Incontro molto partecipato quello organizzato da Italia Nostra Nebrodi
Un coro unanime da parte dei presenti nel sostenere l’importanza della salvaguardia e del recupero della Cappella Sciacca della Scala, nel convegno organizzato da Italia Nostra Presidio Nebrodi venerdì 12 maggio, alle ore 17,30, presso i locali dell’ex convento di San Francesco, a Patti.
All’incontro, molto partecipato, hanno portato i saluti l’assessore alla Cultura Salvatore Sidoti e il presidente del Consiglio Giacomo Prinzi, Guglielmo Maneri di Italia Nostra territoriale e per la Sovrintendenza è intervenuta la dottoressa Virginia Buda, funzionario delegato dal Soprintendente. Ha introdotto e moderato i lavori Angela Pipitò, responsabile Italia Nostra Presidio Nebrodi. È stato presente ed è intervenuto anche il regista Paolo Gazzara, da sempre molto vicino al territorio di Tindari, che ha voluto portare il suo sostegno e la sua condivisione al progetto di recupero di questa preziosa testimonianza del passato, cui lo legano molti ricordi.
Italia Nostra esprime tutta la sua soddisfazione per un incontro in cui è riuscita a mettere a confronto le Amministrazioni pubbliche, Comune e Sovrintendenza, per una collaborazione fattiva indispensabile per avviare l’iter dell’apposizione del vincolo sul bene e per continuare nel cammino difficile ma necessario del suo recupero definitivo al fine di renderlo al più presto di proprietà pubblica e restituirlo alla fruizione dei cittadini, come monumento di rilevante interesse storico ed architettonico. La manifestazione è stata impreziosita dalla lettura di una poesia di Antonio Di Santo e di brani scelti sulla Cappella Sciacca e su Scala a cura di Maria Pia Uberti e Francesco Natoli. Molto Interessante l’intervento di Rossana Lembo, specialista nel restauro di monumenti e del paesaggio, che sulla Cappella ha effettuato accurati studi tecnici e proposte di restauro, la quale ha ipotizzato, per l’eleganza dello stile e per la similitudine con alcuni motivi stilistici ed architettonici di altre opere, la possibilità che la Cappella Sciacca della Scala sia stata realizzata su disegni e progetto di Francesco Paolo Palazzotto, una dei più famosi architetti di Palermo di fine ottocento e inizio del secolo scorso, il quale lavorò spesso su commissione delle famiglie della nobiltà palermitana. Ricerche che continueranno e che se confermate rappresentano un valore aggiunto alla preziosità di un monumento che va assolutamente salvato e tutelato.
La Cappella Sciacca della Scala, una volta restaurata potrebbe divenire, inoltre, auspica Italia Nostra, una tappa importante nel percorso di valorizzazione turistica e culturale del territorio di Patti e Tindari.