Nuovi voli da Sigonella per la Siria. Battesimo ‘del fuoco’ per il Muos di Niscemi. Augusta base logistica navale per la guerra. Voli “contratti” a Fontanarossa per l’attività dei droni… e Gentiloni continua a ripetere che l’Italia non è coinvolta. Mah!
Antenne accese e sorveglianza massima con sistema di allerta Defcon uno. Per la prima volta dalla sua costruzione ed operatività il sistema satellitare militare di Niscemi, il Muos, entra nelle operazioni di guerra statunitensi.
Altro che smantellata in quanto abusiva. Niscemi è in stato di allerta militare ‘da guerra’.
Accese tutte le 19 antenne del sistema con satelliti puntati su Siria, Turchia e Russia.
Per il Muos, e non è fantapolitica, è il battesimo del fuoco e intorno alla base il sistema di sicurezza è sorveglianza è altissimo.
Ma non è solo la base delle antenne in allerta, ci sono i droni che decollano da Sigonella, la base USA alle porte di Catania, ed i Notam avvertono i piloti civili dell’insolito traffico, ed è in allerta anche l’area militare del porto di Augusta.
La Sicilia è pienalente coinvolta da un punto di vista logistico nella crisi in Siria, e potrebbe nelle prossime ore anche attivarsi il sistema militare di Trapani Birgi che come Augusta è una base italiana a tutti gli effetti.
Nessuno crede a Gentiloni ed al suo governo ormai “terminale” e zoppo smentito anche dagli “alleati” americani che affermano nei loro comunicati: I RAID DEI CACCIABOMBARDIERI IN SIRIA “ACCOMPAGNATI DALL’AEREO PER LA GUERRA ELETTRONICA EA-6B DEL CORPO DEI MARINES”, LO STESSO DA GIORNI OPERATIVO A SIGONELLA E VISIBILE SUI CIELI SICILIANI