ITALIA NOSTRA NEBRODI – Sala gremita per il convegno ”Le Fornaci dimenticate”
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ITALIA NOSTRA NEBRODI – Sala gremita per il convegno ”Le Fornaci dimenticate”

Urge un progetto di rinascita per il recupero dell’antica Fornace

Si è svolto sabato 4 giugno, alle ore 16, presso l’Auditorium di San Francesco a Patti, in una sala gremita da un pubblico attento e partecipe, il convegno organizzato da Italia Nostra Presidio Nebrodi dal titolo: ”Le Fornaci dimenticate. L’antica arte della ceramica pattese. Proposta per un Museo della Ceramica”. Il Convegno è stato introdotto dal filmato: “ Colpevoli di abbandono” di Giuseppe Buzzanca, con musiche di Marco Zàppia, che ha fatto rivivere, attraverso splendide foto e filmati d’epoca, con una lieve nota malinconica e struggente, la vita quotidiana dei “pignatari” di Patti Marina e la loro intensa attività artigianale, passando, poi, alla fase dell’abbattimento delle Fornaci e alla trasformazione urbanistica del territorio. Un documentario storico nato da un’idea di Italia Nostra Presidio Nebrodi che ha voluto rappresentare anche un atto di denuncia nei confronti della mancata salvaguardia di un prezioso patrimonio etnoantropologico quasi del tutto cancellato, che costituiva elemento essenziale dell’identità locale.

Dopo i saluti di Guglielmo Maneri, componente del direttivo regionale di Italia Nostra ha introdotto i lavori Angela Pipitò, responsabile del Presidio Nebrodi di Italia Nostra, che ha ribadito la proposta dell’Associazione di un recupero dell’antica Fornace attraverso l’acquisizione da parte della regione e la sua destinazione ideale in un Museo della Ceramica. Subito dopo ha relazionato  il prof. Domenico Boscia che con un lungo e approfondito excursus sulla storia della mattonella maiolicata in Sicilia dal XV al XIX secolo ha commentato, attraverso le immagini, anche le varie fasi di lavorazione dell’argilla dalla cottura alla decorazione delle mattonelle maiolicate.

L’architetto Carmelo Celona, urbanista, intervenendo su “ Le Fornaci e l’impianto urbano di Patti” ha analizzato lo spazio urbano in cui erano collocate le Fornaci pensato, in passato,  in assoluta armonia con la funzione che esse dovevano svolgere al servizio dell’attività artigianale del tempo e rilevando le trasformazioni  sopraggiunte  che hanno distrutto quell’armonia architettonica trasformando, “ u chianu a crita” in un banale parcheggio. Un’architettura industriale di rara bellezza che per secoli ha caratterizzato il paesaggio urbano del borgo oggi tristemente cancellata dalla modernità insieme al Genius loci che caratterizzava il luogo. L’etnoantropologo Sergio Todesco, Dirigente della sezione etnoantropologica del tempo, fautore del vincolo apposto all’antica Fornace, nel suo intervento:” Le Fornaci di Patti: ina breve dolente cronistoria” ha raccontato i vani tentativi di convincere le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni, a salvare la Fornace recuperandola come Museo della Ceramica. Al Convegno erano presenti l’Assessore alla Cultura Salvatore Sidoti e l’Assessore al Turismo Daniele Greco che hanno ribadito il loro impegno a sostenere il progetto di recupero della Fornace portato avanti da Italia Nostra impegnandosi per una interlocuzione sull’argomento con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e la Presidenza regionale.

Nel concludere Italia Nostra ha posto in evidenza la necessità che la comunità intera della città di Patti si unisca e sostenga questo progetto di rinascita che attraverso il recupero dell’antica Fornace che racchiude un importante valore identitario per la gente del luogo e la realizzazione di un Museo della Ceramica  possa fare riaffiorare la storia plurisecolare  della ceramica pattese e farla ritornare in auge.

6 Giugno 2022

Autore:

redazione


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