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ISTITUTO CRISTO RE – La Mensa del povero compie 35 anni

– di Corrado Speziale –

 200 pasti al giorno, 365 giorni all’anno, 35 anni di storia dedicata a chi ha bisogno: “La risposta sincera e radicale a chi non ha la forza e la possibilità di mettere un piatto in tavola”.

Il 16 dicembre del 1986 alla mensa dell’Istituto Antoniano Cristo Re di viale Principe Umberto, a Messina, veniva servito il primo pasto completo ai bisognosi. La Mensa del povero, inserita nella Città della Carità, è un’eccellenza cittadina che va avanti soltanto con il libero contributo di volontari e benefattori, e con la donazione del 5×1000 all’associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus, C.F. 970 8863 0831. L’appello: “Aiutaci ad aiutare”.

“Se facciamo poco ciascuno, insieme si può fare tanto”. Questo sostiene da sempre Padre Claudio Marino, direttore dell’Istituto Antoniano Cristo Re, sede della Città della Carità, struttura ampia e polifunzionale, la più grossa in questo settore a Messina, suddivisa in varie attività. Tra queste spicca la Mensa del povero, intitolata a Padre Annibale. Numeri importanti, in tutti i sensi, che purtroppo segnano un andamento preoccupante in virtù della crisi economica che stava investendo molte famiglie già in tempi pre-Covid, figuriamoci adesso. “Purtroppo – scrivono sul sito i responsabili del centro – sono numeri che per una città come Messina non rendono onore. Ma ciò che è grave è che i numeri vanno ad aumentare. (…) La povertà oggi ha i volti di tante persone diverse che nella nostra mensa siedono fianco a fianco. Si scambiano le proprie esperienze e si sorridono, si capiscono anche se parlano lingue diverse, perché solo una è la lingua che parla di bisogno e di solidarietà per uscire dal tunnel della povertà”.

Un primo caldo, un secondo, un contorno, la frutta. La domenica, o in occasioni particolari, c’è anche il dolce. Una tavola apparecchiata con delle pietanze sembra una condizione scontata, usuale, quando, invece, non è affatto così. Le portate principali di un pranzo semplice e gradevole non possono prescindere da due ingredienti fondamentali: la carità e la solidarietà. E non è per niente un caso se da 35 anni come oggi, fatto salvo un breve periodo per lavori di ristrutturazione, ciò a Cristo Re è avvenuto in maniera puntuale e costante. Ma con costi, purtroppo, elevati. Circa 200 pasti giornalieri, trasformati in piena pandemia in 70 – 80 buste da asporto giornaliere, a secondo delle esigenze, anche contingenti, per ragioni di impossibilità ad assembrarsi nella mensa: “si viene incontro alla gente in questo modo”, commenta fratello Antonino Drago, responsabile della mensa, dopo 35 anni ben trascorsi al servizio degli altri. “Nel 1980 – commenta Drago nel video commemorativo dei 35 anni – si è sentita l’esigenza delle persone che chiedevano qualcosa da magiare. Abbiamo deciso così di fare la mensa avviata il 16 dicembre del 1986 con un pasto completo”.

Quanto ai costi, ne avevamo scritto all’inizio dell’anno in un servizio su questo giornale, e le cifre, garantisce padre Claudio, si mantengono costanti. I consuntivi richiedono attenzione e soprattutto aiuto: i costi della mensa variano tra 10.000 e 15.000 euro mensili.

Solo per l’acquisto della carne se ne spendono da 5.000 a 6.000. Parte dei prodotti per i primi piatti provengono dal Banco alimentare, il resto è tutto a carico della “casa”, grazie alle azioni dei benefattori. E lo Stato, gli enti, i fondi di solidarietà pubblica? Totalmente assenti. Dunque, occorre “rimboccarsi le maniche” e andare avanti da sé, con la preziosa opera dei volontari, mentre la struttura deve impegnare necessariamente a rotazione il lavoro di tre dipendenti, con i relativi costi.

La Mensa del povero è la parte più impegnativa della struttura che già in sé comprende due dormitori per persone senza fissa dimora; due case-famiglia e due comunità alloggio; un centro per sordi; un centro d’ascolto; lo sportello “Informa tutto”; un laboratorio medico e un centro vocazionale.

L’appello del centro è verso le donazioni, le cui modalità sono riportate sul sito https://cristore.rcj.org/. La più comune è quella del 5×1000 all’associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus, C.F. 970 8863 0831. “Aiutaci ad aiutare”. “365 giorni all’anno…Sempre al Servizio di Dio e del Prossimo…”, ricorda Padre Claudio.

Redazione Scomunicando.it

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