ITALIA NOSTRA – Fornace di Patti Marina: colpevoli di abbandono
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ITALIA NOSTRA – Fornace di Patti Marina: colpevoli di abbandono

La denuncia di Italia Nostra Presidio Nebrodi 

Italia Nostra Presidio Nebrodi, la Sezione Territoriale e il Consiglio Regionale IN Sicilia denunciano il colpevole abbandono, da parte del Comune, della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina e dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, della Fornace di Patti Marina,  sottoposta a vincolo dal lontano 1985, che versa oggi in uno stato di grave degrado e che costituisce l’ultima testimonianza di archeologia industriale della più importante produzione ceramica della Sicilia nord-orientale nei secoli passati, che vide, soprattutto nel XVII e XVIII secolo,  la distribuzione di centinaia di migliaia di manufatti prodotti nelle fornaci di Patti Marina in Italia e in gran parte dei paesi che si affacciavano al Mediterraneo.

Si è dovuto, purtroppo, constatare con amarezza che, nonostante la petizione on line per il recupero della Fornace, lanciata sull’intero territorio nazionale da Italia Nostra abbia  avuto uno straordinario successo raccogliendo oltre diecimila firme, poi inviate all’assessore regionale ai BB.CC., ancora oggi, a distanza di oltre quattro mesi dal crollo del muro esterno della fornace e del successivo sopralluogo degli enti competenti, nessuna risposta da parte delle Istituzioni preposte alla salvaguardia e recupero del bene culturale è stata data  ai continui solleciti da parte di Italia Nostra, che ha fortemente sottolineato il valore identitario e l’importanza della conservazione di questa preziosa memoria storica.

Si sottolinea, inoltre, che nessun intervento di messa in sicurezza o di recupero è stato attuato dal proprietario del bene, che è tenuto a garantirne la conservazione, nonostante l’intimazione a procedere da parte del Comune subito dopo il crollo.

Così come è stato ribadito più volte da Italia Nostra, la normativa vigente prevede che l’Ente preposto, in caso di mancato intervento da parte del proprietario, può imporre al proprietario gli interventi necessari per assicurare la conservazione del bene culturale o può intervenire direttamente, per motivi di urgenza, provvedendo ad adottare le misure conservative necessarie. E’ inoltre prevista, ai sensi dell’art. 95 del Codice dei Beni Culturali, l’espropriazione dei beni culturali di proprietà privata per causa di pubblica utilità “ quando l’espropriazione risponda ad un importante interesse a migliorare le condizioni di tutela ai fini della fruizione pubblica dei beni medesimi.”

Italia Nostra, pertanto, nel ritenere incomprensibile il mancato intervento a tutt’oggi delle Istituzioni preposte alla salvaguardia e al recupero di un bene culturale vincolato, quale è appunto la Fornace di Patti Marina, fa presente che, nel caso del perdurare di tale situazione di indifferenza e di abbandono da parte di chi ha obblighi di conservazione e tutela del bene, interesserà la Procura della Repubblica per i provvedimenti che dovessero ritenersi necessari al riguardo.

Un incontro con la stampa sull’argomento sarà organizzato da Italia Nostra Presidio Nebrodi sabato 22 maggio, alle ore 17,00, presso l’antica Fornace di Patti Marina.

21 Maggio 2021

Autore:

redazione


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