un atteggiamento troppo accondiscendente nei confronti della dirigenza Ram.

E denunciano: «Sono settimane che la fiamma della Raffineria soffia ad un altezza maggiore del normale, sono settimane che gli abitanti della Valle del Mela vengono ammorbati dalle puzze provocate dai cicli produttivi degli impianti”.

Parole grosse contro il sindaco Giovanni Formica : “vergogna, tradimento, assoggettamento”.

La cronaca parte dalla mattinata, quando intorno alle 10,30, si è registrato l’ennesimo blocco degli impianti alla raffineria di Milazzo e dalla “torcia” della Ram si è resa visibile una fiamma altissima ed una colonna di fumo visibile da tutta la Valle del Mela, ma anche da Tindari.

Quanto successo potrebbe essere derivato dall’entrata in funzione dell’impianto di sicurezza, attivatosi, dopo un blocco della fornitura elettrica all’impianto, con la produzione di un eccesso di gas che è stato immediatamente espulso dalla “torcia”.

Ma questa ovviamente è un’ipotesi da accertare.

Intanto la Capitaneria di Porto di Milazzo ha ordinato il disormeggio precauzionale delle navi presenti ai pontili, anche se – già siamo a metà pomeriggio – la situazione pare stia rientrando nei margini di sicurezza con gli impianti che stanno tornando in funzione.

La senatrice Barbara Floridia, che in mattinata aveva annunciato, dopo essersi recata nei pressi dell’impianto milazzese,  di essere in contatto con il Ministero dell’ambiente per sollecitare interventi, ha comunicato che lunedì prossimo si recherà alla sede Arpa per avere conoscenza dei dati rilevati durante quest’emergenza.

15 Settembre 2018

Autore:

redazione


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