Ed ora la polemica del Borgo dei borghi finisce in Parlamento: bufera sul conflitto d’interesse per Daverio che in quest’occasione ha perso la capacità di giudicare con obiettività ed equilibrio.
Infatti c’è molto di più di un “sospetto” di conflitto di interesse. Così la gara sul “Borgo dei borghi 2019” diventa bagarre e finisce in Parlamento. Il risultato della finalissima della trasmissione Rai 3 che ha decretato come borgo più bello d’Italia Bobbio, paese dell’Emilia Romagna, davanti al siciliano Palazzolo Acreide, non è andato giù né ai cittadini né al sindaco di Palazzolo Salvatore Gallo e nemmeno all’assessore regionale al Turismo Manlio Messina, che ha chiamato in causa la Rai.La polemica.
Nel mirino è finito il critico d’arte Philippe Daverio, presidente della giuria di esperti che si è scoperto essere cittadino onorario di Bobbio.
Il primo a sollevare il caso e parlare di “imbarazzante caso di conflitto di interessi” è stato il deputato di Italia Viva, ed ex dem, Michele Anzaldi. “Si chiarisca il ruolo di Daverio, che presiedeva la giuria ed è cittadino onorario del borgo dell’Emilia Romagna”, dice Anzaldi che ha presentato un’interrogazione in vigilanza Rai.
La diatriba nasce dal fatto che la giuria di esperti ha ribaltato il risultato del televoto.
Il voto popolare aveva premiato Palazzolo Acreide, che con il 42% aveva staccato Bobbio fermo al 27%. La giuria ha invece assegnato il 66% a Bobbio e lo 0% a Palazzolo. Ieri si s’è aggiunta la voce del sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, che ha annunciato di aver chiesto formalmente un’audizione in commissione Vigilanza Rai, poiché ritiene “illegittima la vittoria di Bobbio”. E pure quella dell’assessore regionale al Turismo Manlio Messina: “Ci troviamo di fronte ad un grande papocchio per non dire altro”. E aggiunge: “Se dovesse corrispondere al vero che Philippe Daverio, presidente della giuria della gara “Borgo dei borghi”, ha ricevuto lo scorso novembre la cittadinanza onoraria di Bobbio per “meriti nella valorizzazione” siamo davanti ad un palese conflitto di interessi tra chi avrebbe dovuto essere essere parte terza ed invece si è rivelato alla fine decisivo nella scelta del borgo vincitore”.
L’assessore, infine, conclude, puntualizzando che “non si vuole mettere in dubbio le bellezze di Bobbio ma, se un vincitore ci deve essere in questa gara, quel vincitore desideriamo che sia la nostra Palazzolo Acreide e chiediamo che si possa trovare una soluzione chiara per riparare ad un imbarazzante errore che la Rai, come servizio pubblico, non si può permettere in considerazione del fatto che ha chiamato in causa i telespettatori facendoli partecipare attivamente proprio con il televoto”.
Il caso con le Iene
Raggiunto da un giornalista della trasmissione “Le Iene”, Daverio non ha smorzato le polemiche, anzi: “Il siciliano è convinto di essere al centro del mondo, – dichiara il critico – è una patologia locale che nei secoli non ci si è mai riusciti a curare. Si chiama onfalite, è l’infiammazione dell’ombelico. Per loro tutto ciò che non è Sicilia è molto lontano, è quasi intollerabile”.
Daverio ha poi aggiunto di avere paura, dopo le pesantissime critiche che gli sono piombate addosso: “Mi hanno spaventato, il tono è di minaccia e fa parte della tradizione siciliana: ho paura di tornare in Sicilia. Non la amo, non mi interessano l’arancina e i cannoli, mi piace il foie gras e bevo champagne. Il cannolo non mi piace, perché ha la canna mozza…”