ITALIA NOSTRA – Lettera aperta ai futuri amministratori della città di Patti
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ITALIA NOSTRA – Lettera aperta ai futuri amministratori della città di Patti

Il contributo dell’Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico Artistico e Naturale in occasione del rinnovo degli organi politici a Patti   

Questa Associazione, in ossequio all’art. 9 della Costituzione italiana, che recita: “ La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica; tutela il paesaggio e il patrimonio storico-artistico della nazione” e in coerenza con il proprio Statuto, secondo il quale: “ l’Associazione ha lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione “ sente il dovere di inviare un proprio contributo in occasione del rinnovo degli organi politici a Patti.

A chi si propone di governare la città intendiamo offrire le nostre idee e proposte nell’auspicio che almeno in parte esse possano essere accolte nei programmi dei candidati a Sindaco e trovare attuazione nella futura attività amministrativa del prossimo governo della città.

Il documento intende individuare azioni e proposte utili a mettere in risalto le peculiarità che fanno ricco il nostro territorio cioè l’incontro tra beni culturali, storia e natura con particolare riguardo alla tutela di  un ambiente che va salvaguardato e valorizzato.

IL CENTRO STORICO

Italia Nostra ritiene non più rinviabile l’adeguamento degli strumenti urbanistici ad un piano finalizzato alla salvaguardia,   valorizzazione e recupero  del  centro storico, con il suo caratteristico impianto viario medioevale, che passi  attraverso il consumo zero di suolo e il recupero edilizio dell’esistente con il restauro conservativo dei vari quartieri, con particolare attenzione al quartiere di Pollina, che rappresenta, se opportunamente recuperato, l’area più caratteristica e peculiare della città, in quanto conserva ancora in gran parte intatto, l’impianto urbanistico antico.

In un progetto di recupero generale  del centro storico meritano di essere valorizzati, con percorsi turistici adeguati, importanti monumenti quali la Cattedrale normanna, con lo storico sarcofago della regina Adelasia, la Chiesa di Sant’Ippolito, la Chiesetta di Sant’Antonio, la  Chiesa degli Agonizzanti, l’antica Capitània.  Si deve prevedere l’apertura del Palazzo Galvagno, il cui progetto di riqualificazione, che risale al 2007,  per il quale il Comune ha avuto il finanziamento, aveva come finalità quello di realizzarvi :” un Auditorium con annessa sala convegni e museo musicale”  e che da allora non è stato ancora aperto.

Una piena valorizzazione del Convento di San Francesco, splendido contenitore culturale e museale  che riteniamo necessiti di un adeguato allestimento con la collocazione di mostre permanenti e/o temporanee, con una particolare attenzione agli artisti di rilievo pattesi o di adozione  ( tra i più illustri  Francesco Nachera, Nato Sciacca e Beniamino Joppolo) e/o artisti di teatro, oltre  Massimo Mollica (già in esposizione) anche la bravissima Maria Sciacca.

Merita grande  attenzione la valorizzazione dei resti delle porte dell’antica città, in particolare la porta di San Michele, di recente restaurata, il recupero della Chiesa di Santa Maria  della Porta , di epoca seicentesca, in gravi condizioni di degrado, situata  poco fuori la “ Porta di Juso” di cui rimane a poca distanza un pilastro, il restauro della vecchia e caratteristica “Pescheria”.

Centro storico  a Patti Marina

 Recupero dell’identità e della memoria storica

A Patti Marina non è stato mai preso in considerazione un centro storico eppure, dalle foto d’epoca, è possibile scoprire un antico palazzo Sciacca, che in passato aveva sul retro un bellissimo parco , di cui restano solo alcune palme, oggi squarciato dalla costruzione di case all’interno, che certamente doveva essere considerato zona A e dove invece si è costruito.

Stessa sorte ha avuto il terreno che circondava la Villa Pisani, che sembra fosse anche quello un parco. L’attuale area limitrofa alla villa potrebbe essere riconsiderata e destinata a parco, anche in considerazione del fatto che la Villa Pisani è di proprietà comunale , su donazione della Famiglia Pisani che la donò proprio con la finalità di farla divenire sede  della Biblioteca Comunale.

Ma quello che ci preme sottolineare è la perdita della memoria storica di una importante attività plurisecolare esercitata a Patti Marina, di cui si ha notizia fin dal XVI secolo. Si tratta dell’attività della lavorazione dell’argilla con la quale , nelle numerose Fornaci di Patti Marina, si produceva vasellame vario, per lo più di uso quotidiano, che veniva realizzato in centinaia di migliaia di pezzi ed esportato in tutto il Mediterraneo.

Tutte le Fornaci sono state abbattute per costruirvi edilizia privata, alcune sono state trasformate in residences e completamente stravolte e l’ultima testimonianza , vincolata , accanto ad un altro rudere  di Fornace, in Via S.Nicolò la Mendola, a Patti, anch’essa vincolata,  si trova in via Pacini, a Patti Marina.   La struttura, il cui muro esterno è di recente crollato, è vincolata dal 1985, e conserva al proprio interno un forno su due piani ancora perfettamente integro.

Italia Nostra Presidio  Nebrodi ha raccolto ben 10.000 firme on line sulla piattaforma Change.Org  per il recupero di questa Fornace portando all’attenzione pubblica l’importanza di tale struttura in un discorso di recupero delle tradizioni, del “genius loci” di questa frazione, supportato dalla documentazione fotografica e da importanti notizie storiche e chiedendo un intervento al Comune, alla soprintendenza e alla Regione.

Per la nostra Associazione il recupero della Fornace, oltre all’importanza e al significato identitario

potrebbe costituire un rilevante elemento di attrazione turistica e di sviluppo economico locale, destinando l’immobile a sede museale della ceramica, con  l’esposizione permanente della collezione di oltre 700 pezzi che oggi si trova, in modo improprio, all’interno del Convento di San Francesco.

Italia Nostra, pertanto, chiede alla futura  Amministrazione Comunale di porre alla sua attenzione il recupero di quest’ultima testimonianza di un’arte della ceramica che costituì il vanto di questa cittadina e che, se non si interviene, verrà cancellata per sempre dalla storia e mai conosciuta dalle nuove generazioni.

E’ chiaro che oltre al recupero della fornace bisognerebbe incentivare le piccole imprese individuali e le maestranze che ancora esistono sul territorio ad aprire l’attività della lavorazione della ceramica nonché della vendita di prodotti ceramici e nello stesso tempo supportare le scuole tecniche a creare indirizzi di arte ceramica o creare corsi di formazione per giovani, avvalendosi anche delle imprese di Santo Stefano di Camastra.

A ricordare questa antica tradizione potrebbe essere anche la collocazione di piastrelle in ceramica nelle numerose scalinate presenti a Patti che oltre a dare una nota di colore caratterizzerebbero la città ricordando l’antica attività artigianale ceramica.

Recupero testimonianze della Storia della città

È importante il recupero delle testimonianze della nostra storia. In particolare Italia Nostra chiede ai nuovi amministratori di provvedere urgentemente al restauro conservativo dei costumi storici appartenenti al Senato e risalenti agli inizi dell’ottocento che giacciono dimenticati nei locali dell’Archivio Storico e che in vece meritano di essere al più presto restaurati ed esposti adeguatamente, creando una sala esposizione apposita anche negli stessi locali. Ciò potrebbe rappresentare anche un motivo di attrazione e di approfondimento storico non solo per gli studenti delle scuole di Patti ma anche per gli studiosi e i visitatori della città.

Un discorso a parte merita il recupero di numerosi documenti dell’Archivio Storico Comunale che necessitano anch’essi un urgente restauro  e che rappresentano fonti preziose e uniche per la ricerca della storia di Patti che rischiano di essere cancellati dall’usura del tempo, se non si interviene al più presto.

Spazi della cultura

La Biblioteca Comunale va valorizzata nel ricchissimo patrimonio librario che possiede. Vanno incentivati  gli eventi culturali da organizzare, soprattutto nel periodo estivo, all’interno della splendida cornice rappresentata dal cortile esterno di Villa Pisani, che va utilizzata con programmazioni di qualità e di richiamo sia teatrale che musicale così come il Convento di San Francesco.

Musei e spazi espositivi dovrebbero essere messi in rete , attraverso una programmazione annuale  e raccontata attraverso un portale ufficiale nel sito del Comune. Sarebbe di rilevante importanza una Casa delle Associazioni, uno spazio nel quale l’Associazionismo si possa sviluppare e confrontarsi con chi amministra e con i cittadini.

Aree Archeologiche

Il territorio di Patti è ricco di aree archeologiche importanti a partire dalla Villa Romana e dal parco archeologico di Tindari.

Riteniamo che la Villa romana di Patti , gestita dalla regione,  non sia opportunamente valorizzata e da anni, ormai, i mosaici della villa sono danneggiati da continue infiltrazioni di acqua. Tutta l’area visitabile presenta, spesso, un’immagine poco curata a causa delle erbacce che si insidiano quasi all’interno dell’area dove manca una accurata manutenzione. Necessita, a parere di Italia Nostra, un accordo, una sinergia di intenti  tra il Comune e Parco Archeologico di Tindari per una maggiore valorizzazione di questo importantissimo sito archeologico , così come di recente è stato attuato tra i due Enti (Comune e Parco) per la gestione della villa romana di Terme Vigliatore.

Manca, inoltre, materiale divulgativo da distribuire agli studenti durante le visite e una adeguata valorizzazione on line e messa in rete, con un apposito progetto di promozione multimediale del sito che dovrebbe costituire il fiore all’occhiello di presentazione della città.

Accanto all’ingresso dell’area archeologica di Tindari,  si trova, sul muro di un locale adibito in passato a Scuola elementare, di proprietà comunale,  la lapide con la famosa poesia Vento a Tindari collocata in occasione della venuta a Tindari di Salvatore Quasimodo, subito dopo l’assegnazione al poeta del Premio Nobel, nel gennaio 1960.

Italia Nostra propone di valorizzare questo spazio, ristrutturandolo e creando all’interno una mostra  permanente sul grande poeta, molto legato a Tindari, dove spesso si recava insieme alla “lieve brigata”, ai suoi fraterni amici tra cui il pattese Raffaele Saggio.

TUTELA AMBIENTALE

Riserva naturale orientata dei Laghetti di Marinello

Patrimonio naturale di incommensurabile valore  i laghetti di Marinello costituiscono un bene naturale unico e di grande importanza ambientale.

La riserva è costituita da una zona A di riserva integrale e una zona B, di riserva orientata, gestita dalla Città Metropolitana di Messina. È di fondamentale importanza salvaguardare il paesaggio che circonda l’area vincolata e non deturparlo con progetti di valorizzazione turistica  nelle fasce limitrofe alla riserva che ne intaccano irrimediabilmente la bellezza incontaminata del luogo,  sia da Oliveri che da Mongiove. E’ da vietare, inoltre, a parere di questa Associazione, l’utilizzo improprio dei laghetti di Marinello per  spettacoli estivi che fanno affluire centinaia di persone con gravissimo danno per la flora e la vegetazione tipica  della riserva.

Spiagge e mare pulito

Non possiamo prescindere dal chiedere ai futuri amministratori di porre l’attenzione alla tutela del

nostro bene più prezioso “, cioè la qualità delle nostre acque di balneazione. È ormai improcrastinabile  la realizzazione di un piano fognario ex-novo , in tutto il comune, che preveda la separazione delle acque bianche da quelle nere e la realizzazione di un depuratore efficiente. Bisogna garantire non solo la pulizia del litorale, che costituisce una parte fondamentale della nostra offerta turistica ma un mare altrettanto pulito. Ad oggi esistono ancora scarichi fognari in alcuni punti del litorale. Bisogna garantire  un mare non inquinato  non solo per i bagnanti ma anche per la pratica della  pesca, al fine di  garantire la salute pubblica.

Piano di deflusso delle acque piovane

Alla luce delle ormai irreversibili emergenze climatiche ed energetiche, caratterizzate sia da lunghissimi periodi di caldo torrido e di siccità sia da improvvisi fenomeni estranei di piovosità ( le cosiddette “ bombe d’acqua”) e tenuto conto del letto del fiume , che nel corso dei decenni è stato sollevato notevolmente, tanto a Patti Marina che a Mongiove, impedendo così il naturale deflusso delle acque piovane verso il mare riteniamo indispensabile:

-prevedere un vasto piano di ricerca di nuove sorgenti di acqua potabile ;

-individuare , in entrambi le frazioni, dei “percorsi” attraverso i quali le acque possano defluire;

-ampliare, aumentandone notevolmente la portata, le cunette di deflusso in atto esistenti;

-provvedere alla piantumazione di nuovi alberi in tutto il territorio comunale;

-tenere sotto continua sorveglianza il torrente Montagnareale ricostruendo anche l’argine di protezione, ove manchi e consolidando quelli esistenti  provvedendo, nel contempo,  alla sistematica pulizia del greto del torrente per scongiurare disastrose conseguenze derivanti da piene che sono già avvenute in passato con notevoli danni per il paese.

Porto Turistico

Italia Nostra è fermamente contraria alla realizzazione di un porto turistico per le ben conosciute conseguenze ambientali arrecate dai porti su tutto il litorale costiero. Abbiamo esempi significativi sui disastri ambientali creati sia dalla posa di massi frangiflutto che dalla costruzione di porti come possiamo riscontrare nei litorali ad oriente  dei porti di Capo d’Orlando, Sant’Agata di Militello e Portorosa. La realizzazione di un porto turistico, che anni fa era stato localizzato addirittura nell’alveo del torrente Timeto,  avrebbe un impatto ambientale gravissimo sulla spiaggia di Mongiove, causandone un arretramento inevitabile ma soprattutto costituirebbe un serio rischio di erosione e di stravolgimento del delicato equilibrio costiero degli stessi laghetti di Marinello, cui verrebbe a mancare l’apporto detritico del torrente Timeto con conseguente erosione e possibile scomparsa degli stessi.

In qualunque luogo possa essere localizzato il porto provocherà un arretramento considerevole della spiaggia situata ad est con la perdita di una risorsa che costituirebbe un grave danno turistico oltre che ambientale della cittadina.

L’alternativa  è quella di migliorare l’approdo esistente, realizzato su pali a giorno, che permettono il defluire del nastro trasportatore,  al fine di permettere adeguatamente un attracco idoneo per le imbarcazioni che devono portare i turisti alle isole Eolie senza arrecare ulteriori danni ambientali.

Nuove edificazioni turistico-residenziali

  A proposito di consumo di suolo zero e con le colline aggredite e devastate da una selvaggia speculazione edilizia Italia Nostra è contraria alla previsione di urbanizzazione della zona costiera e la realizzazione di una zona di lottizzazione e di espansione turistico-residenziale nella zona di Galice  in quanto quell’area costituisce un vero e proprio polmone verde  dove  gran parte dei cittadini di pratica sport e, pertanto,  si ritiene un’area  di fondamentale importanza per la cittadinanza quando,  di contro, dagli  studi  già effettuati  risulta a Patti una volumetria di spazi abitativi molto al di sopra del necessario.

E’ pertanto, auspicabile il recupero e il riutilizzo dell’esistente anche per fini turistici invece di continuare a cementificare il territorio in modo irreversibile.

Riqualificazione urbana

Alcune aree del centro urbano ( le aree degradate o in rovina) andrebbero riqualificate, come ad esempio il Vecchio Macello o l’arena  situata alla fine del Canapè, che potrebbe ancora essere utilizzata, in accordo con la proprietà, per rappresentazioni teatrali o musicali. Alcune aree degradate potrebbero essere riconvertite in spazi verdi, di fondamentale importanza per la nostra città.

PIANO DEL VERDE PUBBLICO

Nella nostra città non ci sono abbastanza spazi verdi dove poter fare sport all’aria aperta e portare i bambini.

Proponiamo la piantumazione, in ogni luogo possibile di alberi e siepi mediterranee, in maniera organizzata e sotto la guida di esperti del settore, evitando la capitozzatura selvaggia che spesso è avvenuta a danno di molti alberi del centro urbano e non solo, oltre alla individuazione di nuovo aree verdi. È fondamentale approvare prioritariamente, a parere di questa Associazione, un regolamento comunale del verde urbano che preveda nuove piantumazioni  e precise regole per la potatura e per il decoro urbano.

In conclusione riteniamo che sia opportuno un maggiore ascolto e disponibilità verso il mondo del volontariato e delle Consulte cittadine da parte di chi oggi si propone per governare la Città nei prossimi anni, dichiarandoci disponibili, com’è tradizione di Italia Nostra, ad avanzare idee e proposte nel confronto costruttivo e nel rispetto delle parti partendo dalla considerazione che, soprattutto  nella valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale del territorio,  risiede il futuro della nostra Città.

23 Settembre 2021

Autore:

redazione


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