Attualita

ITALIA NOSTRA NEBRODI – A Gioiosa Marea la chiesetta di San Marco versa in grave stato di degrado e abbandono

Una segnalazione che Italia Nostra Presidio Nebrodi ha inviato a tutte le autorità competenti

Una nota è stata inviata oggi da Italia Nostra Presidio Nebrodi alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina e, per conoscenza, all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e al Comune di Gioiosa Marea, per chiedere la salvaguardia e il recupero dell’antica Chiesetta di San Marco, sita in contrada Piana, nel Comune di Gioiosa Marea, che versa in grave stato di degrado e di abbandono.

La piccola chiesa rurale dedicata a San Marco Evangelista presenta una pianta rettangolare. Il tetto crollato è invaso da una rigogliosa vegetazione arborea insediatasi all’interno, che ne impedisce   l’ingresso. Non è dunque possibile accertare la tipologia dell’altare, né tantomeno la presenza di un incavo absidale, non percepibile neanche dall’esterno per l’addossarsi di piante rampicanti.

Degna di attenzione è la struttura esterna, che si distingue dalla tradizionale muratura in pietrame utilizzando invece conci di calcare tufaceo, regolari e non, disposti non sempre in filari regolari. Sul fronte anteriore si evidenzia il varco di ingresso, definito da due stipiti ottenuti dalla sovrapposizione di grandi conci, e da un arco a tutto sesto costituito da quattro conci di minore spessore. Sul fianco destro è visibile una monofora arrotondata in alto. Un piccolo blocco posto in facciata appena al di sopra dell’arco, ma al momento non reso più visibile da una fitta trama di piante rampicanti, reca la data 1620. Esso è certamente indicativo della ricostruzione di un precedente edificio certamente più antico. E’ possibile che la ricostruzione (o nuova edificazione in un diverso sito), abbia riutilizzato materiale antico .

Italia Nostra Presidio Nebrodi  propone la salvaguardia di tale importante testimonianza del nostro passato attraverso l’apposizione del vincolo e  il recupero della Chiesa, liberandola dai crolli e dalla vegetazione, al fine di poter meglio rendere leggibile l’interno per poterne conoscere meglio la storia in assenza di fonti archivistiche ed orali oltre che per ridare dignità a questa preziosa testimonianza del nostro patrimonio culturale facendola diventare una tappa di un percorso culturale del territorio circostante, ricco di testimonianze storiche ed archeologiche. Per tale motivo, considerato l’interesse dal punto di vista storico e architettonico, anche in una auspicabile prospettiva di ricostruzione della memoria storica del luogo, non lontano da Tindari e  dall’antica Gioiosa Guardia, Italia Nostra Presidio Nebrodi ritiene necessario un sopralluogo della Soprintendenza finalizzato all’apposizione del vincolo storico-architettonico del piccolo ma prezioso monumento, un piccolo scrigno da salvare dall’incuria e dall’abbandono.

Redazione Scomunicando.it

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