Il saluto del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, alla città per il nuovo anno.
“Un saluto, gli auguri, i buoni propositi per guardare al futuro, pensando che il peggio sia passato.
Almeno mi auguro.
Non sarà un discorso con l’elenco delle cose fatte, o di quello che non abbiamo potuto fare perché non abbiamo fondi, per colpa di altri, di bilanci in rosso, di debiti, di inchieste.
Questa è stata la cronaca a raccontarceli.. e purtroppo lo farà ancora.
E’ un discorso fatto per raccontarvi, come ho anche detto, durante gli auguri di Natale ai dipendenti, di brevi considerazioni, ricordando chi ha lavorato per la ripresa di questo paese, chi ci è stato vicino, solidale, attento ai bisogni di questa collettività ancora frastornata, disorienta, a tratti spenta, dal ciclone che l’ha sconquassata.
Ecco: ri-partire da qui”.
Ed il sindaco continuando aggiunge nel suo messaggio di fine anno:
” Dalla voglia di ripresa, di ordine, di regolarità, di ordinario..
Ordinario che per noi, amministratori, in quest’anno è stato sempre imbastito di straordinarietà e emergenza.
Un anno che mi auguro Brolo viva, anche alla luce dei grandi avvenimenti che il mondo ha vissuto, piegandosi nel dolore delle stragi, dei migrantes, della crisi, nel segno della solidarietà, del rispetto, del confronto.
Un anno dove siano tranciate le radici del risentimento, del disprezzo e dell’odio dove finalmente ci sia quella “strategia della pace sociale”, di crescita, che tutti auspichiamo.
Un anno che guardi avanti, un anno dove questa amministrazione sarà vicina ai cittadini, alle esigenze del paese, impegnata sui binari della legalità, del rispetto delle regole.
Io mi auguro di trovare sempre il confronto con questa comunità che vuol ri-fondarsi sul reciproco sostegno e sulla condivisione di valori, non solo attraverso l’impegno delle istituzioni, ma sopratutto attraverso quello che quotidianamente venga fuori dalla sensibilità civile e culturale e dalla capacità della grande parte dei brolesi di non cedere a credere nel “curtigghiu” – sempre superficiale e qualunquistico – che talvolta assumendo forme inquietanti, ha caratterizzato a lungo il dibattito pubblico-politico-sociale.
Mi auguro che nel 2016 espressioni di altruismo e di impegno sociale attivo, siano una costante, e che continui la crescita delle associazioni, dei comitati e anche dei singoli verso la realizzazione di progetti comuni.
E certamente di buon auspicio è l’arrivo di un prete giovane e attivo.
Darà l’impulso nuovo ai tanti.
Quindi un 2016 dove ognuno faccia la sua parte, intensificando e moltiplicando gli sforzi di un’azione corale propositiva in piena coerenza con le priorità del paese, dei suoi giovani, di tutta la collettività e delle fasce generazionali e sociali a rischio.
Un anno, mi auguro, dove ci sia più lavoro, meno disoccupazione, meno assistenzialismo e più sostenibilità, segnato dalla ripresa economica di questo paese oggi piegato – senza sue specifiche colpe – su se stesso.
Brolo è un paese straordinario, sotto mille aspetti bellissimo, che deve imparare a conoscersi meglio, ri-scoprendo le proprie bellezze e, dunque, ri-apprezzare la sua civitas, credendoci, investendo, scommettendo.
Il rigore della nostra condotta pubblica, nella disponibilità all’ascolto dell’altro, di tutti, a 360°, ha tra gli obiettivi quello di tenere aperto un dibattito pubblico anche se spesso questo è impossibile se dall’altra parte si è sordi.
E sarà la strada che vogliamo continuare a percorrere, insieme, anche nel 2016.
Spesso questa è fatta di scelte impopolari, – lo sappiamo bene, ne siamo consapevoli – ma è quello che faremo.
Questo non è – né sarà – il lavoro solo del sindaco, né della sola giunta, è un impegno corale e globale, che coinvolge anche il consiglio comunale, al quale mando gli auguri sempre di un buon lavoro.
Auguri che non sono assolutamente nè formali nè rituali – sono consapevole delle grande assunzioni di responsabilità che transitano su quei banchi – , come quelli che rivolgo ai dipendenti del Comune, quelli che ogni giorno si spendono al servizio della nostra comunità, ai Precari rammentando che quest’amministrazione pur in dissesto economico si sta battendo per il mantenimento non solo del loro posto di lavoro ma della stabilizzazione, alle famiglie disagiate, a chi oggi, va all’oratorio, per ricevere quello che nel quotidiano non può acquistare, e per questo mi auguro che cresca la solidarietà attiva nel paese.
Auguri a chi volontariamente ha offerto servizi e prestazioni, anche di notte per riparare una perdita d’acqua, tamponare un’emergenza; ai volontari della protezione civile, una garanzia per la sicurezza di tanti, ai militari della caserma, a tutta la “mia” comunità che, responsabile del proprio futuro, risponde e partecipa.
Quindi ad ognuno di voi, alle famiglie dei brolesi anche lontane da qui, a nome mio, del presidente del Consiglio Comunale, della Giunta che opera al mio fianco all’unisono e in maniera costante, attiva, soldale, del gruppo consiliare di maggioranza, e mi permetto di dire di tutta la civica assemblea, i più sinceri auguri per un buon 2016.
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